Capitolo 6

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Mattheo Pov's.

Andai di corsa nella sua stanza.

Non so cosa mi spinge ad andare da lei, visto che la conosco anche da poco tempo, ma il rapporto che ho con sua sorella penso che ci sta facendo avvicinare.

Entrai lentamente in camera, e quando non vidi nessuno supposi che non fosse qui, ma un rumore nel bagno mi fece fermare di scatto.

Il mio sguardo era fisso sulla porta bianca del bagno, e senza alcuna esitazione spinsi la maniglia ed entrai.

Non m'importava vederla nuda, o robe simili a cui servono la Privacy.
Devo parlarle.

Era seduta sul bordo della vasca da bagno, e con lo sguardo fisso a terra stava piangendo.

alzó lo guardo su di me, e quando vide chi ero si alzó di scatto, passandosi il dorso della mano negli occhi.

<<Cosa ci fai qui!?>> sbottó.

Ora che la osservavo meglio, aveva un pantaloncino abbastanza corto che fece vedere tutte le prove, e una canottiera che non copriva nulla.

Aveva le gambe piene.

<<Vattene!>> mi disse, cercando di coprirsi le gambe.

Chiusi la porta, facendo l'esatto opposto di ció che mi aveva chiesto.

<<Stellina...>> non sapevo cos'altro dire.

Si inginocció a terra, mettendosi le mani in faccia.

<<Non devi guardarmi in queste condizioni.>> parló infastidita.

Mi accucciai al suo livello prendendole le mani, costringendola a guardarmi.

<<E tu non devi farlo.>> mi guardó di scatto.

La presi in braccio, portandola in camera, e quando la adagiai sul letto sussultó.

La guardai confuso, e di scatto la feci mettere in piedi girandola.

Anche dietro...

Scappó dalla mia presa, andando a prendere un pantalone piú lungo, e lo mise da sopra i pataloncini, mettendo nella tasca poi la causa di tutto quello che aveva nelle gambe.

<<Perchè?>>

<<Cosa perchè?>> mi chiese.

<<Perchè lo fai?>>

Silenzio.

<<Non sono cose che ti riguardano. e sopratutto cosa ci fai qui? mi stavi spiando? ora lo andrai dire in giro?>> si alteró.

La misi di spalle al muro.
<<No, niente di tutto ció. so cosa ti spinge a farlo, e credimi se ti dico che gliela farei pagare.>> ammisi.

Sgranó gli occhi.
<<Come hai fatto a saperlo?! hai fatto ricerche su di me!? te la detto Margaret?! quella stronza..>> fece per sorpassarmi, ma la afferrai dal bacino, spingendola sul letto a sedersi.

<<Non dare la colpa a lei. non c'entra. è solo una bambina.>> le dissi serio.

<<Sei uno stronzo! perchè ti interessa cosí tanto di ció che faccio? mi odi, come io odio te. mi conosci da pochissime settimane, che vuoi!?>>

<<Non lo so. ma so solo che se si tratta di te non riesco a farmi i cazzi miei.>> ammisi.

Mi fissó, e io feci lo stesso.

<<So che dirti di non farlo piú non è di aiuto, ma se con le parole non lo capirai dovró passare con i fatti.>>

<<È una minaccia?>>

Endlessly 1 || Mattheo Riddle.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora