Capitolo 27

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Mattheo Pov's.

É passata circa una settimana da quando tutto sembrò ritornare alla normalità.

Luna ha sempre gli incubi, ma comunque cerco sempre di farle mantenere la calma e di farla soprattutto stare bene.

Sta migliorando davvero tanto, e di questo ne sono così fiero.

É una ragazza molto dura e testarda.
Tenta sempre di fare tutto da sola, non contando sull'aiuto di nessuno, cerca sempre di cavarsela per i fatti suoi.

Certo, é ammirevole, ma anche i più duri hanno bisogno di aiuto, perché funziona così.
Non puoi pretendere di fare tutto da sola, o da solo, é impossibile.

Per non parlare dei compiti che i professori ci stanno assegnando.

Siamo a novembre, e le verifiche non fanno altro che aumentare.

Sono più di tre giorni che vedo Luna strana.
Sempre stanca e distratta.
Vi rendete conto che a colazione ha messo lo zucchero nel latte?

É stata così distratta, dal far cadere le sue fette biscottate con la marmellata.

É sempre rinchiusa in camera per conto suo, e se cerchi di farla uscire ti urla contro.

Abbiamo discusso come non so cosa ultimamente, e infatti sono qui con in mano una scatola di cioccolatini, e dei tulipani bianchi, in segno di perdono.

Non bussai nemmeno alla sua porta della camera quando arrivai, entrai e basta, e ciò che vidi mi fece storcere il naso.

Una confusione mai vista mi apparí davanti, per non parlare bottigliette di cappuccino e caffè a terra.

Sulla scrivania c'era la figura di Luna con la testa china sui libri, probabilmente addormentata.

Appoggiai i miei regali sul letto completamente sfasciato, e osservando un po' in giro decisi di chiamarla.

<<Luna.>> una volta.

<<Luna, stai bene?>> chiesi, richiamandola una seconda volta.

La luce era spenta e le tende coprivano la lieve luce del sole, così decisi di aprire tutto, e infatti i raggi del sole arrivarono dritti in faccia alla mia Stellina.

Mugolò infastidita, aprendo quei due oceani, e guardandosi in giro confusa si alzò a sedere.

Guando mi vide, aprí di scatto gli occhi, alzandosi velocemente.

<<Cazzo...scusa non ti avevo sentito entrare.>> disse con voce da drogata.

Ma che ha fatto?

<<Ti senti bene?>> chiesi incerto.

<<Sto da dio. Non vedi?>> chiese tremando lievemente, poi ritornò sui vari fogli e libri davanti a lei.

La vidi leggermente dimagrita, e ovviamente il dubbio che non mangiasse bene non poté fare a meno di venire nella mia testa.

Aveva la gamba che non smetteva di muoversi.

Stava bevendo un qualcosa da un bicchiere, e osservando meglio, e dall'odore, capii che era caffè.

Mordeva le unghie in ansia, e non smetteva di alternare lo sguardo da un libro all'altro.

Si sta autodistruggendo cazzo. E non se ne rende nemmeno conto.

<<Tu non ti prepari per le verifiche? Da noi in settimana abbiamo quattro verifiche al giorno. Devi prepararti.>> disse.

Endlessly 1 || Mattheo Riddle.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora