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Mi sveglio sempre alla stessa ora.
Non so perché.

Mancano cinque minuti alla sveglia, e che accendano le luci. Ora è tutto buio.

Mi giro e rigiro tra le coperte, e porto le mani sulla testa. Certe volte mi chiedo come sia proprio possibile che non ricordi nulla.

Mi sono svegliata un'anno fa nel letto di questa c̶e̶l̶l̶a̶ stanza. Senza sapere niente di niente.
Non so chi siano i miei genitori, non so quale fosse la mia vita prima di ritrovarmi chiusa in questo buco, e non capisco come sia finita qui.

Chissà come erano i miei genitori. Devo averli avuti anch'io, no? Chissà se assomiglio a loro.
C̶h̶i̶s̶s̶à̶ s̶e̶ a̶n̶c̶h̶e̶ l̶o̶r̶o̶ p̶o̶t̶e̶v̶a̶n̶o̶ u̶c̶c̶i̶d̶e̶r̶e̶ l̶e̶ p̶e̶r̶s̶o̶n̶e̶ c̶o̶n̶ u̶n̶o̶ s̶g̶u̶a̶r̶d̶o̶.
C̶h̶i̶s̶s̶à̶ s̶e̶ a̶n̶c̶h̶e̶ l̶o̶r̶o̶ e̶r̶a̶n̶o̶ d̶e̶i̶ m̶o̶s̶t̶r̶i̶ c̶o̶m̶e̶ m̶e̶.

Chissà chissà chissà chissà chi...

Le luci si accendono.
La voce metallica dice di prepararci.

Mi alzo alla velocità della luce dal letto, e mi accuccio a terra. H ha lasciato in un'altra roccia il disegno di un'altro fiore.

Guardo questa piccola roccia come se fosse un lingotto d'oro. Per me è un miliardo di volte più preziosa. Sorrido come non ho mai sorriso prima.

Questa volta il fiore è fatto con un pallino al centro, ha dei petali intorno, che sono tipo ovali, e colorati di bianco.
Il fiore è così grazioso.

Poi guardo la scritta nell'angolino in basso a sinistra, e c'è scritto: Margherita -E

Sbarro gli occhi sorpresa.
Il fiore si chiama Margherita. Ma la "E"? L'ultima volta era una "H", quindi pensavo fosse l'iniziale del suo nome. Ma "E" cosa è? Forse è la seconda sillaba del suo nome? Che nome può iniziare con "He"? Mi viene in mente solo una risata maligna.

«Giorno, fiorellino»

Sento la sua voce e il mio cuore esplode.
Esplode in miliardi di pezzettini microscopici, per poi riassemblarsi e ricomporsi come calamite. Sento la sua voce, e la mia testa viene liberata da ogni pensiero.

Certe volte penso, penso penso penso e penso fino a farmi venire il mal di testa. Penso penso penso e penso cercando di ricordami qualsiasi cosa su me stessa, ma senza successo. Non ricordo nulla, se non il mio nome e la mia età.

"Mi chiamo Heaven e ho diciotto anni." Sono le uniche cose che saprei dire se qualcuno mi chiedesse di presentarmi.
Perché per il resto, non so nulla. Non so neanche quale sia il mio aspetto.

Certe volte vorrei mettermi ad urlare, e certe volte vorrei mettermi a piangere.
Altre invece, vorrei bruciare tutto.

Ma lui, la sua voce, è un qualcosa che non riesco neanche a immaginare. La sua voce è magica, perché spazza via dalla mia testa qualsiasi pensiero, proprio come il vento che scaccia via le nuvole.

Lui è una piacevole e calda brezza. Lui è una piccola luce in una stanza buia come la pece. Lui è come una stella cometa nell'universo. Lui è un tornado che mi travolge, ed io sono una semplice foglia che viene spazzata via.

Non so cosa cosa sto provando, non ho mai provato nulla di tutto ciò. Io odio le persone solitamente. Ma lui... lui è così diverso da tutti gli altri.

𝑺𝑯𝑨𝑻𝑻𝑬(𝑹𝑬𝑫) -𝒾𝓃𝒻𝑒𝓇𝓃𝑜 𝑒 𝓅𝒶𝓇𝒶𝒹𝒾𝓈𝑜-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora