Antonio Caruso aveva appena finito di mungere il latte per la colazione del principe. La famiglia Caruso aveva lavorato per la famiglia Ventimiglia da molte generazioni nel corso dei secoli. Un profondo affetto, dovuto alla giovinezza passata insieme, legava Antonio al principe Luigi, che lo ricambiava a sua volta poiché lo trattava come un amico e un confidente.
Si era sposato all'età di diciotto anni e, anche allora, il giovane principe l'aveva appoggiato, accogliendo al castello sua moglie Matilde, che aveva assunto come cuoca, e, una volta cresciute le sue due figlie, Carmela e Susanna, le aveva nominate cameriere personali della principessina Teresa.
Doveva molto a quella famiglia e avrebbe fatto qualunque cosa gli avesse chiesto il principe mosso da una fedeltà e un affetto incondizionati; soprattutto ora che le sue condizioni di salute si facevano ogni giorno più critiche.
Prese il secchio colmo di latte fresco e si diresse verso le cucine.
Quella routine quotidiana, l'odore del caffè e il vociare allegro della moglie e delle figlie lo rendevano orgoglioso e felice della sua vita. Si fermò sull'uscio, per osservare Matilde intenda ai fornelli, c'era anche Susanna, che preparava il vassoio della colazione.«Padre!» esclamò la fanciulla, che aveva notato la sua presenza poco dopo «Entrate e bevete il caffè» disse, porgendogli la tazzina.
«Grazie, cara!» affermò lui, pacatamente, appoggiando il secchio sul tavolo.
«Dov'è Carmela?» domandò, non vedendola insieme a loro.
«Sta servendo la colazione alla signorina Teresa».
Antonio si sorprese poiché la principessa era solita fare colazione con suo padre tutte le mattine, sicuramente doveva essersi trattenuta con il nuovo arrivato. Non chiese spiegazioni, bevve il suo caffè, salutò moglie e figlia con un bacio sulla guancia e le lasciò per procedere con le sue faccende quotidiane.
Susanna aveva appena finito di sistemare i vassoi quando Carmela era entrata in cucina, sembrava turbata e distratta.
«Tutto bene, Carmela?» chiese la sorella, curiosa.
«Sì, devo avvisare il principe che la signorina Teresa non sarà presente per la colazione» concluse in tono allegro, ed uscì.
«Madre…».
Matilde chiuse i fornelli e versò il latte nella brocca, al principe piaceva fresco di mungitura.
«Dimmi, cara» affermò, indaffarata.
«Avete visto lo straniero?» chiese la giovane, curiosamente.
La donna si riscosse dai sui pensieri.
«No! E non voglio vederlo!» rispose, seccamente.
«Io l'ho intravisto nell'atrio» continuò la ragazza «Avreste dovuto assistere alla scena! Calogero è ancora scosso e non riesce a riprendersi!».
Susanna rideva di gusto pensando al povero maggiordomo intimidito dall'ardore del duca.
«Non mi meraviglio!» rispose Matilde, stava sistemando le brioche e la frutta in un altro vassoio «Quell'uomo è un delinquente! Un bandito!».
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La Confraternita dell'Arma Bianca
Historical FictionQuando il giovane duca Adrian d'Alba e il generale Riego fondarono la Confraternita dell'Arma Bianca per portare l'Europa alla libertà, non avevano considerato la grande avventura che si accingevano a compiere. Intrepidi duelli e scontri spietati ac...