CW: cheating trope
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Era difficile ricordare come fosse iniziata.
Simone, poi, aveva un odio viscerale per i tradimenti. Suo padre era un fedifrago incallito e la maggior parte della sua infanzia l'aveva passata a scoprire involontariamente la lista infinita di donne che usava e getta a come gli pareva.
Per questo, solo pensare al tradimento gli dava il voltastomaco. Se ci sono problemi, basta lasciare. Tradire ferisce soltanto diceva a chiunque, quando usciva fuori l'argomento.
Il tradimento era la cosa più terribile che una persona potesse fare a un'altra.
Poi, però, aveva conosciuto Manuel.
Era il ragazzo della migliore amica di Lucia, la fidanzata di Jacopo. Quando suo fratello li aveva presentati alla festa di compleanno della propria ragazza, Simone aveva sentito come una sorta di brivido percorrergli la schiena.
"Lei è Carlotta, la migliore amica di Lucia. E lui è Manuel, il suo ragazzo."
Era stato quasi inevitabile, guardarlo negli occhi e sentirsi come se qualcuno gli avesse preso il cuore dal petto per poi rimetterglielo un po' storto. Gli occhi di Manuel avevano vagato un po' lungo il suo corpo, così veloci che Simone non se ne sarebbe neppure accorto se non fosse stato lì a fissarlo come un imbecille.
"Lui è Simone, la mia controfigura personale. E lui è Maurizio, il suo ragazzo."
Maurizio, Simone era così concentrato sul ragazzo davanti a sé che aveva quasi dimenticato il proprio fidanzato.
Ironicamente, era stato sempre Jacopo a presentarglielo: si erano conosciuti al corso di Filosofia morale e suo fratello aveva pensato che sarebbe stato il ragazzo perfetto per Simone.
E lo era. Lo era. Maurizio era il suo prototipo di ragazzo ideale, quello che aveva sempre sperato di trovare quando aveva quindici anni e si nascondeva sotto le lenzuola, come se i propri pensieri potessero vagare liberi e arrivare alle orecchie di Jacopo che dormiva poco lontano, se non lo avesse fatto.
Simone si era sentito un po' sperduto, quando Manuel puntò tutta la sua attenzione sul suo ragazzo, ignorandolo completamente. "Ma... non è che ce siamo visto all'esame di Estetica, la settimana scorsa? Professoressa Sico."
"Ma dai, sì. Mi sa che venivo proprio prima de te. Ferro, no?"
"Ferro, sì."
"Io Fenoglio."
"Ah, come Il partigiano Johnny."
"Sì, ma solo omonimia."
Lui e Manuel non si erano scambiati neanche una parola durante quella serata, ma Simone aveva continuato a cercarlo senza nemmeno pensarci su. Come se non potesse farne a meno — come se Manuel fosse il nord magnetico e Simone l'ago di una bussola.
*
Manuel era così bello, così tanto bello.
Simone non riusciva a staccargli gli occhi di dosso, mentre quello chiudeva gli occhi e gettava la testa all'indietro.
"Guardami, guardami, guardami" gli uscì dalla bocca come una preghiera, quasi la richiesta di un miracolo a una divinità maggiore.
Per un attimo sembrò che l'altro non lo avesse sentito, troppo preso a muoversi su di lui — la bocca un po' aperta, le mani che stringevano forte le lenzuola. "Simo" gemette, abbassando la testa per tornare a guardarlo con addosso un sorrisetto indecente.
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Senza starci troppo a ragionare || #simuel
Fiksi PenggemarRaccolta di storielle brevi (e senza alcuna logica) ispirate a una lista di cento modi diversi per dire "ti amo" -- Raccolta di: Drabble (da 100 a 199 parole) Double drabble (da 200 a 299 parole) Triple drabble (da 300 a 399 parole) Flashfic (da 500...