"But if the story's over, why am I still writing pages?"
Settimane. Settimane dal loro ultimo incontro. Matteo ha continuato a scriverle, a chiamarla. Nessuna risposta. Matteo è davanti la porta di Margherita. Esitazione. Stringe il taccuino fra le mani. Pensa che possa essere una giusta scusa per rivederla. Bussa. Giulia. "Margherita è qui? Ho bisogno di parlarle". "Lei non vuole vedere nessuno in questo momento". "Io starò solo qualche minuto, devo ridarle questo, è molto importante per lei". Giulia lo lascia passare. Spera che lui riesca a convincerla ad uscire dalla sua camera. Matteo si guarda intorno. Va verso la stanza di Margherita. Picchietta leggermente sul legno della porta. Nessun suono dalla parte opposta. Maniglia. Entra. Margherita è seduta sul letto. Dà le spalle a Matteo. Sguardo oltre la finestra. Silenzio. Istanti. Si volta appena. Matteo sulla soglia. Matteo e i suoi pensieri sulla porta. "Non dovresti essere qui". É lei a prendere parola. Per una volta è lei la prima a farlo. Matteo è sorpreso. Non sa cosa rispondere. Lui non dovrebbe essere lì. Non in quelle circostanze. Non in quel momento. Sente di essere profondamente in ritardo. "Io...volevo ridarti questo". Le si avvicina. Passi insicuri. Le porge il taccuino. Le mani di Margherita tremano. "Lo hai letto?". Occhi negli occhi. Matteo le si siede accanto. A Margherita bastano questi gesti per comprendere la risposta. "Non avresti dovuto". Si affretta a dire allontanandosi da lui. Adesso lo sa, sa cosa si nasconde dentro di lei, ora conosce ogni suo pensiero. Margherita non riesce a guardare in quegli occhi, non più. "Non mi hai dato altra scelta, non credi?". Margherita scuote il capo. Occhi sul pavimento. "Io...io credo di non averti dato nulla, tu avresti dovuto chiedermi se fossi d'accordo nel lasciare il mio articolo ad un giornalista, avresti dovuto domandarmi se ti era permesso leggere i miei pensieri, adesso sai cosa c'è nella mia testa, complimenti, puoi finalmente lasciarmi stare". "Tu credi davvero che io ti abbia cercato soltanto per questo? Pensi che non mi sia sentito uno schifo a leggere quelle pagine? Era l'unico modo, Marghe, l'unico modo per capire cosa provassi davvero". "Cosa vuoi sentirti dire, Matteo? Vuoi che ti dica grazie per aver pensato che avrei potuto ottenere qualcosa da quell'articolo, qualcosa che secondo te desidero davvero? Vuoi che ti dica che tu abbia fatto bene a rovistare tra le mie tasche?". Matteo si alza. Le si pone di fronte. "Ti sei convinta di scrivere quello che pensi sul serio, Marghe, non è vero? Ma non è così, ormai niente riesce ad oltrepassare la maschera che hai costruito ed hai completamente ragione, io non conosco Margherita, io non so nulla di te". "Cosa fai ancora qui allora?". "Non mi arrenderò, non mi arrenderò alle tue bugie, non mi arrenderò al tuo dolore, non mi arrenderò alla tua indifferenza, non mi arrenderò alla tua lontananza, non farò il tuo stesso errore". "Non capisco cosa vuoi da me". Margherita trattiene il respiro. Trattiene le lacrime. Contiene il tremolio delle mani. "Io non voglio rinunciare a te, Margherita". Sincerità di sentimenti. Purezza di attimi. Dolcezza di gesti. "Nemmeno dopo aver letto...?". Margherita non capisce. Non comprende come mai Matteo sia interessato a lei, non dopo aver guardato nella sua profondità, non dopo essersi addentrato nella sua oscurità. "Specialmente dopo aver letto quello che pensi". Matteo sfiora la mano di Margherita, cercando di arrestarne il tremore. Margherita senza fiato. Margherita che perde il conto dei battiti del suo cuore. "Non chiudo occhio da settimane ormai, Marghe, per la paura che in qual modo io possa averti fatto del male, io volevo semplicemente aiutarti". "Io non voglio il tuo aiuto". Contatto arrestato. Contatto mancato. "Lo so, so che non hai bisogno di me per farcela, lo so dall'inizio". "Perché ne sei così sicuro?". "Perché tu hai come una luce dentro, Marghe, una luce che lasci solo intravedere ma che si riflette completamente nelle parole che scrivi, tu sei Margherita, lo sei davvero, lo sei pienamente soltanto quando scrivi, non quando sei con me, tu non sei soltanto perché sono stato l'unico ad intravedere quella luce, tu sei perché esisti, perché scrivi e lo sappiamo entrambi". Silenzio. Sospensione di respiri. Ansia di mani. Preoccupazione di occhi. "Voglio fare la giornalista, Matteo". Decisione. Margherita ha un sogno. Margherita sa cosa vuole. Lo sa grazie a Matteo, grazie alle sue parole. "Lo so, Marghe, lo so". Sorriso. Sospiro di sollievo. "Lo voglio davvero". Continua a ripeterlo. Lo ripete a se stessa. Lo ripete alle pareti. Lo ripete alle sue mani. Lo ripete al suo respiro. Attimi sospesi. "Ma da sola". Aggiunge cercando gli occhi di Matteo. Cenno. "Si, io...io ti lascerò fare, non mi intrometterò una seconda volta, te lo assicuro". Silenzio. Occhi negli occhi. Imbarazzo. Sguardo basso. "Immagino di dover andare, avevo promesso a Giulia di rimanere soltanto qualche minuto". Matteo fa un passo. Sorriso sul volto. Sorriso fra i capelli. Sorriso negli occhi. Sorriso sotto la suola delle scarpe. "Matteo". "Si?". Si ferma. Si volta. "Ti va di rimanere qui per cena?". "Soltanto se va a te". "In quel caso non te l'avrei chiesto". Sorrisi. Matteo vorrebbe baciarla. Ma si limita a guardare nei suoi occhi. Margherita vorrebbe baciarlo. Ma si limita ad abbassare lo sguardo non appena le sue guance arrossiscono. Per qualche strano motivo sono entrambi convinti che questo sia molto più di un semplice bacio. Molto più di una semplice intensa. Molto più di semplici sentimenti. Amore negli occhi. Amore nella mente. Amore nelle guance. Margherita si alza. Passi verso Matteo. Passi verso la porta. La apre. Rumore. Giulia respira. Giulia sorride. Mura sorridenti, non opprimenti. Mura che accarezzano, non stringono. Tutto cambia se cambi prospettiva. Le loro mani si sfiorano. Margherita fa un passo in avanti. Si dirige da Giulia. Matteo rimane lì. Non riesce a muovere un passo. Non riesce a dire una parola. Sorride. Innamorato.
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Sorrisi||Matteo Pessina
Romance"Dicono che ti senti così Con un blocco alla gola E un pianoforte come spalla Eccoti qui Non vuoi deluderli Non vuoi deluderti Ma non passa il dolore che fa Lancia questo enorme cuore e portarlo altrove Dagli da bere Tienilo bene Lancialo nel mare p...