Silenzio. La foresta riposava taciturna sotto il manto della notte. Le onde si infrangevano contro gli scogli bagnando, con i loro spruzzi, un granchio addormentato.
La Seconda Luna piena era sorta e, come avevano previsto i sacerdoti, la Regina Silice aveva iniziato le doglie.
Urlava e spingeva con tutta la forza che il suo piccolo e delicato corpo possedeva. Il viso rosso per lo sforzo, gli occhi pieni di lacrime. Sua figlia le sarebbe stata tolta, il Sacerdote l'avrebbe presa con sé. Forse per questo non desiderava uscire dal suo ventre, in qualche modo la piccola percepiva la sua sorte.
Sua Maestà attendeva nel buio della sala del trono... e pregava. Da tempo la Regina soffriva per un male incurabile e, nonostante la gravidanza, aveva perso peso.
I capelli scompigliati, il viso paffutello e rigato di lacrime. La piccola principessina era in piedi davanti alla stanza della madre, osservava quello che accadeva senza capire.
Le ancelle erano tutte attorno a Silice, una di queste si staccò dal gruppo ed uscì. Aveva la veste intrisa di sangue.
Un vagito. La piccola principessina vide il Sacerdote Crise stringere tra le braccia un bimbo in fasce.
Entrò in camera. Nessuno la notò nel trambusto. Guardò sua madre: non si muoveva. Tutti intorno a lei piangevano.
Quella sera la regina morì nel dare alla luce la sua seconda figlia.
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Muir
FantasyMuir in celtico significa "Nata dal mare" Questo racconto nasce in un giorno di pioggia tanti anni fa. E oggi, in un giorno di pioggia, ve ne faccio dono. Due sorelle separate dalla nascita. Un'avventura che trascende il tempo e ci riporta in luoghi...