Capitolo 44

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Appena arrivata a casa Ortensia si era rinchiusa nel suo appartamento, dando l’ordine che nessuno, neanche Ines, la disturbasse.

Sentiva nel petto una strana agitazione, una voce le diceva che la missiva trovata nella biblioteca degli Alba era un documento importante che avrebbe segnato il destino del suo amato Adrian.

Dopo aver chiuso la porta a chiave, una rassicurazione in più verso qualsiasi intrusione esterna, si era seduta sul letto e aveva estratto lentamente la lettera dal corpetto.

Aveva fissato il sigillo a lungo, per un tempo interminabile, poi aveva adagiato la lettera sulle lenzuola, indecisa sul da farsi.

La curiosità di conoscerne il contenuto la tormentava, ma se avesse scoperto qualcosa che avesse minato la sicurezza del duca non se lo sarebbe mai perdonato.

Quel travaglio interiore era terribile eppure erano mesi che tentava di rintracciare una fonte che lo compromettesse per consegnarla a Gonzalo.

Gonzalo.

Se davvero fosse venuta a conoscenza di qualche misfatto lo avrebbe informato, oppure aveva intenzione di tenere quel segreto per sé?
In quell’istante un’idea perversa le era balenata nella testa.

Se Adrian aveva qualche segreto avrebbe potuto ricattarlo al fine di riaverlo con sé.

Questa illuminazione repentina le era piaciuta al punto da rompere il sigillo e leggere la missiva.

Quello che apprese la sconvolse.

Su quel foglio c’erano nomi illustri della nobiltà europea che votavano fedeltà  ad una  confraternita chiamata Arma Bianca.

La loggia massonica cui accennava Gonzalo durante uno dei loro incontri nascosti.

Ortensia era scandalizzata.

Una congiura!

Gonzalo aveva ragione.

Aveva ripiegato immediatamente il foglio e lo aveva nascosto in un cassetto che soleva chiudere a chiave.

Ansimò.

Chi sarebbe stata la vittima prescelta da quelle persone?

Secondo Gonzalo il prescelto era Ferdinando.

Ricordò che la maggior parte di loro erano spagnoli, tutti di sua conoscenza, c’erano anche nomi italiani, francesi e qualche tedesco, ciò significava soltanto una cosa: Ferdinando era in pericolo e, se lo era lui, lo erano tutti coloro che erano legati alla sua persona, compreso suo marito.

Riprese la lettera dal cassetto per verificare se i suoi sospetti erano fondati.

“Tutti i presenti qui riuniti si impegnano a prestare fedeltà alla grande confraternita dell’Arma Bianca, portatrice di libertà e uguaglianza. Si impegnano altresì a mantenere il segreto su ogni decisione della suddetta, custodendolo fino alla morte.
Oggi, 20 agosto 1817, nell’antico castello di Sierra Nevada, ognuno dei confratelli elegge la grande Confraternita dell’Arma Bianca unica sovrana al fine di diffondere il Sommo Bene in tutta l’Europa.
“Ogni regnante sarà annientato e tutti i governi smossi dalle fondamenta”.

L’ultima frase la scosse.

“Ogni regnante sarà annientato e tutti i governi smossi dalle fondamenta”

Ciò significava che la confraternita aveva intenzione di debellare le monarchie europee per stabilire un nuovo regime governativo.

La Confraternita dell'Arma BiancaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora