Capitolo 9

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<<NON DOVEVI TOCCARMI. NON TE L'HO CHIESTO E PERCHE SEI RIMASTO A DORMIRE CON ME?>> gli sbraitai addosso. 

<<Eri ubriaca. Appena siamo arrivati ti sei buttata in piscina nuda, ti ho solo riportat...->>.

<<MI HAI VISTA NUDA SENZA CHE IO TI DESSI IL PERMESSO. >> gli dissi io, interrompendo la sua spiegazione. Tirò un sospiro quasi spazientito. 

<<Senti. Ti ho solo messa a letto dopo una sbronza>> disse, come se fosse la cosa più normale del mondo. 

<<No. Perché hai anche dormito con me. Si può sapere perché diamine hai dormito con me?>> gli chiesi, ancora più inviperita di prima.

 <<Non lo ricordi?>> mi chiese lui, intrappolandomi gli avambracci. 

<<Lasciami! No che non me lo ricordo.>> gli ordinai.

 <<Mi hai chiesto tu di restare>> disse lui abbassando lo sguardo su come ero vestita. Avevo soltanto il pareo addosso che non copriva chissà quanto. 

<<Che cosa? Impossibile>> dissi io. 

<<E invece è così, non sarei rimasto a dormire con te. Sei davvero fastidiosa quando dormi>> disse lui con aria schifata.

 <<Ma sentilo... Tu forse non hai capito che non dovevi neanche provare a sfiorarmi>> dico io a qualche centimetro dal suo volto. Lui guardò le mie labbra e così mi allontanai un po', restando sempre a cavalcioni su di lui.

<<Non è successo niente?>> gli chiesi, stavolta con un tono preoccupato e con una paura enorme nel sentire la risposta. Lui mi rivolse uno sguardo sorpreso nel sentirmi udire quella frase e poi fece il suo stupido ghigno. 

<<Tu pensi sul serio, io ti abbia scopata mentre eri ubriaca fradicia?>> disse lui corrugando la fronte. Io abbassai lo sguardo. 

<<Senti, se ti avessi anche solo sfiorata, l'avresti sentito, fidati, sono uno che tende a lasciare i segni quando faccio sesso>> disse lui che stava ancora sotto di me. 

<<Mi fai schifo>> gli sputai addosso. 

<<Sei comunque seduta a cavalcioni sul mio cazzo. Sei sicura che io ti faccia così tanto schifo?>> disse lui mordendosi il labbro e avvicinandosi di più alla mia faccia. Io mi scansai ma ero ancora a cavalcioni su di lui quando la porta si aprì, rivelando la figura di una ragazza bionda, anzi biondissima, in biancheria intima.

 <<Oh cazzo>> sibilò lui tra i denti. 

<<David...>> disse la ragazza guardando me a cavalcioni su questo individuo. 

Che cazzo stava succedendo lì dentro?

Ricollegai un attimo i dettagli. Lui era a petto nudo sotto di me, con soltanto i pantaloni di una tuta. Le lenzuola erano aggrovigliate all'angolo della stanza e lì, un po' più distante vi era un vestito rosso fuoco con dei tacchi accanto che probabilmente erano della tizia che stava sulla soglia della porta, ad osservarmi come se mi stesse mangiando viva. Quei due avevano scopato lì dentro e io in quel momento ero sopra il ragazzo con cui questa tipa lo ha fatto. Mi staccai immediatamente da David e scesi giù dal letto con un balzo.

 <<Non è come sembra>> dissi anche se poteva sembrare una frase stupida

. <<David, mi spieghi?>> chiese lei fulminando me e lui. 

 <<È stato un piacere, ciao>> dissi, dileguandomi da quella situazione una volta per tutte. Mio dio, che imbarazzo.

Entrai nella mia stanza e mi buttai di peso morto sul letto. 

Contro ogni fottuto pronostico.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora