CAPITOLO OTTANTUNO

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GIULIA

Nel giro di cinque minuti Leo esce fuori dall'ospedale, salutando tutto l'ospedale

Medici, infermieri, portantini, pazienti, tutti

Tutti i braccialetti sono arrivati davanti l'ospedale

Partiremo con Leo per andare sull'isola di Nicola

Toni e Mela sono sulla moto

Tutti gli altri invece salgono sul pulmino, compresi la Lisandri e il dottor. Alfredi

Infondo è come se gli nascesse un nipotino

Vale si mette alla guida, vicino a lui si mette Leo

Dietro ci mettiamo io, la Lisandri e Alfredi

Dietro ancora Davide, Bella e Bobo

Poco prima di lasciare l'ospedale ci raggiungono Chicco, Margie e Flam, così c'è un cambio posti, altrimenti non ci entriamo tutti

Flam va davanti, in braccio a Leo

Chicco si mette davanti con la Lisandri e Alfredi

E dietro ci dobbiamo stringere e stare in 4

E giustamente a chi tocca fare tutto il viaggio in braccio a qualcuno? A me!

Sempre così va a finire

Però questo non è niente, ho fatto dei viaggi peggio quindi, mi accontento

"Sei tornata bambina che devi stare in braccio?" - mi chiede Davide ridendo

"Molto simpatico guarda" - dico in risposta

"Modestamente, lo so! Ogni volta che sto con Allegra lei ride sempre" - dice

"Si, chissà se ride perché sei simpatico o semplicemente scemo!" - dico facendo ridere tutti

Dopo un'ora, dato che abbiamo corso come pazzi, finalmente ci imbarchiamo sul traghetto

Scendiamo dal pulmino e saliamo su

Bobo suona la chitarra, accompagnato da Margie che suona l'organetto

"La pancia è scesa ragazzi!" - urla Leo mentre parla a telefono

"Tempo stimato?" - chiede poi a Bianca

La risposta? Ancora 50 minuti

Ce la possiamo fare ad arrivare lì in tempo

Appena chiude la chiamata ci abbracciamo tutti quanti

Arrivati sull'isola tutti rimangono incantati dalla bellezza

Leo li trascina nel pulmino e partiamo alla volta della casa sul faro

Se prima correvamo, ora stiamo sfrecciando

Arriviamo lì in un batter d'occhio e poi ci tocca fare un tratto a piedi per una strada tutta scoscesa

Giustamente, chi siamo noi per non correre?

Appena arriviamo davanti la casa sentiamo il pianto del bambino e così ci fermiamo tutti

Dopo i primi due minuti dove restiamo tutti fermi impalati prendo parola

"Leo! Che aspetti! Vai da loro dai!" - dico e così il ragazzo si sveglia dal momento di trans e corre nella casa

Noi invece lo seguiamo, ma rimaniamo fuori

"Vieni qua scema!" - mi dice Davide mentre aspettiamo abbracciandomi

"Vieni qua scema!" - mi dice Davide mentre aspettiamo abbracciandomi

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