<<Ti spaventi?>> mi disse lui raggiungendomi e prendendomi per un braccio.
<<Oh ti prego, non mi spavento affatto di te. Non voglio che tocchi il mio corpo. Non te lo permetterò. Chi credi di essere per prenderti la briga di decidere per me? Beh, avviso importante: non sei nessuno e non mi toccherai neanche con un dito, stampatelo in testa>> dissi tutto d'un fiato andando via.
DAVID
Era insopportabile. Mi faceva salire il sangue in testa e non sopportavo che mi parlasse con quella sfacciataggine e tantomeno che mi riempisse di schiaffi. Probabilmente qualsiasi ragazza lì dentro, avrebbe pagato per essere al suo posto, ma lei no.
Decisi di terminare il gioco bevendo la tequila dal collo di Stacy e andai dentro a smaltire il nervoso che mi aveva fatto venire quella specie di creatura. Passai il resto del pomeriggio a bere un po' e parlare con Matias del più e del meno, quando non era impegnato a limonare Bella. Mentre invece quella creatura irritabile era rimasta sotto il sole tutto il giorno.
Erano le 18 passate, così decisi di andare al bagno di sopra per cambiarmi, dato che tra un po' sarei dovuto andare a cena con mio padre e la nostra nuova famiglia. Insistetti per trovarci direttamente al ristorante sul lungo mare. La porta del bagno era semiaperta, così guardai dentro il bagno, per capire se fosse occupato e lì scorsi una figura femminile dai capelli rossi e ricci. Quei capelli rossi e ricci. Si stava cambiando, dato che Bella le aveva tirato un secchio d'acqua addosso.
Fece scivolare quel vestitino a terra come se fosse una modella. Vidi le sue gambe e tutto il suo corpo in intimo ed era qualcosa di sensazionale. Mi si seccò la gola. Cazzo. Fino a quel momento non si era tolta il vestitino e non avevo compreso il perché, dato che aveva delle gambe così belle, così vere. Non erano le solite gambe lunghe e magre, ma gambe che sapevano di qualcosa di vivo. Per non parlare delle curve che aveva, sembrava una montagna russa. Era in carne ed era bellissima così, sembrava un'opera d'arte e mi ricordava la Nike di Samotracia per quanto fosse incantevole. Lei non aveva bisogno di seguire la taglia perfetta, lei era già perfetta così. Tolse la parte sopra del suo costume verde a fiorellini e restò soltanto con il sotto. Era da togliere il fiato e il mio membro lì sotto era d'accordo con me. Si coprì con dei pantaloncini e con una maglietta che le stavano altrettanto bene, ma il mio pensiero andava sul fatto che fosse senza reggiseno quindi i suoi capezzoli sarebbero stati visti da tutti e la cosa mi provocava un bruciore allo stomaco che non compresi. Raccolse i capelli in un mezzo chignon lasciando gli altri capelli sciolti, si diede una guardata allo specchio e sistemò i suoi vestiti in uno zainetto. Decisi che era arrivato il momento di smetterla di sbavare in quel modo, anche perché lei non mi aveva dato il permesso di farlo, così mi misi di fronte la porta ad aspettare che la principessa uscisse.
MARIA
Mannaggia a Bella e ai suoi scherzi. Menomale che avevo portato il cambio.
Appena finito di cambiarmi andai verso la porta e aprendola del tutto, vidi la figura di Alex appoggiato al muro, mi mancò il respiro. Mi guardò attentamente scrutando ogni centimetro della mia pelle nuda.<<Carino il costume con i fiorellini>> disse lui ammiccando un sorriso.
<<Mi hai spiato?>> dissi io con disappunto, mentre i miei complessi vennero a galla. Quanto aveva visto del mio corpo nudo? Le smagliature? La carne in più?
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Contro ogni fottuto pronostico.
RomanceMaria: ''Non mi piaceva, non mi sarebbe mai piaciuto, era solo una palla al piede con cui avrei dovuto condividere la casa '' David: ''Non mi piaceva, non volevo neanche provarci, non era il mio tipo e non lo sarebbe mai stata. Era piuttosto una gra...