AMORE

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"No, no, no, non è che l'amore non ritorna più, no, no, anche se tornasse indietro non ci troverebbe più perché sai l'amore com'è, l'amore non è come volevi tu"

"Giulia". "Marghe". Margherita e Giulia sono distese sul letto. Margherita e Giulia hanno lo sguardo rivolto verso il soffitto, entrambe perse nei loro pensieri, pensieri lontani, pensieri diversi. Margherita e Giulia possono soltanto ascoltare i loro respiri. "Posso farti una domanda?". "Certo". "Tu eri davvero innamorata di Pietro?". "Margherita, io e Pietro ci siamo lasciati da mesi ormai". "Lo so ma è come se mi mancasse qualcosa o meglio come se io non ci fossi stata veramente in quel periodo e vorrei soltanto capire, provare a farlo adesso, provare ad esserci". "Amica mia, tu avevi altro per la testa, non fartene una colpa così come non te ne ho fatta io". "Non mi ricordo quasi nulla degli ultimi anni". "Meglio così, no?". "No, Giulia, vorrei poter saper parlare di me o della mia vita, vorrei poter decidere io cosa dimenticare". "Cosa vorresti cancellare?". "Non lo so, so che vorrei ricordami del primo vero amore della mia migliore amica". "Pietro non è stato il mio primo vero amore, non so se mi abbia mai amato davvero". "Tu? Tu l'hai fatto?". "Forse si, forse all'inizio ero innamorata sul serio ma adesso no, non lo sono più. L'amore é fatto per rimanere, per questo motivo non sono molto sicura che si sia trattato di questo". " Allora cos'era?". "Conosci la differenza tra amore e innamoramento?". Margherita scuote il capo, inconsapevole che Giulia non la possa vedere. "Quello tra me e Pietro si è come bloccato a metà, non poteva diventare amore". "Come fai a capire se è o non è amore?". "Devi chiederti se desideri che quella persona resti per tutta la vita al tuo fianco e assicurarti che la tua risposta corrisponda alla sua". Margherita adesso ne è sicura. Non ha mai immaginato qualcuno al suo fianco. È sicura che l'amore non sia fatto per lei. "E se non vedessi nessuno?". "Sai, ho capito che c'è sempre qualcuno, qualcuno di davvero speciale, che si trova proprio accanto ad ognuno di noi ma ce ne rendiamo conto soltanto quando ci sentiamo davvero pronti". "Tu sembri sapere tutto dell'amore". "Nessuno sa qualcosa dell'amore, Margherita, nemmeno chi è innamorato ed è proprio questo il bello. Non tutto deve essere controllato, non tutto deve essere razionale, non tutto deve avere una spiegazione". "Io non posso". "Cosa?". "Io ho bisogno di spiegazioni, io ho bisogno di controllo". "Margherita, anche tu hai delle emozioni, è importante che tu te lo ricorda". "Non posso innamorarmi, il mio cuore non è stato fatto per questo". "Avere paura di innamorarsi non è forse già esserlo?". "Di chi dovrei essere innamorata, Giulia?". "Di Matteo". La sicurezza del tono di Giulia spaventa Margherita. "Matteo non mi vede in quel modo". "Perché hai deciso tu che lui non potesse vederti in quel modo". Margherita si blocca. Margherita si tortura le mani. Margherita sembra sentirsi in colpa. "Giulia, sono stata a una partita ieri". Attimi di silenzio. "Perché non mi hai detto nulla?". "Non volevo che ti preoccupassi per me". "Come ti sei sentita?". "Fuori da tutto. Come se non fossi mai stata lì, come se fossi un'altra". "Tu sei un'altra". Margherita è anche altro? Può essere altro? È convinta di no. È convinta di non essere Margherita, di non essere altro, di essere nulla. "Gliel'ho detto, ho detto a Matteo che volevo diventare una giornalista sportiva e lui mi ha chiesto di scrivere qualcosa, di intervistarlo, di provarci di nuovo. Quando l'ho fatto, quando gliel'ho detto non mi sentivo più un'altra, ero Margherita, Margherita con dei sogni, Margherita tra gli spalti". "Margherita innamorata. Sapevo che questo momento sarebbe arrivato prima o poi". Giulia fa una piccola risata. Margherita è confusa. "Giulia, io non so cosa mi succeda, il mio cuore inizia a battere velocemente soltanto ascoltando la sua voce, mi manca il fiato quando siamo troppo vicini e sorrido, sorrido davvero, anche se so che lui fa lo stupido solamente per farmi ridere. Matteo è l'unico, a parte te, che riesce a vedermi e a capirmi". "Margherita, credimi, tu sai già meglio di me cosa sia l'amore". "Non è così, io non so come comportarmi, non mi è mai capitato". "Devi fare quel che senti, so che per te è dannatamente difficile ma non c'è altro modo". "Io non so ascoltare il mio cuore, nella mia testa ci sono delle voci così insopportabili, così insistenti che mi implorano di scappare, io non so come fermarle se non ascoltandole". "Queste voci ci sono anche quando sei con lui?". "Io non conosco il silenzio, Giulia". "Potresti parlarne con lui". "Parlare di cosa?". "Di tutto, di quello che hai dovuto affrontare". Margherita si porta una mano sul viso. Le sente. Le sente agitarsi. Le sente urlare. Margherita ha mal di testa. "Non posso". Le uniche parole che riesce a sussurrare. Giulia si mette seduta. Giulia vorrebbe rincontrare quegli occhi verdi che 7 anni fa l'avevano accolta in quella casa. Giulia vorrebbe riascoltare quella risata che molte mattine l'aveva svegliata. Margherita non può saperlo. Margherita non può immaginare che qualcuno possa tenere a lei. Che qualcuno possa volerle tanto bene. Che qualcuno possa amarla. Giulia si stende al suo fianco con la testa voltata nella sua direzione. "Cosa stai pensando?". "Stavo pensando a quanto sia complicato prendere una decisione". "Tu la decisione l'hai già presa, Margherita". "Io non voglio che lui soffra a causa mia". "Non succederà". Giulia lascia cadere la sua testa sulla spalla di Margherita. Margherita e Giulia sono distese sul letto. Margherita e Giulia hanno lo sguardo rivolto verso il soffitto.

Sorrisi||Matteo PessinaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora