Arrivai davanti la sua porta e bussai. Me ne pentii subito... mi aveva appena aperto coperta con solo un asciugamano addosso e io restai a bocca aperta. Bellissima. La guardai. Tutta. Per l'ennesima volta. E per l'ennesima volta la divorai con lo sguardo, mentre arrossiva.
Mi schiarii la voce e decisi di riprendermi da quel momento in cui la mia mente aveva immaginato almeno dieci modi di toglierle quel misero asciugamano che l'avvolgeva divinamente.
<<Hai scordato qualcosa?>> mi chiese lei ancora imbarazzata.
<<Si, sinceramente si.>> le dissi, prima di chiudermi la porta alle spalle per avere finalmente il mio bacio mattutino. In realtà la stavo proprio divorando e il sapore della sua bocca era semplicemente magnifico. Invertii i ruoli e adesso era spalmata tra me e la porta.
<<David...>> disse con fiato corto interrompendo il bacio.
<<Cherry, se non vuoi finire in guai seri, la prossima volta non aprirmi in queste condizioni.>> la avvertii.
<<Altrimenti?>>
<<Altrimenti non vedrò l'ora di scoparti in tutte le posizioni>> le risposi sfrontato.
Lei strabuzzò gli occhi scioccata e io le diedi un ultimo bacio per rassicurarla. Sentire le sue curve morbide tra le mie mani era una cosa che mi faceva impazzire.
<<Tranquilla, per adesso volevo soltanto il mio bacio del buongiorno.>> le dissi facendole l'occhiolino.
<<Idiota, esci di qui>> disse lei trattenendo una risata. <<Ti lascio io all'università.>> la avvertii.
<<Dovrei prendere Bella, ieri ser-
<<È con Matías, li ho lasciati a casa sua ieri.>> la rassicurai.
<<Hanno fatto pace?>> chiese speranzosa.
<<Lo spero per loro>> dissi scrollando le spalle
<<Devi mettere un cerotto su quel taglio, vieni qui>> disse portandomi in bagno
Mi attaccò il cerotto sul sopracciglio, mentre era in punta di piedi e io ne approfittai per godermi il panorama delle sue tette avvolte ancora dall'asciugamano.
<<Fatto>> disse fiera.
Era questo che mi mandava fuori di testa: lei si prendeva cura di me.
<<Grazie>> dissi con tono imbarazzato. Lei rispose facendo un sorriso timido e mi diede un bacio sulla guancia.
Corrugai la fronte.
<<Non voglio un bacio sulla guancia>> protestai. <<Oggi avrai solo quelli...>> mi rispose con tono canzonatorio. <<Perché?>> chiesi
<<Perché non posso baciarti davanti a tutti all'università o, peggio ancora, davanti ai nostri genitori>>
<<Ti vergogni di me?>> le chiesi con un nodo alla gola che non mi apparteneva.
<<Ma come ti viene in mente, David? Certo che no.>> mi tranquillizzò lei.
Presi un sospiro e la guardai, ancora avvolta in quell'asciugamano.
<<Va bene, ci vediamo di sotto cherry.>> le dissi, dandole un bacio sulla fronte, per poi uscire dalla sua camera. Ecco, avevo dimenticato di dirle della partita. Decisi che glielo avrei chiesto più tardi perciò scesi di sotto a fare colazione. Salutai tutti e mi misi a sedere, sotto lo sguardo attento di mio padre che mi guardava in malo modo per il livido e per il cerotto sul sopracciglio.
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Contro ogni fottuto pronostico.
RomanceMaria: ''Non mi piaceva, non mi sarebbe mai piaciuto, era solo una palla al piede con cui avrei dovuto condividere la casa '' David: ''Non mi piaceva, non volevo neanche provarci, non era il mio tipo e non lo sarebbe mai stata. Era piuttosto una gra...