La storia di noi due...

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(Matias' pov's)
"Passarono dei giorni e nulla mi poteva fermare, correvo verso il mio sogno più veloce che mai e viverlo con Lucrezia lo rendeva ancora più speciale. Un giorno Lucrezia tutta preoccupata mi mandò un messaggio *Mati appena puoi vieni a casa devo chiederti una cosa*. Cominciai a preoccuparmi cosa mi voleva dire? la mamma aveva cambiato idea? oppure lei non voleva stare più con me? queste domande mi torturavano e mi accompagnarono per tutta la giornata che non finiva più. Quando chiuse il bar io andai finalmente a casa di Lucrezia, il signor Alberto e la signora Clelia mi accolsero bene e mi fecero mangiare qualcosina quindi capii che la seconda domanda che mi aveva torturato tutta la giornata non poteva avverarsi, la madre non aveva cambiato idea e quindi questo già era un ottimo passo, anche se quelle altre domande che mi tormentavano non erano così confortanti. Dopo la cena passata praticamente a parlare con i suoi genitori e suo fratello, ci alzammo da tavola, diedi una mano a sistemare e poi ci ritirammo in camera di Lucrezia che finalmente era ritornata quella di prima. Si mise a sedere aprì il computer e cominciò a parlare. Mi disse che Ciro senza la sua autorizzazione aveva mandato alcune sue storie ad un editore e che questo editore la aveva chiamata e voleva che lei gli scrivesse una storia che colpiva. Non ci vidi nulla di male in questo e quindi mi congratulai con lei, la baciai e la abbracciai. Lei però dopo che ci staccammo dall'abbraccio mi disse che lei una storia che colpiva, secondo lei ce l'aveva e che parlava di noi. Rimasi un attimo turbato, lei si vedeva che era preoccupata, quindi la tranquillizzai sorridendo, lei mi chiese il placet di pubblicarla ma dovevo leggerla prima per poter giudicare e quindi cominciai proprio lì a leggerla. Parlava di come mi aveva visto la prima volta, di come si era sentita, di cosa aveva provato quando io le mandai il bigliettino e come si sentiva ogni volta quando parlavamo su Whatsapp. Del primo appuntamento, del secondo e quello che ne è conseguito e poi soprattutto scoprii che nel secondo appuntamento Ciro ci aveva seguiti per vedere se si potesse fidare di me e quindi questa cosa mi fece tenerezza, poi di quanto si sentiva triste quando non stava con me ed erano sentimenti affini ai miei. Insomma era descritto tutto davvero bene e poi continuava con cose frutto della sua immaginazione, il primo anno di noi, le sorprese che mi faceva lei, quelle che facevo io, io che cominciavo ad allenare una volta preso il patentino, i primi litigi, le prime gelosie, e tanto altro fino ad arrivare al matrimonio e ai figli, mi emozionai molto ai discorsi del matrimonio e poi alla nascita di un primo figlio. Era davvero scritta bene e questo mi rese orgoglioso di lei e soprattutto felice che lei volesse passare una vita intera con me. Quando la finii piansi e le dissi che era davvero spettacolare e che non avevo proprio idea di quanto bene le avessi fatto, e di non avere proprio idea di quanto fosse brava a scrivere, le diedi il mio placet per mandarla all'editore, lei mi chiese se dovesse cambiare qualcosa ed io le dissi che era perfetta cosi com'era. La mandammo insieme all'editore e quando le chiese il nome della storia lei disse *Dalla mia Finestra*...

(Lucrezia's pov's)

Avevo già mandato tutto, e che gli piacesse la storia e che soprattutto mi aveva dato il placet per pubblicare la storia mi rendeva ancora felice. Da quel giorno però cambiarono molte cose, prima di tutto ero sempre impegnata a scrivere per non arretrarmi nel caso la storia andasse bene, andavo alla casa editrice per accordarci su come dovesse essere il libro, la copertina, le correzioni se mi andavano bene e tutto quello che ne conseguiva. Una volta che il libro fu finito mi arrivò a casa la prima copia fisica e quella fu l'emozione più grande. Invitai i miei due amici, Matias a casa per vedere la prima copia e tutti si emozionarono

<<finalmente, quanto ho desiderato questo giorno per te sorellona>> disse Ciro.

<<sono molto orgogliosa Lu... sei una grande...>> disse Barbara

<<madooo la copertina è stupenda per non dire la dedica... >> disse Matias che stava aprendo il libro e vide la dedica era per mia nonna a cui ero molto legata

<< grazie ragaa davvero per esserci stati e grazie a Ciro che senza dirmelo ha mandato quelle storie all'editore>> dissi io e li abbracciai a tutti e tre poi vennero i miei genitori che vollero vedere il libro e anche mio fratello. Cominciò così l'ansia per sapere come andava nelle librerie e quanto successo potesse avere. Lo dissi a tutte le persone che conoscevo e quelle almeno lo andarono a comprare, e a fine mese fu uno dei libri più venduti e le recensioni erano super positive. Così cominciarono a chiamare per fare le prime presentazioni del libro in alcuni posti. Mi sentii onorata di poter essere chiamata, la prima presentazione fu in città, nella mia città, invitai più persone possibili. In prima fila c'era Matias, Barbara, Ciro con i miei genitori e mio fratello e poi molta gente riempì tutto l'auditorium. Mi fecero leggere una parte in particolare, ed io decisi il nostro secondo appuntamento che era da lì che era cominciato tutto e poi partirono le domande della presentatrice dell'evento

<<ma dimmi Lucrezia quello che hai scritto nel romanzo, almeno l'inizio è vero?>> disse la signora

<<Beh sì è vero che ho conosciuto il mio fidanzato così, dalla finestra ed è stato un colpo di fulmine, almeno fino al 12 capitolo è tutto vero Gilian...>> dissi io

<<ottimo allora anche il fatto che tua madre non era d'accordo all'inizio di questo fidanzamento?>> disse

<<ehm... si>> dissi io guardando mia madre che mi tranquillizzò con lo sguardo. Nessuno sapeva che era in prima fila non volevo che venissero coinvolti anche loro specialmente perchè era un personaggio che all'inizio aveva ostacolato il nostro amore e non potevo permettere che venisse insultata o altro le persone sono imprevedibili.

<<come mai sei così titubante a dire questa cosa?>> disse Gilian

<<beh perchè è pur sempre mia madre e soprattutto perchè poi adesso è una delle nostre prime sostenitrici>> dissi io

<<beh allora non c'è nulla di male a dirlo... ha avuto delle riserve e ora ha capito che il vostro amore è sincero e che non sono i soldi quello che voleva Matias>> disse

<<si lo so però ci sta sempre una sensazione di colpa quando parlo di questo perchè ora a mente lucida so che mamma lo ha fatto per il mio bene>> dissi io. Continuò la presentazione e fu davvero una bella cosa, firmai tanti libri e i miei parenti e amici e Matias mi aspettarono in un posto più appartato in modo tale che nessuno li vedesse. Tanta gente mi fece bellissime domande e molti adoravano il rapporto che avevo con Matias ed io ero felice che quella storia aveva aiutato tante persone. Passai i mesi che rimanevano al nostro primo anniversario a dividermi tra letture, presentazioni, instore e l'apertura finalmente del centro sportivo di Matias. Fu davvero una grande soddisfazione per lui, la cosa negativa fu che non andò più a lavorare al bar di fronte casa mia e quindi quel posto che per noi era stato magico da quel giorno non fu altro che un bar..."

Dalla Mia FinestraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora