Le onde sollevatisi coprono il duro granito della loro bianca schiuma e, nella notte lugubre d'autunno, gemono sulla scogliera irta di punte i gabbiani. Il pescatore al largo getta la rete e pregando la Dea per una pesca fruttuosa, volge lo sguardo alla sua isola.
Ode intorno a sé il mormorio delle onde, ma non scorge nulla. Poi d'improvviso, ecco che appare tra le nebbie una terra luminosa e spendente: Muir. Fiancheggiata da dieci isole più piccole di diversa dimensione, l'isola principale era stata singolarmente favorita dalla Dea: ricca di ogni sostanza minerale che al mondo fosse. In più possedeva, come propria caratteristica, un metallo favoloso dai fulgori di fiamma: l'oricalco.
Prodiga inoltre vi era la terra di ogni prodotto vegetale, di ogni ricchezza di fauna: di frutti dolcissimi, di animali di tutte le specie, i suoi raccolti erano inesauribili.
Meraviglioso il palazzo reale, fastosissimo il tempio nel cuore dell'isola, inaudita la ricchezza, inimmaginabili le sue grandiose terme, terribile il complesso delle sue caserme.
Nella capitale, che portava il nome del regno, risiedeva il Re supremo mente in ciascuna delle isole minori regnava un sovrano in nome del Re. Da anni Muir era in guerra col regno di Re Arge. Costui non era mai stato visto, viveva nel suo castello ai confini del Mare Ghiacciato, e non ne usciva mai.
Numerosi erano i regni caduti sotto il dominio dei suoi comandanti, sopravvivevano solamente Muir stessa, Arabesq e un piccolo castello al Nord di Hesoid.
I nomi dei terribili comandanti di Arge erano sulle bocche di tutti ultimamente. Soprattutto da quando Chimera la maga aveva conquistato il castello di Whok ed ucciso tutti i suoi abitanti; e da quando il sotto comandante di Caos, Borea, aveva attaccato i confini di Muir costringendo sua Maestà Atamante a mandare nuove flotte in battaglia.
Muir si trovava ora tra due fuochi: Borea, e la sua flotta, e i mercenari di Austro che attaccavano da mesi le piccole isole minori.
Inoltre al castello non giungevano più notizie né dai parenti dei guerrieri, residenti a Flumes, né delle Sacerdotesse del Tempio inviate da Crise in aiuto a Whok.
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Muir
FantasyMuir in celtico significa "Nata dal mare" Questo racconto nasce in un giorno di pioggia tanti anni fa. E oggi, in un giorno di pioggia, ve ne faccio dono. Due sorelle separate dalla nascita. Un'avventura che trascende il tempo e ci riporta in luoghi...