51 ~ Dancing with Danger

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N.A. Per esigenze narrative i fatti del capitolo non riproducono la realtà, ma avevo voglia e bisogno di scrivere questa parte di storia.

Roberto Vecchioni, Alfa - Sogna ragazzo, sogna

Montecarlo, sabato 28 maggio 2023

Ogni persona al mondo ha i propri sogni. Per ognuno di noi i sogni sono qualcosa di diverso. Per alcuni un sogno è qualcosa di materiale, mentre per altri il sogno è astratto ed intangibile. Poi tra questi c'era Charles Leclerc per il quale, fin da quando era soltanto un bambino curioso che sulla punta dei piedi cercava di sporgersi dal terrazzo per scorgere le monoposto di Formula 1 sfrecciare lungo le viene del centro, il sogno aveva avuto l'odore della benzina ed il sapore del sudore e della fatica, risuonava come un rombo stridulo ma potente, appariva di colore rosso e mai avrebbe pensato che avrebbe potuto davvero toccarlo con mano.

Il sogno del Charles bambino era quello che in realtà avevano simile anche tanti altri bambini cresciuti nel Principato: vincere il Gran Premio di Monaco con la macchina rossa. Quella macchina che tutti guardavano più delle altre senza un motivo preciso. Quella macchina che aveva il profumo di un sogno e il colore dell'amore. Quella macchina che, anche quando non vinceva, risultava comunque più affascinante di tutte le altre. Tutti sognavano quella macchina. Tutti sognavano la Ferrari. Tutti volevano Essere Ferrari.

Charles, però, non è mai stato come tutti gli altri bambini, anzi in un modo o nell'altro finiva sempre per essere unico nel suo genere. Quel soleggiato sabato di fine maggio Leclerc continua ad essere l'eccezione che conferma la regola e mentre tutti i bambini di un passato lontano ormai cresciuti si preparano ad assistere alla gara dal terrazzo affacciato sul circuito come ogni maledettissimo anno; lui si differenzia da tutti come aveva sempre fatto. Lui quel giorno il suo sogno l'avrebbe sentito accarezzargli la pelle ed esattamente come faceva da ormai quattro anni poi sarebbe volato lontano da lui prima che potesse viverlo. Ogni anno viveva quel suo sogno in maniera più intensa di quello precedente perché ogni stagione passata senza un trionfo tra le vie del Principato rappresentava il suo più grande sogno che si frantumava al suolo senza possibilità di recupero.

Questo perché ciò che non tutti prendiamo in considerazione è che spesso i nostri più dolci sogni ci mettono ben poco a trasformarsi nei nostri più grandi incubi. Ed infatti, fin dalla sua prima gara tra le vie del Principato quel sogno aveva assunto le sembianze del peggiore dei traumi. Nulla era mai andato completamente liscio nei suoi weekend di gara monegaschi facendolo sempre finire, per un motivo o per un altro, ai piedi del podio con il naso all'insù ad invidiare chi invece quel podio l'aveva assaporato già molte volte.

Invidiava chi quel sogno in parte l'aveva raggiunto davvero. In particolare, invidiava Max, il suo rivale di sempre, che anche in quel campo era riuscito ad anticiparlo soffiandogli da sotto al naso l'anno precedente il podio. Invidiava coloro che vivevano quella gara in pace con se stessi a differenza sua che doveva ogni anno lottare contro ciò che amava: la sua Montecarlo. Straordinariamente bella. Brutalmente maledetta. Incontrollabilmente sfuggente. Estremamente sofistica. Esattamente come la donna della sua vita.

Montecarlo e Francesca. Francesca e Montecarlo

Un'equazione così perfetta da poter essere considerata un'identità. Due entità che rappresentavano i due più grandi sogni di Charles Leclerc ed al contempo i suoi più tormentati incubi. In cima a tutto ciò che amava ed a tutto ciò che odiava c'erano loro.

Quel sabato avrebbe potuto provare nuovamente la sensazione del suo sogno addosso, ma non poteva prevedere ciò che sarebbe successo di lì a poco più di 24 ore. Solitamente, nonostante sia maledetto per lui, il Principato ha sempre questa stranissima capacità di rilassarlo, anche se è invaso di persone letteralmente ovunque che gli creano uno stress inevitabile. Trova estremamente affasciante vivere quei giorni di follia in giro per quelle che sono le strade di casa sua e deve ammettere che quando lo fa si sente il re del luogo che quando passa fa girare tutti i presenti in estasi nel vederlo.

PREDESTINATI 2.0 - Damn Destiny {Charles Leclerc} {Max Verstappen}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora