Mi svegliai a causa di qualcuno che mi stava riempiendo di baci ovunque.
Le soffici labbra inconfondibili mi stavano facendo capire di essere ormai a casa.
<<Stellina, so che sei sveglia. Apri gli occhi su.>> mi sussurrò la sua roca voce.
Aprii gli occhi, e quando incontrai i suoi scuri come la notte, sorrisi spontaneamente.
<<Come ti senti, bimba?>> mi chiese, appoggiando il mento nell'incavo del mio collo, iniziando a tempestare quest'ultimo di baci.
<<Meglio grazie. Mi dispiace per questa notte non volevo infastidirti.>> mi scusai, mentre gli accarezzavo la nuca..
Si alzò reggendosi sulle braccia, e mi guardò contrario.
<<Non devi scusarti, Stellina, ma sono io a doverti chiedere scusa. Sono un coglione. Ti ho trattata male, e mi pento di tutte le cattiverie che ti ho detto.>> mi disse sincero.
Gli feci una carezza sulla guancia, e lo vidi fissarmi le labbra avvicinandosi lentamente ad esse.
<<Posso?>> chiese, facendomi capire che voleva baciarmi.
É il primo a chiedermi il permesso.
<<Tu puoi tutto.>> sussurrai, e mi sorrise tuffandosi sulle mie labbra.
Mi mancava sentirlo.
___
<<Sei pronta, Stellina?>> mi chiese affacciandosi nel bagno per vedere a che punto fossi.
Ma quando mi vide chinata che mi reggevo la mia parte femminile corse venendo verso la mia direzione.
<<Fa ancora male?>> mi chiese.
<<Cazzo, si.>> gemetti di dolore.
Mi prese in braccio portandomi in camera, e delicatamente mi fece stendere sul letto.
Aprii un cassetto tirando fuori una crema, e vedendo il mio sguardo confuso mi inizió a spiegare.
<<Questa crema é adatta per le tue ferite, piccola. Vuoi mettertela tu o te la metto io?>> arrossii all'improvviso, ricordandomi che mi ha giá vista esposta.
Dio che imbarazzo.
<<E-é uguale. Non é la prima volta per te.>>
Ridacchió osservando le mie guance rosse.
<<Ti posso togliere i pantaloni o vuoi fare tu?>> chiese, e vedendo la mia approvazione mi calò delicatamente i pantaloni.
Il suo sguardo si rabbuiò, osservando sia i segni che mi lasciarono quei tre bastardi, che dell'accendino.
<<Vedi questi?>> indicò quelli dell'accendino, e annuii alla sua domanda non capendo dove volesse arrivare.
<<Non voglio più vederli sul tuo corpo. Chiaro?>> mi ordinò duramente.
Tremai leggermente dal timore che mi fece in quel momento la sua voce.
<<Si..scusa.>> mi scusai subito, e vedendo la mia reazione mi baciò dolcemente la fronte, sospirando.<<Sono un coglione scusami bimba, non dovevo parlarti così. Ma non sopporto vedere tutti questi segni sul tuo corpo..>> ammise tristemente.
<<Non lo farò più scusa.>> dissi nuovamente.
<<Tesoro, non devi chiedermi scusa ok? Hai i tuoi motivi per farlo, ma vorrei che mi parlassi di ciò che ti tormenta piuttosto che tenerti tutto dentro e arrivare a questo. Va bene?>> parlò mentre lo sentii spostarmi le mutandine.
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Endlessly 1 || Mattheo Riddle.
FantasyLuna Miller, é una ragazza che é sempre stata quel tipo di persona che tiene tutte le sofferenze per se, non facendo capire a nessuno ció che provava. Mostra sempre quel sorriso che convice tutti che lei stesse bene, quando in realtà é l'esatto cont...