PREDESTINATI 2.0 - Damn Destiny {Charles Leclerc} {Max Verstappen}

10 ~ Destiny

Angelina Mango – Ci pensiamo domani

Monaco, 4 dicembre 2022

Aver baciato Charles Leclerc e Max Verstappen a distanza di nemmeno 24 ore l'uno dall'altro aveva perseguitato Francesca Ferrari durante tutte le sue notti. Infatti, la bella mora dormiva male da giorni a causa dell'accaduto con i due piloti, non riuscendo a levarsi dalla mente il ricordo di quelle due serate impreviste e destabilizzanti.

Ancora una volta non era riuscita a resistere alla tentazione cadendo miseramente prima tra le braccia del monegasco e poi dell'olandese. La minima lucidità che le era rimasta in corpo le aveva permesso di non commettere un errore troppo grosso perché con entrambi non era andata fino in fondo fortunatamente.

Dopo quanto accaduto non aveva più avuto modo di sentire o vedere nessuno dei due ragazzi ed in fondo ciò non le dispiaceva affatto, anzi. Ciò nonostante, però, ogni volta che per un motivo o per un altro metteva piede fuori di casa, una vocina allarmata nella sua testa le ricordava che avrebbe potuto incontrarli da un momento all'altro per le strade intricate del Principato; anche perché Monaco non era una metropoli e sapeva per certo che entrambi erano lì.

Quel pomeriggio Francesca decide di andare a correre sul lungomare monegasco per staccare la testa dal lavoro e dai mille pensieri che quotidianamente doveva sostenere. Nonostante sia il 4 dicembre, il clima mite del luogo le permette di uscire con una tuta nera marchiata Ferrari con inserti rossi e gialli. Raccoglie i suoi lunghi capelli in una tiratissima coda alta ed indossa delle sneakers di marca abbinate all'outfit. Decide di limitarsi a portare con sé l'AppleWatch lasciando a casa il telefono ed ogni altro inutile oggetto.

Uscita da villa Ferrari la fresca aria del Principato le accarezza il viso con delicatezza facendole venire per un secondo i brividi. Così senza una meta precisa inizia a correre sul lungomare di Monaco liberando la mente da qualsiasi tipo di problema e semplicemente godendosi la meraviglia del mare della Costa Azzurra che si infrange infermabile sugli scogli alla sua sinistra.

Corre per diversi minuti ammirando innumerevoli luoghi di Monaco che hanno fatto da contorno a momenti molto significativi della sua vita. Era passata davanti allo Yacht Club in cui andava sempre a pranzo la domenica con suo padre e la sua defunta madre. Aveva visto il balcone della casa del suo primo fidanzatino da cui amava guardare il tramonto. Poi aveva notato il ristorante in cui aveva festeggiato il suo sedicesimo compleanno, che ricorda con una certa amarezza per come si era svolta la serata. Tutto di Montecarlo poteva ricordarle qualcosa nel bene e nel male, ed ora eccola lì a costruire nuovamente momenti degni di nota in quel luogo. Scegliere di tornare a vivere a Montecarlo dopo la morte di sua madre era stato difficile, ma necessario perché in nessun altro luogo si sentiva a casa come nel Principato. Suo padre non era della stessa idea; infatti, ormai lei viveva da sola nella grande villa di famiglia.

È completamente distratta dal guardare uno yacht molto simile a quello della sua famiglia, quando inciampa senza margine di rimedio nella radice di un albero planando sul terriccio rossastro nel giro di pochissimi istanti. Sente le ginocchia ed i palmi delle mani andare a fuoco, mentre alla caviglia destra sente un dolore accecante.

Solleva il busto da terra a fatica maledicendosi per la scelta di andare a correre e per la sua sbadataggine. Si guarda i palmi delle mani feriti e sanguinanti sentendosi un'idiota, poi sposta la sua attenzione all'ambiente circostante rendendosi conto che fortunatamente nessuno deve averla vista. Dunque, comprende di doversi rialzare quanto prima per evitare che qualcuno la veda in quello stato. Dolorante fa leva sulle mani per rimettersi in piedi, quando il peso del suo corpo preme sulla caviglia una fitta fortissima le fa uscire un grugnito di dolore. Realizza che con buona probabilità non riuscirà a tornare a casa sulle proprie gambe.