"Erano giorni che mi sentivo strana, capogiri, vomitavo non sapevo cosa mi prendesse credevo fosse comunque collegato allo stress che stavo affrontando in quei giorni. Il libro era da poco uscito e dovevo presentarlo in tutta la nazione, e quindi partii con quei piccoli problemi ma senza dire niente a nessuno nemmeno a Matias. Quei giorni anche lui era molto strano, la sua squadra andava abbastanza bene e si avvicinavano le partite finali per poter accedere alla serie C e quindi era molto agitato, ma non era solo questo, mi disse che quei giorni lontani da me gli sarebbero sentiti per prendere una decisione importante, questa cosa mi preoccupava ancora di più, le cose andavano bene e non capivo perchè dovesse prendere dei momenti senza di me ma lo lasciai stare con i suoi pensieri, lo salutai e me ne partii per quel tour di due settimane dove facevo le città più importanti della nazione per presentare il mio libro ma anche per firmare copie e fare foto con chi lo desiderava. Ogni tanto durante le presentazioni però dovevamo fermare tutto perchè io non mi sentivo bene e correvo in bagno a vomitare, le ragazze dello staff che mi accompagnavano agli instore si insospettirono per le mie condizioni
<<Lucry non per allarmarti ma questo fatto che vomiti spesso non è normale, alle presentazioni del primo libro non ti capitava e quindi non è lo stress... c'è un dottore molto bravo che conosco in questa città ti va se domani mattina ci andiamo? almeno ti controlla?>> disse Meredith che era la mia correttrice di bozze
<<Ma... no Meredith sarà solo stress davvero>> dissi io provando a tranquillizzarmi anche io non volevo che nulla rovinasse i miei giorni speciali con i miei fan
<<Lu... non lo è perchè se no lo faceva anche prima invece è nuovo e se proprio te lo posso dire secondo me tu aspetti un bambino>> disse Meredith
<<che? un bambino?>> dissi io non mi aspettavo mai che potesse essere una cosa del genere ed iniziai ad agitarmi ancora di più e cominciai a camminare avanti e indietro per la camera dell'hotel e aggiunsi:<< no ... non è possibile... lo... io e Matias... beh avete capito...>> e continuai a muovermi agitatissima
<<calmati ora Lu... dai ho capito ti prenoto questa visita così capiamo bene cosa è... ora però siediti perchè se è quello che pensa Meredith non ti devi stressare troppo>> disse Lily che era la mia assistente. Mi prese per mano poi e mi fece sedere sulla sedia, mi diede un bicchiere d'acqua e andò fuori nella hall per prenotare la visita. Non sapevo cosa fare davvero, da una parte ero felice, ovviamente era il mio desiderio da sempre avere un bambino da Matias ma dall'altro ovviamente ero spaventata, avevo 25 anni ero giovanissima, la mia vita era un continuo spostamento come potevo tenere un bambino con Matias anche che una settimana era a casa e uno no?
<<so cosa stai pensando Lucry, non lo fare non pensare che chi fa la scrittrice non può avere un bambino si troverà un modo con la casa editrice, goditi la bella cosa... ma poi prima di fasciarti la faccia aspettiamo domani, menomale la presentazione è di pomeriggio così puoi andare dal dottore>> disse Meredith che mi accarezzò il braccio e poi uscì insieme con il mio bodyguard che era rimasto in silenzio per tutto il tempo senza muoversi ne dire niente. Nel frattempo rientrò Lily che mi disse che il dottore aveva accettato di vedermi e che tutto si sarebbe chiarito nell'indomani.
<<ti serve qualcos'altro?>> mi chiese Lily prendendo la sua cartellina dove c'erano tutti i miei appuntamenti.
<<no Lily vai a riposare e grazie sempre per tutto quello che fai per me>> dissi io
<<di nulla Lucry lo sai che lo faccio volentieri perchè te lo meriti e poi beh è il mio lavoro>> disse e ci mettemmo a ridere. Quando chiuse la porta dietro di se, mi spogliai, vomitai di nuovo e mi misi nel letto, scrissi a Matias che ero tornata in hotel, lui mi disse che era a casa e che aveva mangiato e poi vidi la chat con i miei due migliori amici, era il nostro gruppo che c'era da quando c'era whats app, però era da molto che non ci scrivevamo, non essendo d'accordo con la mia convivenza con Matias non è che avevamo molto da dirci in quei mesi, però in quel momento avevo proprio bisogno di loro, anche se la cosa non era sicura gli unici a cui mi volevo rivolgere erano loro. Allora inspirai e poi cacciando tutta l'aria che avevo preso con il naso scrissi un messaggio *SOS ho bisogno dei miei amici... so che non siamo in buoni rapporti in questi giorni ma solo a voi posso dirlo, voi siete la mia seconda famiglia e so che mi farete stare meglio, se non mi uccidete prima visto che questa volta l'ho fatta grossa*
*cosa hai combinato questa volta?* scrisse Ciro quasi subito
*già ne avrà combinato un'altra delle sue* scrisse Barbara sembrava molto nervosa da come scriveva.
*non voglio scriverlo possiamo fare una videochiamata?* scrissi io senza rispondere a nessuno dei miei due migliori amici.
*io ci sto* scrisse Barbara
*aspettatemi, vengo subito* scrisse Ciro che era intento sicuramente a risolvere una delle sue espressioni matematiche. Così avviammo la video chiamata, fu bello rivederli anche se solo attraverso uno schermo la prima cosa che videro che ero bianca in viso e quindi da lì sparai la bomba
<<ragaa... potrei essere incinta>> dissi io e le telecamere dei miei due amici puntarono verso il soffitto segno che il telefono gli era caduto per la notizia che gli avevo detto
<<dimmi almeno che è di Matias>> disse Ciro che era sempre quello più duro quando era arrabbiato
<<ma certo che domande sono, ma poi per chi mi hai presa?>> dissi io un pò innervosita dall'affermazione del mio amico
<<ok almeno abbiamo un papà nel caso... a proposito ma lo sa?>> disse sempre Ciro
<<no non ancora, fin quando non so che sia una cosa sicura non voglio dirgli nulla... ma non sento parlare Barbie... hei dici qualcosa?>> dissi io notando che Barbara non aveva ancora aggiustato la telecamera e che vedevo solo il soffitto
<<cosa ti devo dire Lu? per me già la convivenza era una cosa troppo affrettata adesso anche la gravidanza... non so davvero cosa dirti, la vita è tua.. ed io non sono nessuno per dirti cosa fare... vedi cosa ti dice il medico e poi ci preoccupiamo di questo fatto dai..>> disse Barbara che nel frattempo aveva ripreso il telefono in mano e aveva una faccia. Rimasi male, volevo un pò di conforto dai miei amici mentre loro non erano d'accordo nemmeno della cosa più bella che mi potesse capitare dopo aver incontrato Matias.
<<non mi aspettavo questa reazione capisco che non siete d'accordo ma è capitato non lo abbiamo progettato e certo anche io sono preoccupata, so che è ancora presto ma almeno per questo volevo i miei migliori amici accanto a me >> dissi io
<<noi ci saremo sempre Lu anche se non siamo molto d'accordo con le tue scelte, e se Barbie dice quello è perché davvero noi non ci possiamo fare nulla, se pure sei incinta noi non possiamo fare nulla se non starti accanto>> disse Ciro
<<si proprio come mi state vicino ora che convivo>> dissi io facendola brutta e poi continuai dicendo:<< non siete venuti nemmeno a vedere la casa per quanto non siete d'accordo.>>
<<non siamo venuti perché non abbiamo trovato tempo non perché non siamo d'accordo, e tranquilla ora dai che qualsiasi cosa ti dica il dottore siamo con te capito?>> disse Ciro
<<tranquilla Lu non ti stressare non fa bene al bambino... io non ti ho detto che non voglio essere presente per te ho solo detto che ormai non possiamo fare nulla ma questo non vuol dire che non sarei una buona zia per il bimbo o bimba>> disse Barbara e finalmente dopo attimi di tensione ridemmo. Continuammo la chiacchierata e ci immaginammo un po' le varie cose compresi i vestiti e se fosse stata femmina o se fosse stato maschio e così poi ci addormentammo. Finalmente avevo ritrovato i miei amici e questo mi rese più tranquilla per la visita della mattina. Il giorno dopo mi svegliai, mi vestii e andai a fare colazione e poi con Lily e Meredith andammo dal dottore facemmo tutte le analisi ed ecco che dopo qualche ora ebbi la chiamata che mi sconvolse completamente la vita..."
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Dalla Mia Finestra
RomanceLucrezia è una ragazza di 23 anni, laureata in lettere moderne amante della poesia e delle storie d'amore. Dopo lo studio "matto e disperato" cerca un lavoro, ma nel frattempo è rinchiusa a casa e legge, scrive e guarda il mondo all'esterno dalla su...