Non chiamarmi amore mio...

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(Lucrezia's pov's)
"Ero decisa e con Barbara e Ciro architettammo come fare per poter entrare in quella casa, nel caso la mamma di Matias non mi voleva far entrare. Vennero con me in modo da aiutarmi a salire sulla scala per salire sul balcone della camera di Matias, però prima volevo tentare con la mamma di Matias, avevamo un ottimo rapporto e volevo provare a farla ragionare, quindi arrivai alla porta, Benedetta e Ciro si nascosero nel piano di sotto per sentire e così bussai. Dopo un pò Noemi (la mamma di Matias) aprì la porta e mi guardò dall'alto in basso

<<che cosa ci fai qui? non ti è bastato farlo soffrire così?>> disse lei

<<ti prego Noemi fammi spiegare...>> dissi io

<<non voglio sapere altro quello che mi ha detto Matias è sufficiente, dimmi cosa vuoi e poi lasciaci in pace...>> disse lei interrompendomi

<<voglio parlare con tuo figlio... voglio chiarire con lui...>> dissi io quasi in lacrime

<<non credo voglia vederti e se per questo nemmeno io quindi mi dispiace ma non ti posso far entrare...>> disse e stava per chiudere la porta in faccia, io la mantenni

<<ti prego Noemi io amo tuo figlio... non ero cosciente quando lo facevo... per favore...>> dissi io provando ad impietosirla ma non ci furono versi con forza chiuse la porta ed io rimasi un attimo lì avanti e le mie lacrime, quelle che stavo trattenendo da quando Noemi aveva aperto quella porta e mi aveva guardato con disprezzo, le lacrime scesero lungo il mio viso e i miei migliori amici non sentendo altro che me singhiozzare salirono e vennero da me abbracciandomi, essendo seduta, appoggiata alla porta ad un certo punto sentii come se qualcuno dall'altro lato si fosse appoggiato e sussurrai ai miei amici:<<raga è lui ne sono sicura, presto datemi foglio e penna>> e così Barbara che aveva una borsa che davvero sembrava quella di Mary Poppins, prese un taccuino e una penna e me li porse ed ecco che gli scrissi delle semplici parole *amore mio sei tu?* presi il foglio lo piegai e lo misi sotto la fessura della porta, aspettai un pò

<<Lucry dai non c'è nessuno è solo una tua impressione, andiamo a fare questa cosa forza>> disse Ciro vedendo che il foglio non ritornava indietro dopo un pò di tempo

<<aspettate cinque minuti ancora vi prego sono convinta che è lui, si deve solo convincere di rispondermi>> dissi io mettendo le mani giunte come se li pregassi, ero già inginocchiata quindi davvero sembrava che stavo in adorazione. Poco dopo ecco che il foglietto uscì di nuovo e c'era scritto *si sono io... ma non chiamarmi amore mio perchè non lo sono più* a quelle parole il mio cuore fece crack. *Ti prego Mati... aprimi così parliamo...* scrissi come risposta, e lui subito scrisse *NO*, *almeno ritorna in camera tua per favore* scrissi io e lui mi ridiede il foglietto con su scritto *perchè?* e allora scrissi *capirai vacci*. Così non aspettai più il bigliettino ma andammo fuori, scesi quelle scale come se fossero la cosa più semplice di questo mondo e arrivammo fuori, andammo verso il palazzo, dove c'erano i balconi e prendemmo la scala, il suo era al primo piano quindi con quella scala avrei dovuto raggiungerlo. C'era però una piccola premessa io soffrivo di vertigini e avevo paura di salire su una scala ma per amore suo avrei fatto di tutto, con Ciro che manteneva la scala, e Barbara che mi rassicurava piano piano riuscii a salire sul balcone, una volta scavalcata la ringhiera mi sistemai e bussai alla sua finestra, lui mi guardò un attimo e ci fu quell'attimo in cui io ero da un lato e lui dall'altra parte del vetro, eravamo divisi solo da un vetro ma sembrava un muro invalicabile. Dopo quel momento aprì la finestra e mi fece entrare

<<dovevo venire in camera perchè c'eri tu?>> disse lui allontanandosi da me e sedendosi sul suo letto che era disfatto con le lenzuola tutte arrotolate, e osservandolo lui aveva il pigiama, e i suoi capelli erano in disordine

Dalla Mia FinestraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora