Un passo,
Due passi,
Tre passi,
Quattro passi...Tutto ciò che posso fare è contare i passi che sto facendo. Sono bendata, e per la prima volta in tutta la mia vita, vorrei strapparmela di dosso.
Hell mi sta trascinando lungo il corridoio, non so dove, e non so neanche il perché. Ha solo detto: 'sto seguendo un'ordine'
Un'ordine.
Sta solo facendo il suo lavoro.Improvvisamente ci fermiamo, e subito dopo mi trascina con forza in un corridoio a destra; ed io quasi non perdo l'equilibrio cadendo di faccia a terra.
Mi spinge contro un muro, e picchio la testa. Sto per lamentarmi, ma lui porta una mano sulla mia bocca. E con l'altra, mi solleva appena le benda, per permetterli di vedermi negli occhi.
Vorrei dirli: 'Non è giusto. Non è giusto che tu puoi vedermi negli occhi ed io no' vorrei mettermi a fare i capricci come una bambina, ma poi ricordo di avere la sua mano premuta sulle mie labbra, e il mio corpo inizia a surriscaldarsi fino a raggiungere mille gradi.«Non dire nulla e ascoltami. Abbiamo poco tempo.» Abbassa la mano, ed io torno a respirare.
«Stai per incontrare il comandante della stazione SDO02. Fai attenzione a quello che dici, e sta attenta, per favore.»
Lo guardo confusa. Sembra preoccupato, e lo sono automaticamente pure io.
Sto per incontrare il comandante?Hell sembra notare il misto di confusione e preoccupazione che sto provando, così aggiunge: «Ha detto che voleva solo parlarti»
«Parlarmi?» Spalanco gli occhi. «E perché?»
«Non me l'ha detto» fa una pausa, mi abbassa di nuovo la benda, e dice: «Dobbiamo andare ora.»
Mi afferra per il braccio, e mi tira di nuovo lungo il corridoio.
Il mio cervello vacilla nel caos, è un disastro di informazioni che non riesco a collegare. Ho trecento fili intrecciati, ed io non riesco a sbrogliarli.
Poi si ferma. Hell si ferma di camminare di colpo, e sento una guardia alzare il fucile, e dire: «Guardia FT04E, il comandante attende la signorina Heaven Glass nel suo ufficio. Per quale motivo viene dal corridoio sulla destra?»
Hell mi afferra il braccio con più forza, così forte da farmi male. Mi strattona, quasi che perdo di nuovo l'equilibrio.
«Stava cercando di scappare, ma adesso farà la brava»Mi si blocca il respiro.
Il mio cuore smette di battere.
Non so più respirare.Hell spinge la canna del fucile contro la mia testa, ed io vorrei sbriciolarmi a terra.
Vorrei diventare cenere.«Tienila d'occhio, e portala dal comandante.»
«Certamente.»
Riprende a camminare, trascinandomi di nuovo con forza per il braccio, e con il fucile premuto sempre contro la mia testa.
Io quasi non riesco a muovermi. Quasi cado a terra, quasi...
«Scusami» la sua voce è un sussurro. La sua presa di addolcisce, e il fucile si abbassa dalla mia testa.
«Ti ho fatto male?»«È okay, dovevi farlo» annuisco, e torno a respirare.
Hell fa quattro passi, tirandomi con se. Bussa due volte alla porta, e dice: «Comandante, la signorina Heaven Glass e qui.» Due passi indietro, tre secondi di silenzio, quattrocento i battiti del mio cuore, un rumore, la porta si apre, e una voce dice: «La faccia pure entrare.»
Hell molla la presa dal mio braccio, e mi spinge lungo l'entrata. Ed io, vorrei scappare, tornare indietro, e farmi tenere di nuovo da Hell. Voglio sentirmi al sicuro, voglio stare al suo fianco.
Altre due guardie mi afferrano per le braccia, la porta si richiude, - adesso sono sola - e mi accompagnano fino al centro della stanza. Poi mi mettono due mani sulle spalle, e mi spingono per farmi sedere. Si allontanano, e qualcuno inizia a parlare.
«Heaven Glass, è da tempo che aspetto questo momento. Mi dispiace che dovrai restare bendata, ma penso che tu possa capire. È solo una questione di sicurezza, tutto qua.»
La sua voce... la sua voce mi ricorda quella metallica.«Perché... voleva vedermi?» La mia voce invece assomiglia a un tremolio, così schiarisco la gola.
«Volevo discutere sulle sue straordinarie abilità. Inoltre, sono a conoscenza di un nuovo fatto che la riguarda»
Non respiro più.
È come se qualcuno mi stesse tenendo la testa bloccata sott'acqua, ed io non riesco più a respirare.
Nella mia testa scoppia una guerra, ed io non ho più la capacità di pensare lucidamente.Ha scoperto che Hell parla con me? Ha scoperto che non ho paura di lui? Ha scoperto che Kenjiro si è intrufolato nella mia stanza tramite i condotti? Sa che so qualcosa che non dovrei sapere?
«I suoi occhi...» Inizia a dire. E la guerra nella mia testa s'interrompe. Non c'è un vincitore, e nemmeno un perdente. È una parità.
«Mi è stato riferito, che sono in grado di cambiare colore. Nel database risulta che i suoi occhi sono di colore verde, eppure mi sono giunte voci che i suoi occhi, per alcuni istanti, sono diventati rossi.» Una pausa, «Mi dica, signorina Heaven Glass, è vero?»Oddio. Oddio. Oddio.
Come fa a saperlo? Chi gliela ha detto? Di chi sono quelle "voci"?«Non glielo so dire, comandante»
Una risata. «Come?» Si schiarisce la voce, «stiamo parlando dei suoi occhi, non mi sembrava una domanda difficile.»
«E come potrei sapere se i miei occhi cambiano colore, senza che possa vedermi allo specchio?» Uno, due, tre secondi, e poi continuo: «Nel database, non li risulta che se mi guardo allo specchio potrei romperlo e ferirmi con il mio stesso calore?»
Lui non risponde, rimane in silenzio, ed io vorrei mettermi a strillare. È difficile parlare con una persona, senza poterla neanche guardare negli occhi.
Non so come mi stia guardando, e che espressione abbia. Questo mi sta uccidendo.«Ha ragione, non posso darle torto. Ma immaginavo che le fosse stato riferito, dato che è stata una persona che conosce, a dirmelo.»
Il mio cuore smette di battere.
Kenjiro... Kenjiro ha veramente detto al comandante che i miei occhi possono cambiare colore? No. No, no, non può essere stato lui. Non il Kenjiro che ha rischiato di essere scoperto, solo per darmi qualche informazione su questo posto. Non lui, non lui, non lui non...
Vorrei mettermi a piangere, e una parte di me ringrazia che stia indossando la benda.
Così non può vedere quanto siano lucidi i miei occhi. Così non può vedere quanto sia debole.«È buffo, sa? Quando ha chiesto di vedermi non ci credevo neanche. Vi ho osservate a lungo, e pensavo foste amiche» Ride di nuovo, ed io sono un fiume pieno di lacrime.
Sono un calice colmo di lacrime, che potrebbe spaccarsi da un momento all'altro.
«Non ti aveva detto: 'puoi fidarti di me' o sbaglio?»
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𝑺𝑯𝑨𝑻𝑻𝑬(𝑹𝑬𝑫) -𝒾𝓃𝒻𝑒𝓇𝓃𝑜 𝑒 𝓅𝒶𝓇𝒶𝒹𝒾𝓈𝑜-
Science Fiction🔥🥀PRIMO VOLUME DELLA (RED) SERIES 🥀🔥 [COMPLETA. Pubblicata: 30/4/2024] «𝙄'𝙙 𝙡𝙚𝙩 𝙩𝙝𝙚 𝙬𝙤𝙧𝙡𝙙 𝙗𝙪𝙧𝙣, 𝙛𝙤𝙧 𝙮𝙤𝙪. 𝙄'𝙙 𝙡𝙚𝙩 𝙩𝙝𝙚 𝙬𝙤𝙧𝙡𝙙 𝙗𝙪𝙧𝙣 𝙛𝙤𝙧 𝙮𝙤𝙪, 𝙢𝙮 𝙡𝙤𝙫𝙚.» Una guardia, e una prigioniera. Lui la conosce...