(Lucrezia's pov's)
" Una volta che mi fui rivestita e pulita dal gel, il ginecologo mi diede la cartella con dentro le foto dell'ecografia e uscendo con i miei due migliori amici riportai quello che mi aveva detto il dottore a Meredith e Lily le quali mi calmarono e mi dissero che ne avremmo parlato dopo i risultati della tac, e così andammo al piano di sopra, ero molto preoccupata questa volta non era una cosa che volevo, come il bambino o la bambina, questa situazione mi preoccupava perchè tutti sembrava sapessero più di me e questo mi stressava ancora di più. Il dottore mi fece aspettare un pò e poi mi portò in un reparto diverso da quello del giorno precedente e soprattutto mi presentò un altro dottore
<<signorina le presento il dottor Brown, il miglior specialista in materia>> disse il dottore che il giorno prima mi aveva fatto la tac, ma in materia di che mi domandai e poi stringendogli la mano la domanda mi uscì di bocca spontaneamente:<<ma in materia di che?>>
<<signorina... non è facile dirlo... specialmente nelle sue condizioni... ma le analisi, e soprattutto poi la tac hanno rivelato una piccola massa al cervello...>> disse il dottore
<<massa di che?>> dissi io interrompendolo
<<ha un tumore signorina... al cervello è ancora al primo stadio ma se interveniamo al più presto forse possiamo evitare che si espandi e che quindi lei sia costretta a scegliere se fare o meno la chemioterapia che sarebbe però nociva al bambino o alla bambina>> disse il dottor Brown con poco tatto tanto che rimasi senza fiato. Non sapevo cosa dire, non era semplice come situazione e specialmente quando avevo da pensare ad un'altra vita dentro di me.
<<quanto tempo ho per pensarci?>> dissi io
<<signorina poche settimane, perchè se no è troppo tardi, già siamo stati fortunati a scoprirlo, ringrazi il ginecologo che se non fosse stato per lui non lo avremo scoperto in tempo...>> disse il dottore
<<ma se faccio l'operazione siete sicuri che questo non faccia male al bambino o alla bambina?>> dissi io preoccupandomi prima di quel piccolo fagottino che di me stessa
<<signorina certo su questo non c'è dubbio, ovviamente l'intervento è comunque delicato e questo comporterà anche il miglior specialista proprio per questo abbiamo chiamato il dottor Brown perchè è uno dei migliori nel campo oncologico...>> disse il dottore
<<va benissimo tra quanto dovrei tornare?>> dissi io
<<aspe... Lu non vuoi decidere con Matias, con i tuoi?>> disse Barbara
<<cosa c'è da decidere Barbie? lo faccio ho una percentuale che possa sopravvivere e non fare la chemio, non lo faccio posso morire o peggio posso far morire il mio bambino o la mia bambina quindi ovvio che dico che voglio farlo>> dissi io, avevo subito capito cosa volesse essere mamma, mettere il bene del proprio figlio prima di se. Quindi prefissammo l'intervento dopo due settimane, giusto il tempo di fare qualche altro instore, finire, tornare a casa e poi soprattutto cercare di dirlo a Matias, la mia famiglia e la sua. Così facemmo insieme con la casa editrice scegliemmo altri pochi instore che erano in città vicine e li facemmo in modo tale che non mi stancassi molto e poi tornai a casa. Ovviamente avvisai Matias, così almeno sarebbe stato a casa quando tornavo e quando aprii la porta quella sera fui sorpresa, c'era un percorso di palloncini che mi portava in camera da pranzo, dove c'era un tavolo apparecchiato e sulle pareti dei quadretti con delle foto mie e di Matias che avevamo fatto in quei due anni e poi c'era lui che mi fece sedere. Gli chiesi a cosa dovessi questo trattamento e lui mi disse che poichè sarei tornata tardi aveva cucinato lui per non farmelo fare a me, fu dolce e per un momento dimenticai quello che gli dovevo dire, aveva cucinato tutti i miei piatti preferiti e quando arrivò il dolce prima di farmelo mangiare mi fece un bellissimo discorso sulla nostra storia, su cosa avevamo vissuto e a quanto fosse stato fortunato ad avermi incontrato e ad avermi dato quel bigliettino quel giorno poi si inginocchiò e mi chiese se volessi sposarlo, lì scoppiai a piangere, per tutta la situazione che si era creata, lui voleva sposarmi, ma non sapeva cosa ci fosse in ballo una vita di sofferenze vicino a me malata, ma almeno per quella sera volevo fare l'egoista, decisi che il fatto che ero incinta dovevo dirglielo e così glielo dissi e lui felicissimo mi baciò, e poi mi chiese come lo avessi saputo, gli raccontai dell'ecografia e dell'aborto spontaneo e lì ritornai a piangere, lui però si comportò davvero da uomo non insinuando nulla ma solo abbracciandomi e dicendo che adesso toccava a lui avere cura di me. Misi il suo anello e continuammo la cena, per un giorno non volevo sentirmi malata, incinta o preoccupata mi godetti il resto della serata con il mio futuro marito e andammo a dormire facendoci le coccole, lui si addormentò accarezzandomi la pancia. Quella notte io invece non riuscii a dormire, lui voleva costruire un futuro con me, ma io non sapevo se avevo quel futuro e soprattutto se quell'esserino che era dentro di me poteva sopravvivere a quello che dovevo affrontare. Passarono alcuni giorni e poco prima dell'operazione che dovevo fare radunai tutte le persone che volevo bene e che non sapevano di questa cosa. Organizzai una cena a casa mia, invitai i miei genitori, mio fratello, i genitori di Matias, Ciro e Benedetta come supporto. A Matias diedi come spiegazione che volevo dirgli di essere incinta ma poi avrei sparato la vera bomba. Arrivò quel giorno ed ero molto agitata, invece di ingrassare per la gravidanza, dimagrivo sempre di più e questo insospettiva Matias, ma io gli dissi che era normale perchè vomitavo molto spesso, per questo motivo non ero andata mai a trovare da quando ero tornata dagli instore i miei genitori e nemmeno i genitori di Matias ma quel giorno mi dovevano vedere e quindi ero agitata. Cercai di mettermi un vestito che esaltasse le mie forme e soprattutto la pancia, mi feci truccare un pò da Barbara che venne prima per aiutarmi, e c'era anche la fidanzata nuova di Ciro. Ad Ilenia l'avevo conosciuta mesi prima degli instore del primo libro, Ciro l'aveva portata alla presentazione che avevo fatto nella mia città e mi era sembrata una tipa apposto, come lui era geloso di me anche io ero gelosa di lui quindi ci volle un pò di tempo per accettarla e conoscerla meglio e dopo ormai due anni che stavano insieme eravamo diventate inseparabili, anche lei all'inizio era gelosa del rapporto che avevo con il fidanzato, ma poi capì che io e Ciro eravamo proprio come dei fratelli e quindi legammo molto. Avevo quindi invitato anche lei e insieme a Barbara mi davano una mano per sembrare un pò più presentabile, sapeva tutto ovviamente come Ciro. In camera da pranzo a preparare la tavola invece c'erano Matias, Ciro e Fabio che era invece il fidanzato di Benedetta, stavano insieme da molto più tempo di Ciro ed Ilenia ma avevano tenuto segreta la loro storia perchè i genitori di Benedetta non erano molto d'accordo e quindi quando convincemmo i suoi genitori finalmente riuscirono a stare insieme alla luce del giorno quindi anche lui come Ilenia era uno di famiglia e sapeva come la fidanzata già tutto. Una volta che tutto era pronto aspettammo le due famiglie e così ci mettemmo a tavola a mangiare, Matias non sapendo l'altra notizia che dovevo dire, si alzò durante la cena e disse:<< cari tutti io e Lucrezia vi dobbiamo dire due cose... la prima che ci sposiamo, ma questo credo la sappiate tutti, e la seconda è che ... aspettiamo un bambino>> a quelle parole tutti furono felici avrei voluto fissare quell'immagine nella mia testa malata per non dimenticarla mai più, vennero tutti a stringerci e a toccare la pancia ad un certo punto il mio stomaco sobbalzò e dovetti correre a vomitare, con me corsero Ciro e Barbara, mi aiutarono ad asciugarmi perchè ero davvero senza forze
<<Lu... devi fare l'intervento tra tre giorni... è il momento vai di là e dirlo>> disse la mia migliore amica
<<dai facciamoli gioire un altro pò per la bellissima notizia al dolce glielo dico promesso>> dissi io che cercai di alzarmi dallo sgabello che avevo in bagno per ritornare lì ma non avevo forze
<<almeno fammi servire a me le altre pietanze tu riposati dai>> disse Barbara
<<si brava Barbie... ci pensiamo io e lei... tu riposati>> disse Ciro. Subito dopo ecco che ebbi una super fitta alla testa e cominciai ad urlare, sentivo come se mi stesse per scoppiare la testa
<<Ciro le medicine da dentro il beauty>> disse Barbie che mi manteneva la testa e cercava di massaggiarmela. Ciro scattò come un felino e prese un pò di acqua dal lavandino e mi passò la medicina che io ingoiai. Dopo un pò il dolore si affievolì e quindi tornammo dentro, mi misi a sedere mentre i miei due migliori amici portarono la seconda portata. Dopo il dolce, i ragazzi mi guardarono quasi come per ricordarmi della mia promessa e quindi cercai di alzarmi
<<mamma, papà, Attila, Noemi, Nestore, Agustin, amore mio, ho una cosa da dirvi, prima abbiamo gioito per una cosa stupenda, la creatura che è nel mio grembo... ma adesso purtroppo devo dirvi una cosa spiacevole...>> dissi io e mi fermai un attimo perchè mi tremava la voce, Barbara che era accanto a me strinse la mia mano e così ebbi la forza per continuare
<< quando sono andata a fare le analisi per vedere se fossi incinta, dai sintomi il ginecologo mi consigliò di andare anche a farmi una tac, e da quella è venuto fuori... che ... ho un tumore al cervello per fortuna primo stadio e operabile ma lo devo fare prima che peggiori e che io sia costretta poi a fare le chemioterapie e quindi dover scegliere se farle e far morire il bambino o non farle e quindi morire... tutto questo per dirvi che tra tre giorni devo andare a farmi l'operazione perchè ho fatto la mia scelta da mamma e ho pensato a mio figlio o mia figlia...>> dissi io tutti rimasero sconvolti ma capirono la mia scelta e finimmo la serata a decidere come fare per partire per la città dove dovevo fare l'operazione. Quello più sconvolto fu Matias che come un'ameba rimase a sentire tutti ma non pronunciò una parola fine ad alzarsi e correre via piangendo..."
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Dalla Mia Finestra
RomanceLucrezia è una ragazza di 23 anni, laureata in lettere moderne amante della poesia e delle storie d'amore. Dopo lo studio "matto e disperato" cerca un lavoro, ma nel frattempo è rinchiusa a casa e legge, scrive e guarda il mondo all'esterno dalla su...