Non è come credi...

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(Lucrezia's pov's)
"Tornai a casa, i miei giocavano a carte li salutai e poi andai a posare la roba che mi aveva dato Matias, erano delle cose buone del pic nic che erano rimaste e che io mi ero presa. I miei mi chiesero com'era andata da Barbara, cosa avevo mangiato e tante altre domande e quindi decisi di dirgli, visto che comunque si era definito cosa c'era tra di noi, di Matias.
<<Mamma, papà beh in realtà... non sono andata da Barbie...>> dissi io
<<in che senso?>> disse mamma
<<e dove sei andata?>> disse papà. I miei avevano entrambi i toni preoccupati.
<<beh è una storia lunga siete sicuri che avete tempo per sentirla?>> dissi io
<<certo non farci preoccupare e comincia a raccontare...>> disse mamma che si vedeva che iniziava ad alterarsi.
<<ok va bene, allora ricordate il bar di fronte a noi? il signore che durante il trasloco era stato così gentile?>> dissi io
<<si certo beh che centra?>> disse papà
<<beh... il ragazzo che lo aiuta... quel ragazzo mi piace tanto... e anche a lui piaccio... e da circa due mesetti ci stiamo sentendo, conoscendoci... insomma stiamo uscendo insieme... e oggi ero con lui...>> dissi io imbarazzantissima non ero solita raccontare queste cose ai miei ma Matias mi aveva dato il coraggio e volevo ricambiare il bellissimo gesto che lui aveva fatto per me.
<<ma il ragazzo che fa le consegne?>> disse mamma
<<si mamma lui... è un bravissimo ragazzo, lui non vuole essere barista per l'eternità, ma sta lavorando per trovare i soldi per comprare una struttura per farla diventare un centro sportivo e poi soprattutto sta trovando i soldi per diventare allenatore, quello è il suo sogno...>> dissi io aspettando a buttare la bomba
<<wow gli fa onore, e mi fa piacere che tu abbia trovato qualcuno che ti rende così felice Lu... però non dirci più bugie, che ci fai preoccupare che tutto quello che dici poi non è vero>> disse papà, mamma invece era più taciturna stava pensando e mi mettevo paura di dire quell'altra cosa ma dovevo farlo ma non sapevo come.
<<poi c'è un'altra cosa...>> dissi io
<<che altro c'è? non dirmi che sei incinta che lì davvero sclero>> disse mamma
<<mammaaaa smettila... ma noooo se ci conosciamo da pochissimo e poi soprattutto fino ad oggi non avevamo ancora chiarito che eravamo...>> dissi io
<<ah... almeno questo...>> disse mamma sospirando si vedeva che lei non era tanto convinta di tutta questa situazione, noi non eravamo ricchissimi ma sicuramente eravamo un pò più agiati e ci potevamo permettere qualcosina in più rispetto a Matias e questa cosa era sempre stata la problematica principale per mamma, di qualsiasi persona si trattasse aveva sempre paura che quella persona si avvicinasse a me per i soldi e quindi sapevo che dirle che avevo fatto una promessa a Matias e che gli avevo promesso che i soldi delle lezioni le davo a lui sarebbe stato un motivo valido per dubitare della sua buona fede, ma avevo anche detto che dovevo dire tutta la verità e quindi feci l'errore più grave che complicò tutto da quel momento in poi.
<<mamma in realtà ho fatto una promessa a Matias... e vorrei mantenerla, ma ti anticipo lui non mi ha chiesto nulla quindi non credere che sia colpa sua... >> dissi io
<<perchè metti le mani avanti cosa gli hai promesso??>> disse mamma
<<gli ho promesso che i soldi che guadagnavo dalle lezioni, almeno in parte glieli davo a lui così che lui riuscisse ad aprire il suo centro il prima possibile... lo volevo aiutare, lui non voleva ma io l'ho costretto ad accettare>> dissi io aspettandomi una reazione spropositata come quella che ci fu
<<ma sei pazza Lucrezia?? sono soldi che ti guadagni con fatica e soprattutto con una laurea che hai... ti servono per comprarti una casa, per la tua indipendenza ecc... e adesso hai cambiato idea per un ragazzo conosciuto da poco? sei scema?? lo sai perchè si è avvicinato a te?>> disse mamma
<<mamma non cominciare con il fatto che si è avvicinato a me per i soldi non lo sa che siamo un pò più agiati rispetto a lui e mai lo saprà... voglio solo aiutarlo a realizzare un suo sogno, perchè devi rovinare questa bella cosa pensando sempre a male delle persone? mamma credimi quando ti dico che siamo la felicità l'uno dell'altra, si ok ci conosciamo da poco ma quel poco ci è bastato a farci capire quanto siamo diventati importanti per favore mamma credimi...>> dissi io quasi in lacrime ma queste belle parole non riuscirono a convincere mamma che cominciò a complicare le cose: non mi fece stare più in camera mia, mi sequestrò il telefono e non mi faceva incontrare nemmeno Barbara e Ciro, potevano solo loro venire da me. Uscire poi, era diventato impossibile, scendevo solo con lei e non mi faceva proprio avvicinare al bar io cercavo con gli occhi, di far capire a Matias che era successo qualcosa ma lui non era sempre lì e per me era difficile. Allora cercai di trovare un modo per comunicare con lui tramite Barbara e Ciro. Davo dei bigliettini che loro poi dovevano recapitare a Matias che stessa cosa faceva con loro quando i miei due amici venivano da me. Nel primo bigliettino gli spiegai tutta la situazione e il motivo per cui non ci stavamo più sentendo ne vedendo, e gli dissi che se mi doveva dire qualcosa la settimana dopo sarebbero passati i miei due amici e che poteva dare a loro qualche bigliettino per me e così fu. Arrivò Ciro con un biglietto per me
*Lucrezia, non ho capito bene cosa sia successo... perchè tua madre non vuole che io e te stiamo insieme? non puoi sparire dalla mia vita così mi manchi da morire... non ti vedo più nemmeno dalla finestra e stare lontano da te è molto difficile, scrivimi ti prego ho bisogno di te* scrisse nel biglietto, non aveva però capito cosa gli avevo scritto nel biglietto precedente quindi chiesi a Ciro di spiegargli a voce tutto in modo tale che capisse
<<sicura??? ogni cosa? anche della grande stupidaggine che hai fatto?>> disse Ciro
<<no eh Ciro non metterti anche tu... si lo so ho sbagliato a dire a mamma che volevo dare quei soldi a Matias... ma io volevo essere sincera come è stato Matias con la madre... ma purtroppo mi dimentico che mamma non è comprensiva come sua madre...>> dissi io
<<dobbiamo trovare un modo per farvi incontrare... non potete stare così lontani per troppo tempo vi perdete se no>> disse Barbie
<<beh in realtà se il suo amore è sincero non dovrebbe pensare a qualcun'altra>> disse Ciro che mi mise il dubbio
<<dai bando alle ciance andate a dirgli questa cosa vi prego>> dissi io. E così i miei due migliori amici andarono da lui. Dopo qualche settimana un pomeriggio mio padre venne da me in camera da pranzo, poichè da quel giorno che mia madre mi aveva sequestrato tutto mi avevano spostato in camera da pranzo e a mio fratello nella mia cameretta, e mi disse:<< Lu preparati dobbiamo andare a fare un servizio>>
<<pà dove dobbiamo andare?>> dissi io curiosa non avevamo nulla in programma e non so perchè mio padre era così misterioso
<<tu fidati di me e vestiti bene>> disse papà. Quell'affermazione non mi convinse molto ma feci come mi disse, poi sentii che mio padre disse tutto a mamma e così poi mi prese per mano e scendemmo, nel cortile era furtivo come se avesse paura che qualcuno ci vedesse, poi per la prima volta dopo un paio di settimane passammo sotto al bar, e c'era Matias, lui mi guardò con occhi da cucciolo bastonato, poi guardò mio padre che disse:<< correte a fine vicolo e parlate un pò io sto in giro a fare delle faccende tra un quarto d'ora ritornate ok? non vi fate vedere da nessuno che vi conosce... e non state davanti alle finestre di casa nostra>>
<<ma... papà? non sei d'accordo con mamma?>> dissi io meravigliata
<<in realtà? no per niente... ma sai quando mamma prende una decisione... anzi prendi questo... è il tuo vecchio telefono ho messo una nuova sim... questo è il tuo nuovo numero, copiatelo Matias? giusto?>> disse papà dandomi il telefono con un foglietto
<<si si signore Matias.... e grazie davvero...>> disse Matias
<<non lo faccio per te ma per mia figlia che ha trovato felicità con te e quindi se lei è felice lo sono anche io ... ma adesso andate... mi raccomando>> disse papà
<<grazie papi davvero>> dissi io che gli diedi un bacio sulla guancia e poi prendendo per mano Matias che si era preso una piccola pausa andammo alla fine del vicoletto e ci nascondemmo e finalmente lo abbracciai e lo baciai
<<madonna Lu quanto mi sei mancata... non riuscivo a capire cosa era successo... i tuoi amici mi hanno detto che tua mamma non vuole che ci vediamo... perchè crede che mi sono avvicinato a te solo per i soldi ma te lo assicuro Lu non è vero...>> disse Matias abbracciandomi di nuovo
<<ma lo so Mati... mamma ha sempre fatto così lei ha paura che io soffra e lo so ma quello che sta facendo è troppo... io volevo solo aiutarti... a proposito insieme al biglietto papà mi ha dato i soldi che ti dovevo dare queste due settimane che non ci siamo visti tieni prendili>> dissi io e gli diedi i soldi
<<ma... Lu è colpa loro che ci hanno divisi e tu continui con la tua convinzione?>> disse lui
<<ma certo prima fai il centro prima posso scappare da quella casa... voglio stare con te null'altro mi importa>> dissi io e gli diedi un bacio
<<ma sei pazza?? e come fai con la casa? i soldi? ecc... ti servono vedi questi soldi>> disse lui che sembrava come se non volesse la mia stessa cosa
<<ma Mati credevo che tu fossi d'accordo con me... che non potevo rimanere in quella casa dove non vogliono che io e te ci vediamo>> dissi io un po' delusa del suo comportamento
<<ma certo che voglio vederti, è solo che non voglio che tu faccia cose affrettate, trova prima un lavoro, una casa e poi si che puoi scappare con me>> disse lui che mi diede una spiegazione valida
<<va bene solo che trovare un lavoro è molto difficile ma ci proverò ma tu nel frattempo prendi questi soldi>> dissi io, lui non li voleva allora io glieli misi in tasca e quando lui voleva dirmi qualcosa gli chiusi la bocca baciandolo. Il quarto d'ora finì troppo velocemente ma tornai prima io e poi lui dopo poco ringraziò mio padre di nuovo e ritornò a lavoro, ringraziai anche io mio padre e poi tornammo a casa. Mamma non sospettò nulla, nascosi il mio cellulare da qualche parte dove sapevo che mamma non andasse a cercare. Passarono i giorni e sentire Matias di nascosto con il telefonino che mi aveva procurato papà mi faceva stare bene sicuramente molto di più di come mi sentivo prima. Ogni giorno con papà cercavamo di convincere mamma che Matias non era quel tipo di ragazzo ma non riuscivamo proprio a smuoverla fin quando un giorno senza che io sapessi niente, qualcuno bussò al citofono. Mio padre era trepidante e si vedeva che nascondeva qualcosa e quello che successe dopo non me lo sarei mai aspettato..."

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