Era mezzanotte quando uno dei servitori aveva svegliato Alejandro per un affare urgente, da quel momento Ines non era più riuscita a prendere sonno.Da qualche mese condivideva il letto con il marchese, la cosa era avvenuta naturalmente poiché vedersi nell’alloggio della servitù era molto rischioso e qualche cameriera avrebbe potuto scoprirli e spifferare tutto ad Ortensia.
Ines era molto preoccupata.
Alejandro non le aveva mai nascosto nulla e il suo atteggiamento misterioso le appariva sospetto.
Non sapeva cosa gli stesse passando per la mente e ciò le incuteva una certa inquietudine che sfociava nell’incertezza.
Attese il suo arrivo per circa una mezz’ora, poi il sonno l’aveva colta nuovamente gettandola in un profondo oblio da cui si ridestò all’improvviso.
Alejandro non era ancora tornato.
Si era alzata con uno scatto repentino e aveva indossato la vestaglia. Diede un’occhiata all’orologio, erano le tre passate.Passò qualche minuto, percorrendo a grandi passi l’intero appartamento, facendo avanti e indietro nervosamente, come se il suo passeggio attirasse l’amato, ma, non vedendolo ritornare, aveva aperto la porta per dirigersi al piano di sotto in cerca di Ignazio; doveva sapere assolutamente dove si trovava Alejandro.
Aveva percorso il corridoio che univa l’ala ovest al resto della residenza ed era scesa frettolosamente per le scale, ritrovandosi nella zona soggiorno, aveva intenzione di raggiungere l’alloggio della servitù, quando aveva visto Alejandro disteso sul divano, sembrava si fosse svegliato da poco, ma non poteva affermarlo con certezza.
«Alejandro, ti stavo cercando!».
L’espressione incollerita che gli aveva letto in viso inizialmente era scomparsa, cedendo il passo ad un sorriso tranquillo.
«Ines, credevo fosse Ortensia» la informò, pacatamente.
«Cosa succede?» domandò, allarmata.
Lui le afferrò la manina delicata e l’attirò sulle sue ginocchia.
«Ho scoperto la sua tresca».
Il cuore di Ines cominciò a battere, mentre abbassava le ciglia turbata.
«Davvero?» domandò, senza mascherare quell’emozione.
Alejandro la fissava confuso, Ines non appariva affatto sorpresa dalle sue parole.
«Tu lo sapevi?» l’accusò.
Lei sospirò, poi annuì contrita.
«Perché non ne hai mai fatto parola?» chiese, sconvolto.
«Non volevo addolorarti, pensavo l’amassi e rivelandoti questa verità avrei turbato la tua tranquillità, e poi...».
Alejandro aveva il volto alterato dalla rabbia, forse era delusione, non avrebbe mai pensato che Ines gli nascondesse quella vicenda ignobile.
«E poi?» ruggì.
Gli occhi di Ines si riempirono di lacrime.
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La Confraternita dell'Arma Bianca
Historical FictionQuando il giovane duca Adrian d'Alba e il generale Riego fondarono la Confraternita dell'Arma Bianca per portare l'Europa alla libertà, non avevano considerato la grande avventura che si accingevano a compiere. Intrepidi duelli e scontri spietati ac...