«Jules!», strillo, aprendo la porta di casa.
«Uh, che bello, il mio caffè!», mi viene incontro entusiasta, ignorando il mio evidente stato di agitazione.
«Jules, devo presentarti Sam», dichiaro categorica, sbattendo sul tavolo della cucina la tazza da asporto.
«Perché?», domanda la mia amica, confusa.
«Perché così tu piacerai a lui, lui piacerà a te ed io sarò salva», confesso tutto d'un fiato mentre gironzolo per la stanza con l'aria affaccendata.
«Tessa, che problema hai?», mi chiede, divertita.
«Sto cercando di schivare un proiettile», chiarisco. «Ti prego, Jules!», la imploro. «Giuro che è stupendo, non ti sto tirando un bidone! Ho solo bisogno che spezzi questa specie di chimica che credo si stia innescando tra noi due. E dal canto mio, una volta che ti sarai perdutamente innamorata di lui per me sarà off-limits, in virtù del patto tra sorelle. Fatto. Problema risolto. Magari vivrete per sempre felici e contenti», azzardo.
«E perché non vuoi vivere tu felice e contenta?», mi stuzzica, sorseggiando il suo caffè.
«Ma sei impazzita?!», tuono come se mi avesse appena proposto un piercing vaginale. «Io sto bene come sto. Non ho nessuna intenzione di rovinare il mio perfetto equilibrio mettendo ancora in gioco il mio povero cuore», ribatto convinta.
«Allora diglielo», suggerisce lei, alzando una spalla per sminuire la mia inquietudine.
«Non c'è niente da dire!», esclamo esasperata. «Non ci ha mica provato! È che, se dovesse farlo, dubito di potergli resistere... e non posso neanche escludere di saltargli addosso prima io», ammetto scoraggiata, sedendomi di fronte a lei.
«Un giro in giostra non ti ucciderà, tesoro», sghignazza con nonchalance.
Scaccio con determinazione l'immagine del mio corpo nudo avvinghiato a Sam.
«Bisogna che la cosa si chiuda da sola e in fretta», taglio corto a quel punto. «Dammi una mano! Conosci già mezza Greywood, uno in più che differenza potrà mai fare? E credimi, ti sto facendo il regalo di Natale in anticipo!», le assicuro seria e poco convinta delle mie stesse intenzioni.
«Tu sei pazza. E poi io ho già Mark!», mi ricorda.
«Ma chi se ne frega di Mark! Sappiamo entrambe che tra un paio di settimane ti sarai già stancata di lui; prima ancora se ti presento Sam, puoi starne certa», concludo con l'aria afflitta di chi sta per regalare un biglietto vincente della lotteria.
«Sei una stronza tentatrice», mi punta il dito contro con aria complice. «Però mi hai incuriosita... Che sarà mai per averti fatto perdere il lume della ragione?», riflette intrigata. «Ma gli darò solo un'occhiatina, Tess», mi avverte. «Sto con Mark. Non sabotare le mie meravigliose storie d'amore», mi rimprovera sghignazzando.
«Sono dei cortometraggi, Jules...», le faccio notare ridendo.
Decidiamo di passare la domenica pomeriggio al centro commerciale fuori città, così da rimediare al mio fallito tentativo di shopping dello scorso mercoledì. Con lei sarà di sicuro più divertente. E molto più dispendioso. Ma ne ho un gran bisogno.
Dopo aver comprato abiti che non mi servono e scarpe che non metterò mai, entriamo in un negozio di articoli per la casa, perché ci servono delle tovaglie nuove.
C'è di tutto, dalla biancheria agli elettrodomestici, cose utili ed altre meno. Come sempre Jules si dirige verso lo scaffale degli accessori più bizzarri che mente umana possa aver concepito, pieno di quegli aggeggi che ci metti venti minuti a immaginare a cosa servano e altri quaranta a farli funzionare. Entrare qui assieme a lei è come entrare con una bambina dentro un negozio di giocattoli: con espressione sognante passa in rassegna le cose più ridicole, che pretende poi di acquistare in quanto "originali e utilissime". L'ultima volta ha insistito per comprare uno sbuccia-ananas – o, meglio, uno svuota-ananas: un arnese a vite che, dall'interno del frutto, lo scava fino a privarlo della spessa e dura scorza. Utile, se mangiassimo ananas; ma era il periodo della dieta disintossicante e aveva sentito dire che quel frutto è un brucia grassi, depura l'organismo e aiuta a mantenere il ventre piatto. L'abbiamo usato una volta, poi ha optato per le scatolette di ananas pulito, affettato e conservato nel suo succo.
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Come hai detto che ti chiami?
ChickLitCom'è possibile tener fede ai buoni propositi quando un'irresistibile tentazione bussa alla tua porta? Tessa aveva giurato di stare alla larga dagli uomini, ma, complici la sua innata spontaneità e una buona dose di ormoni ribelli, non può proprio e...