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Grida.
L'uomo grida così forte che vorrei strapparmi le orecchie di dosso.

Il mio corpo è bollente e ha raggiunto la temperatura del Sole. Al posto del sangue, scorre la lava nelle mie vene.
Sono incandescente, sto bruciando, e potrei esplodere come un vulcano.

Guardo l'uomo dritto negli occhi, e lui urla, urla urla urla e urla fino a consumare e tagliare le sue corde vocali.
Il suo corpo è avvolto dalle fiamme, e i suoi occhi mi implorano, mi pregano di avere pietà, di salvarlo, di non farli del male e di lasciarlo andare.

Ma non posso. Non vorrei guardarti. Non voglio ucciderti. Ma non ho altra scelta, lo giuro.

L'uomo si dimena nelle sedia, strattonando le cinghie che lo tengono legato. Il suo corpo si contorce, e lui urla urla urla urla urla urla urla di dolore.

«Ti prego... smetti...» Urla di nuovo. «Smettila!!»
Le fiamme salgono lungo il suo corpo, fino a raggiungere il petto. Le fiamme si alzano, ed io vorrei scoppiare a piangere.
«Basta!! Brucia!!» Urla di dolore.
le fiamme raggiungono il suo petto, le braccia, le spalle, il collo, il volto e la testa.
Sta completamente bruciando.

Le sue urla sono più forti, più strazianti, che vorrei pure io mettermi ad urlare.

Il suo corpo sta bruciando, e lui improvvisamente smette di urlare. La sedia si ribalta, e lui cade a terra. Morto. Carbonizzato.
Il suo corpo non c'è più. È diventato cenere.

La temperatura del mio corpo scende di colpo, ed io crollo a terra in ginocchio, respirando affannosamente, e con gli occhi intrisi di lacrime.

Ho ucciso un'uomo.
Sono un mostro.
Un pericolo, un errore, un'anomalia, uno sbaglio.
L'ho ucciso.
Con il mio sguardo.
L'ho bruciato, fino a farlo diventare cenere.
È colpa mia, è tutta colpa mia.

«Fantastico, impressionante!» Esclama con un po' troppa enfasi la voce metallica.
«La potenza del tuo calore è unica, Signorina Heaven Glass! È singolare, ed estremamente affascinante!»

Affascinante? Impressionante? Unica? Singolare? "Dio, ho ucciso un'uomo!" Vorrei urlarli. Cosa c'è di spettacolare nel rendere cenere quello che una volta era una persona?

«L'energia, la potenza, la forza del suo calore hanno quasi mandato in tilt le nostre apparecchiature!»

Ho ucciso un'uomo. Sono un mostro. Sono le uniche cose che mi passano per la testa.
Di strabiliante non c'è proprio nulla.

Fisso le ceneri che sono rimaste, e più le guardo e più odio e disprezzo me stessa.
'Guarda cosa hai fatto. Guarda che cosa sei capace di fare. Guarda, guarda cosa hai combinato. Hai distrutto una vita. L'hai frantumata.' Sta urlando una voce dentro di me.

Sprofondo il viso nelle mie mani, e urlo, urlo perché altrimenti impazzisco veramente.
E piango. Piango tutte le lacrime che avrei voluto usare per spegnere il fuoco.

«Signorina, ha del grande potenziale. Il suo calore è un dono, nonostante sia accaduto solo per sbaglio.»

Non sto neanche ascoltando quello mi sta dicendo.
Non ci riesco.
Non qui, non in questa stanza davanti alle cenere dell'uomo, testimone delle mie stesse atrocità.

V̶o̶g̶l̶i̶o̶ u̶s̶c̶i̶r̶e̶. V̶o̶g̶l̶i̶o̶ u̶s̶c̶i̶r̶e̶. V̶o̶g̶l̶i̶o̶ u̶s̶c̶i̶r̶e̶. V̶o̶g̶l̶i̶o̶ u̶s̶c̶i̶r̶e̶.

«Heaven Glass, il test si è concluso.»
Due guardie entrano nella stanza, e mi afferrano per le braccia. Io mi lascio trascinare, come se fossi un peso morto.

𝑺𝑯𝑨𝑻𝑻𝑬(𝑹𝑬𝑫) -𝒾𝓃𝒻𝑒𝓇𝓃𝑜 𝑒 𝓅𝒶𝓇𝒶𝒹𝒾𝓈𝑜-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora