Uno squillo. Due squilli.
<<Pronto Maria? È successo qualcosa?>> chiese lui dall'altro lato del telefono.
<<Lo sapevi?>> gli chiesi, senza neanche salutarlo.
<<Di che parli?>> mi chiese inconsapevole della situazione.
<<E' tornato.>> gli dissi con un nodo alla gola, ancora incredula.
<<Cosa? È tornato? Sarebbe dovuto tornare la settimana prossima>> mi disse lui.
<<Matias, io...non lo so. È tornato> gli dissi io, con la testa che girava.
<<Dove l'hai visto?>> mi chiese. <<Lui, è entrato nella biblioteca della signora Charlotte. Mi ha parlato...ha farneticato qualcosa sulle noccioline. Io...non lo so Matías...sono nel panico.>> gli dissi tutto d'un fiato.
<<Okay, calmati. Cerca di respirare un momento. Dove sei?>> mi chiese.
Mi guardai intorno e solo allora capii di essere al Fifty. Maledizione. Avevo guidato senza una meta precisa e il mio subconscio mi aveva condotta lì...
<<Maria? Ci sei?>> mi chiese Matias.
<<Si, si...ci sono... Sono al Fifty>> gli risposi.
<<Okay, pensi di farcela a venire a casa mia? O vengo a prenderti?>> mi chiese.
<<Si, penso di farcela...>> gli risposi, cercando di mantenere la calma, nonostante la situazione. Un suono dall'altro lato del telefono mi fece storcere il naso; un campanello.
<<Maria...>> mi chiamò Matías.
<<Dimmi...>> gli risposi.
<<Credo sia qui...>> mi disse lui.
<<Okay, senti. Fai finta di non avermi sentito. Andrò da qualche parte. Vado da Bella. Tu stai tranquillo>> cercai a tranquillizzarlo.
<<Va bene, sta attenta e mandami un messaggio. >> mi disse lui prima di chiudere la chiamata.
Guardai per l'ultima volta il Fifty e pensai che nonostante tutto, in quel locale ci avevo passato una delle sere più strane della mia vita insieme a David. Prima di mettere in moto però, la suoneria di un nuovo messaggio fece capolinea nel mio cellulare.
Mamma: a cena cerca di essere a casa. È tornato David e non si discute.
Porcaputtana.
Mi precipitai a casa di Bella e solo quando lei aprii la porta stropicciandosi gli occhi, io capii che stesse dormendo.
<<Tesoro tutto bene?>> Mi chiese vedendo probabilmente la mia faccia sconvolta.
<<È tornato. È piombato dentro la biblioteca della signora Charlotte, durante la pausa pranzo. Ha spostato la sedia e si è seduto di fronte a me, dicendo qualcosa su quelle stupide noccioline.>> entrai in casa sbraitando e finì per buttarmi sul divano, seguita da Bella.
<<Okay, stiamo calme. È tornato e quindi?>> mi chiese lei.
<<Bella, ma come ''e quindi?'' Io come faccio? È tornato. Hai presente David, lo stesso grandissimo stronzo che mi ha lasciata in asso il giorno dopo avermi scopata? Ecco lui. Senti, ti prego, devi darmi una sistemazione dove stare per adesso, ti prego. Dividiamo la stanza come quando eravamo bambine dai.>> arrivai a supplicarla.
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Contro ogni fottuto pronostico.
RomantizmMaria: ''Non mi piaceva, non mi sarebbe mai piaciuto, era solo una palla al piede con cui avrei dovuto condividere la casa '' David: ''Non mi piaceva, non volevo neanche provarci, non era il mio tipo e non lo sarebbe mai stata. Era piuttosto una gra...