I'll pick you up at the airport

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Domani torno a Roma^

Simone ci aveva provato.

Dopo aver passato i primi giorni d'estate appiccicato a Manuel, 24 ore su 24, 7 giorni su 7, aveva provato a staccare la spina andando (di nuovo) a Glasgow dalla madre. Si era illuso, stupidamente, che il detto lontano dagli occhi, lontano dal cuore avesse qualche fondo di verità.

Però, più passavano i giorni, più gli era chiarissimo che sarebbe stato più semplice ottenere la pace nel mondo che dimenticare Manuel.

A nulla era valsa la presenza di Mitchell, il figlio diciottenne del collega di sua madre, con cui Floriana lo aveva spinto a passare del tempo ("È un bel ragazzo, intelligente, simpatico. Gioca a rugby e... Si è appena lasciato, sai?")

Stare con lui, gli faceva solo pensare di più a Manuel.

Manuel che lo avrebbe assecondato in quello scherzo.

Manuel che avrebbe riso a quella battuta.

Manuel che avrebbe saputo cosa dire, cosa fare, come comportarsi.

(Manuel che sapeva baciare molto meglio, che aveva saputo toccarlo in un modo che — cazzo, Simone non era sicuro di poter stare con qualcuno che non fosse Manuel.)

In un moto di disperazione, dopo un paio di birre di troppo, si era persino ritrovato a googlare wikihow dimenticare Manuel Ferro, e, quando la ricerca non aveva prodotto risultati, aveva quasi messaggiato Chicca per sapere se lei un modo lo avesse trovato. Se lei avesse capito come si faceva ad andare avanti dopo essere stati amati da Manuel (anche solo per una notte, che si ostinavano a fingere non fosse mai esistita.)

Quando si era svegliato la mattina dopo e aveva trovato quel messaggio pronto all'invio, lo aveva cancellato in fretta e aveva archiviato la chat, giusto per evitare di inviarlo una prossima volta. 

^Di già? Lo scozzese t'ha già scocciato?

Chissà se avrebbe potuto dirgli che Mitchell non aveva mai iniziato a interessargli. Ché i suoi capelli erano troppo biondi, i suoi occhi troppo azzurri e Simone preferiva i ragazzi mori con un po' di barba, i capelli ricci e la passione per la poesia e la filosofia.

È che mi manca Roma^

È che voleva tornare a vivere tutti i giorni della sua estate con lui, in qualunque modo gli sarebbe stato possibile.

^Famme sapè a che ora atterri, che ti vengo a prendere all'aeroporto

Non c'è bisogno, mi faccio venire a prendere da papà^

^Non lo scomodà

^E poi t'avevo promesso che andavamo al mare quando tornavi

^Quindi te ce devo portare, no? 

Finalmente stanco della piscina?^

Va bene, comunque^

Ti mando lo screen del biglietto^

^👍🏻

^Simò 

Simone aveva già riaperto il pdf del biglietto e stava per fare lo screen, quando quella notifica gli creó un buco nello stomaco.

Sì?^

^Pure tu sei mancato a Roma

E tu come lo sai?^ 

^Eh, come lo so...

^È che a Roma manchi sempre quando te ne vai

Senza starci troppo a ragionare || #simuelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora