Capitolo 30

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Per ognuno di noi, ha un modo diverso di vedere il mondo.

C'é chi lo vede a colori, chi lo vede in bianco e nero, chi vede il mondo solo una prigione nel quale é obbligato a vivere.

Per molti, vivere é diventata una sfida, che ogni giorno che passa sembra di star perdendo.

Viviamo in un mondo in cui la gente ha smesso di cercare, di ridere e sorridere veramente.

Ogni angolo che giriamo, vediamo sempre più persone di merda, che non fanno altro che fare schifo.

Non ci sono quasi più la gente di un tempo, che dimostravano il valore e la bellezza che il nostro pianeta ci offre.

<<Sono d'accordo con te.>> mi sussurrò una voce alle mie spalle.

Sussultai, sentendo che l'infarto mi abbia sfiorarara.

<<Sei scemo? Cosí all'improvviso?>>

Rise.
<<Scusami tanti, non volevo spaventare la mia dolce Stellina.>> mi circondò il busto con un braccio, infilando la sua lingua nella mia bocca.

Era dolce e appassionate. Quasi quasi sembrava che avesse paura di rompermi.

<<Smettila di leggermi la mente tu.>> dissi staccandomi per un momento, facendo scatenare in lui una risata.

<<Come vuoi.>> riprese a baciarmi.

<<Eww, sto per vomitare miele.>> commentò una voce che conoscevo ormai troppo bene.

Mi girai, e vidi Lucas intendo a coprirsi gli occhi.

<<Zitto, che tu e Elizabeth vi sentite dal lago nero.>> commentai, facendolo sbuffare.

<<E che voi ragazze urlate per tutto.>>

Gli diedi un colpo forte sul braccio

<<Ei! É la veritá.>>

<<Posso picchiarlo?>> chiesi a Mattheo, io quale si stava godendo la scena.

<<Se picchiarlo significa ammazzarlo allora fai pure, tesoro.>> ghignò.

<<Ei ei ei, ferma peste.>> disse, quando vide che gli stavo andando incontro.

<<Sono qui per un'altra cosa, non volevo disturbare i fidanzatini.>>

<<Che vuoi?>> incrociati le braccia al petto.

Il suo sguardó divenne all'improvviso serio e cupo.
<<Mattheo devi stare accanto a Luna il più possibile, soprattutto quando esce.>>

Mattheo scattò.
<<Cosa succede?>>

<<Venite.>>

___

Con la bocca aperta, fissai la camera di noi ragazze, e dalla parte del mio letto c'era un casino, provate ad immaginare.

Sopra alla tastiera del letto, c'era scritto una cosa di nero.

"Aspetterò solo che tu dorma, e rivendicherò tuo padre."

Rabbrividii, leggendo la cattiveria davanti a me.

Sono sicura é Marcus.
Quel bastardo.

<<Mattheo dove vai?>> lo richiamò Lucas.

Insieme, iniziammo a correre verso Mattheo, ma non fecimo in tempo ad arrivare, che vidi Mattheo afferrare da dietro Marcus facendoli sbattere la testa contro l'armadietto che era nel corridoio.

Endlessly 1 || Mattheo Riddle.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora