Can I hold your hand? (prima versione)

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Jacopo e Simone: 5 anni
Manuel: 6 anni

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Manuel aveva sei anni, i capelli ricci ricci e gli occhi belli. Simone, delle volte, lo guardava e cercava di capire da dove fosse uscito fuori.

Era amico di Jacopo ed era forse la prima ingiustizia che Simone sentiva di aver ricevuto senza neanche sapere cosa volesse realmente dire.

L'unica cosa che sapeva era che Jacopo un giorno, tanto tempo fa, era tornato dall'ospedale e aveva passato giorni interi a chiedere a papà di Manuel.

Manuel che era divertente.

Manuel che conosceva un sacco di giochi.

Manuel che aveva ricevuto Dino Sauro perché lui non ha un Mone, è solo.

Ma a Simone non importava così tanto che Manuel fosse solo o che conoscesse un sacco di giochi — gli aveva rubato Jacopo e non riusciva proprio a sopportarlo.

"Mone, vieni, gioca con noi!" lo richiamò il fratello. "Giochiamo al cavaliere e il dinosauro!"

Ecco, appunto. Non aveva senso. Non poteva esserci un dinosauro con un cavaliere, ma solo un drago!

"Ma non è meglio con i draghi?"

"No" protestò Jacopo. "I dinosauri sono più belli."

Sì, certo che lo erano. Ma in che modo avrebbero potuto esistere con i cavalieri?

"Ma come fanno i cavalieri a combattere?"

"Mia mamma dice che i cavalieri possono tutto!" si intromise Manuel, agitando in aria una spadina di plastica. "Perché combattono per amore."

Per amore, Simone forse avrebbe dovuto dar ragione alla signora Anita. "Va bene, va bene. Ma voglio fare il cavaliere anche io!"

Jacopo annuì, entusiasta. "Io faccio il dinosauro!"

Manuel annuì. "Va bene, allora. Tu sei il cavaliere che è stato preso dal dinosauro e io ti salvo!"

Simone mise su un broncio. "Perché? Ti salvo io!"

"Io sono più grande, riesco a salvarti meglio!"

"Ma io so salvare meglio di te!"

"Perché non fate a turno?" li interruppe Jacopo. "Io rubo una volta Mone e una volta Lele!"

Simone sbuffò un po', poi si cambiò un'occhiata rassegnata con Manuel e annuì. C'era qualcosa che non avrebbe fatto per suo fratello? "Va bene."

Fecero la conta e toccò a Simone essere rapito per primo, con grande delusione di quest'ultimo. Jacopo lo afferrò e lo fece nascondere dietro l'albero grande del giardino, che lui iniziò a pattugliare.

Simone sospirò un po' e si sedette a terra con le ginocchia al petto. Lui voleva combattere!

Alzò gli occhi al cielo mentre sentì chiaramente gli schiamazzi di Jaja e Manuel che combattevano.

"Basta" sentì Jacopo dire dopo un po', mentre forse fingeva di morire. "Mi hai battuto signor cavaliere."

Simone lasciò andare un sospiro sollevato: quella battaglia era sembrata infinita! Ora sarebbe finalmente toccato a lui combattere.

Manuel gli si parò davanti, con un sorriso vittorioso sul viso — i capelli tutti scompigliati e i vestiti sporchi d'erba. "Vieni con me, il dinosauro è sconfitto!"

Gli tese la mano per aiutarlo ad alzarsi e, quando Simone fu in piedi, abbassò la testa per fargli un baciamano.

Simone sentì le proprie guance diventare caldissime e un tiepido calore farsi spazio nello stomaco. Tenne lo sguardo basso, mentre il viso quasi gli andava a fuoco.

"Cavaliere, vieni con me. Andiamo a sconfiggere altri dinosauri insieme!" offrì Manuel, con voce fiera. Poi, a bassa voce: "Posso tenerti la mano?"

Continuando a guardare l'erba sotto di sé, Simone annuì e si lasciò trascinare verso Jaja, che nel frattempo si era ripreso.

Forse...

Ecco, forse Manuel non era poi così cattivo.

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nda per questo prompt avevo due idee, questa è la prima. Se riesco, pubblico stesso oggi la seconda, sennò doppio aggiornamento per domani <3

Spero questa vi sia piaciuta!

Senza starci troppo a ragionare || #simuelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora