Delusione portami via...

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"Andammo sulla spiaggia, l'acqua non era freddissima e nell'acqua si stava bene quindi ci facemmo un bel bagno e poi dopo. Dopo il bagno ci asciugammo al sole e ci stendemmo a vedere il mare. All'ora di pranzo mi portò a mangiare al lido e dopo ritornammo alla baita dove ci addormentammo un altro pò rifacendo l'amore. Anche solo stare nel letto abbracciati era così bello e quello ci bastava per essere felici e quindi restammo così nel letto a chiacchierare del più e del meno fino alla sera quando lei si alzò e andò a prende qualcosa, quando tornò sul letto me lo porse ed io capii che era un regalo. Era una scatolina, aprendo vidi un braccialetto ed erano incisi i nostri nomi insieme con la data del nostro anniversario. Le dissi quanto era bello e poi le feci una battuta dicendo che c'era la data così non me lo sarei dimenticato più. Lei allora mi fece il solletico e poi dopo si alzò di nuovo dal letto e dal borsone cacciò il mio smoking, mi svelò che lo aveva chiesto a mia madre e mi disse poi che dovevo indossarlo, le chiesi come mai lo smoking e lei mi disse che lo avrei visto, quindi senza replicare andai a vestirmi e anche lei, mentre si specchiava mi fece alzare la zip del vestito e così vidi quanto fosse bella con quel vestito, le feci quindi una foto e la pubblicai nel mio profilo, scrivendo sotto quanto fosse bella. Quando lei vide la foto e le parole che le avevo scritto mi baciò e abbracciò, mi prese per mano e mi condusse ad un ristorante, era super esclusivo, rimasi estasiato da quel posto, le dissi che non doveva fare tutto questo, lei disse che era il minimo perchè non ci vedevamo più spesso come una volta e poi soprattutto era un anno che stavamo insieme e che dopo tutto quello che avevamo passato non poteva fare altrimenti e poi disse che nonostante io non me lo ricordassi voleva rendere la cosa importante, io le dissi che non era vero che non mi ricordassi il nostro anniversario semplicemente il regalo lo avevo lasciato a casa perchè ovviamente non mi aspettavo tutto quello che lei aveva organizzato per me, lei mi disse che ero scemo che lei non lo aveva fatto per il regalo ma solo perchè ci teneva perchè era un giorno speciale per noi. Arrivò poi quello che Lucrezia aveva ordinato e quindi mangiammo, aveva scelto tutte pietanze che piacevano a me e quindi era tutto delizioso. Dopo cena andammo a fare una passeggiata sulla spiaggia e lì vedemmo una stella cadente ed io le chiesi *per favore non fammela perdere io la amo*. Dopo aver espresso il mio desiderio le chiesi:<<cosa hai desiderato?>>

<<non posso dirtelo se no non si avvera ?>> disse lei.

<<va bene uffi>> dissi io. Tornammo a casa e ci addormentammo abbracciati felici della giornata che avevamo vissuto. Il giorno dopo fu il giorno più brutto perchè era quello del ritorno alla realtà quella baita era diventata un pò il nostro rifugio e doverla lasciare ci dispiacque molto ma entrambi avevamo dei impegni a cui non potevamo rinunciare, io dovevo continuare a gestire il centro e ad allenare i miei piccoli calciatori, lei doveva cominciare a scrivere una nuova storia. Quando tornai a casa fu difficile separarsi da Lucrezia infatti restammo abbracciati per un pò di tempo e poi cominciò la settimana, e ritornai a fare quello che mi piaceva di più. Passarono alcuni giorni e poi un giorno mi invitò a mangiare a casa sua, eravamo da soli e quello che desideravamo di più, mi disse che voleva dirmi una cosa però prima facemmo l'amore e poi dopo ecco che molto agitata sparò la bomba.
<<amore ti prego non trarre conclusioni affrettate, quello che ti dirò ha le sue sfaccettatture...>> disse lei
<<cosa mi devi dirmi? mi stai preoccupando...>> dissi io davvero preoccupato
<<amore... sai Giovanni?>> disse lei
<<no chi è? ... ah aspetta quello che ti chiamó quando stavamo alla baita?>> dissi io ricordandomi di quella chiamata che ci interruppe
<<esattamente... lui è il mio autista nonchè il mio bodyguard...o almeno lo era ... per quello che ti dirò>> disse lei
<< ah si quel ragazzo che ti accompagnava sempre quando venivi da me>> dissi io ricordandomi di chi stava parlando
<<esatto... beh una sera all'instore venne a farsi firmare il libro, aveva anche lui una copia e si fece una foto con me e poi me lo assegnarono per accompagnarmi all'hotel...ti ricordi? Ti mandai anche il messaggio per parlare un po' con te?>> disse lei
<<dove eri? Quando chi si ricorda ne hai fatti tanti di instore>> dissi io che non sapevo di che giorno stava parlando
<<vabbè non ha importanza questo... beh quella sera poiché dicessi no per chiacchierare me rimasi al bar eh beh bevvi parecchio e lui mi accompagnò in camera... da quel momento non mi ricordo cosa è successo e lui me lo ha ricordato e mi ha detto che beh ... abbiamo fatto l'...>> disse
<<cosa avete fatto?>> la interruppi io alzando un po' la voce
<<A...more...ceh a detta sua io credevo fossi tu... perché dicevo il tuo nome ...ero ubriaca amore... non sapevo cosa stessi facendo ti prego dimmi qualcosa...>> disse lei e dalla prima parola il mio cuore si spezzò, mi aveva inconsapevolmente tradito... e questa cosa mi faceva tanto male non riuscii a dire nulla e non le dissi nulla me ne andai semplicemente dovevo capire cosa fare, si è vero era ubriaca ma non me lo aveva detto subito, mi aveva mentito e questa cosa rompeva la promessa che c'eravamo fatti ed era questa la cosa che mi faceva male. Tornai a casa e mi chiusi in camera a piangere e il giorno dopo chiesi di sostituirmi a lavoro non ce la facevo ero distrutto non avevo dormito proprio, spiegando tutto i miei amici mi capirono e quindi trovarono un sostituto. Rimasi tutto il giorno nel letto e dopo un po' di ore che non mi muovevo da lì venne mia mamma ed ecco che mi chiese la domanda che non volevo mi chiedesse mai..."

Dalla Mia FinestraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora