【 ATTENZIONE! TW : SCENE DI VIOLENZA, TORTURA 】
«Dovresti dimostrarti più galante nei miei confronti» Chimera entrò nella tenda d'accampamento di Cerbero scortata da un soldato. Il quale, frettolosamente, si congedò. Chimera non se ne stupì, era ormai abituata ad esser circondata da uomini vili. Quando era apparsa al campo tutti i soldati avevano abbassato il capo per non guardarla in viso. Sapevano che un'espressione sbagliata avrebbe decretato la loro morte.
Chimera amava terrorizzarli, per questo si era tolta l'elmo e aveva attraversato a passo lento tutto l'accampamento. Un tempo il suo viso era adorato dagli uomini e invidiato dalle compagne di corso. Grazie all'aspetto poteva ottenere qualsiasi cosa. Un paio di moine e quegli stupidi ragazzotti le cadevano ai piedi.
«Avevo bisogno che ti allontanassi dal castello» rispose serafico Cerbero accavallando le gambe.
La sua tenda non aveva nulla da invidiare ad una locanda. Un tavolo, pieno di leccornie, attendeva di esser sparecchiato. Un letto enorme era posizionato accanto ad un tendaggio che lo copriva a metà. Chimera riuscì a scorgere due gambe nude prima che queste si nascosero. Si era portato persino una delle sue concubine.
«E, di grazia, quale astuto piano stai elaborando per volermi qui?» rispose sprezzante.
Cerbero la fissò negli occhi per qualche secondo prima di riprendere a parlare «I ribelli dell'Elfa attaccheranno il castello. Giocaci, ma non distruggerli. Devi tenerli impegnati»
Chimera aprì bocca per porre una domanda, ma lo sguardo glaciale di Cerbero la zittì immediatamente.
«Posso congedarmi?» chiese infine.
«Non ancora» Cerbero si alzò e le fece cenno di uscire dalla tenda «ho necessità che recapiti un messaggio ad Austro. Di persona»
Chimera strinse le labbra. Era evidente che non voleva che tornasse al castello a breve.
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Al terzo maiale fluttuante nel porcile, fu evidente a tutto il villaggio che la figlia degli Spida era nata col problema. La bimba aveva all'incirca quattro anni e aveva già dato fuoco ad una balla di fieno e rovesciato un carro con uno starnuto.
Il capo villaggio decise quindi che era ora di convocare il capofamiglia Spida e di informarlo sulla sua decisione di vendere la piccola ai Mar Hono, I Maghi che vivevano sulle montagne al confine con Re Arge.
L'intera famiglia lo ringraziò, erano felici d potersi liberare di quel grattacapo. Avevano già altri quattro figli e nessuno di loro era nato col dono infausto.
Chimera raggiunse la vetta innevata Hono al compimento del suo quinto anno. Quell'imponente struttura era un'accademia per Maghi, ma lei a quel tempo non poteva comprendere cosa significasse.
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Muir
FantasyMuir in celtico significa "Nata dal mare" Questo racconto nasce in un giorno di pioggia tanti anni fa. E oggi, in un giorno di pioggia, ve ne faccio dono. Due sorelle separate dalla nascita. Un'avventura che trascende il tempo e ci riporta in luoghi...