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Mi volto di scatto nella direzione della voce.
Non so chi sia a parlare, ma a parte noi quattro, nella stanza ci sono ancora Yumi e Kenjiro. Questa è una voce maschile.

«Sai, è buffo che te ne stai qui a chiacchierare quando proprio ieri hai ucciso un uomo.»

Mi si congela il sangue nelle vene.
Non so più respirare, non mi ricordo come si fa.
Come si respira?

«Hai... ucciso un uomo?» Domanda una voce spaventata. Il mio cuore si sbriciola, è quella di Audrey.

S̶i̶. S̶o̶n̶o̶ u̶n̶ m̶o̶s̶t̶r̶o̶.
E̶c̶c̶o̶ q̶u̶e̶l̶l̶o̶ c̶h̶e̶ s̶o̶n̶o̶.
H̶o̶ u̶c̶c̶i̶s̶o̶ u̶n̶ u̶o̶m̶o̶ c̶o̶n̶ u̶n̶o̶ s̶g̶u̶a̶r̶d̶o̶.

"Non volevo, sono stata costretta" vorrei risponderli. Ma mi rendo conto di quanto sia penosa come scusa.

«Che c'è? Non rispondi?»

«Lasciala stare, Kenjiro» li fa Michael.

«Oh, avanti... voglio solo scambiare due chiacchiere con l'assassina del gruppo»
Lo sento avvicinarsi a me, e sedersi alla mia destra.
«Dimmi, cosa hai provato ad uccidere una persona?»

V̶o̶r̶r̶e̶ t̶o̶g̶l̶i̶e̶r̶m̶i̶ l̶a̶ b̶e̶n̶d̶a̶ g̶u̶a̶r̶d̶a̶r̶t̶i̶ n̶e̶g̶l̶i̶ o̶c̶c̶h̶i̶. C̶o̶s̶ì̶, m̶a̶g̶a̶r̶i̶, s̶a̶i̶ d̶i̶r̶m̶i̶ t̶u̶ c̶o̶s̶a̶ s̶i̶ p̶r̶o̶v̶a̶.

«Stai zitto.» È l'unica cosa che riesco a dire. Perché dirli Lasciami in pace. Torna al tuo tavolo. Voglio tornare a ridere. Non ricordarmi quello che sono. Vattene. Per favore...
Era un po' troppo.

«Allora parli, è già qualcosa» ridacchia, e giochicchia con il nodo della benda.
Mi irrigidisco.

«Sai, dicono che sei una ragazza bellissima» gioca ancora, «peccato che hai questo piccolo difetto di uccidere le persone con uno sguardo. Ma noi siamo immuni, giusto?»

Difetto. Ho un difetto.
Sono un'errore. Uno sbaglio. Un'anomalia.
Sono qualcosa che deve essere cancellato.

«Togliti la benda, Heaven.» La sua voce è un sussurro nel mio orecchio.

«Puoi scordartelo.»

«Avanti, oppure lo faccio io?» Gioca ancora con il nodo della mia benda, fino a che cerca di snodarlo. Porto la mano sopra la sua.

«Fermati.» La mia voce è quasi un tremolio.
È̶ l̶a̶ b̶e̶n̶d̶a̶ r̶e̶n̶d̶e̶r̶m̶i̶ d̶e̶b̶o̶l̶e̶.

«Avanti principessa killer, mostrami chi sei veramente.»

«Non hai paura di me? Sono un'assassina, l'hai detto tu stesso.»

«Non ho paura dei cattivi, sono gli eroi a spaventarmi»

Una fiamma si accende in me.
Chi altro mi avrebbe risposto così?

«Mostrami chi sei veramente. Per quanto ancora vuoi nasconderti dietro a quella benda? Avanti, Heaven. Non vuoi sentirti finalmente libera?»
Lo desidero più di ogni altra cosa.
Ma sono pericolosa, non posso liberarmi da ciò che protegge gli altri da me.

𝑺𝑯𝑨𝑻𝑻𝑬(𝑹𝑬𝑫) -𝒾𝓃𝒻𝑒𝓇𝓃𝑜 𝑒 𝓅𝒶𝓇𝒶𝒹𝒾𝓈𝑜-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora