Adrian e Teresa avevano fatto ritorno a Madrid esattamente un anno dopo la loro partenza.Eleonora aveva richiesto urgentemente la presenza del principe in Sicilia a causa dei problemi di brigantaggio che imperversavano sull’isola.
I contadini erano molto devoti alla Principessa di Grammonte, ma il popolo, dopo la morte del principe Luigi, aveva perso la solidarietà che univa gli uomini l’uno con l’altro, abbandonandosi a lotte spietate che portavano bande di contadini e pescatori a sfidarsi tra di loro con metodi bestiali.
Eleonora aveva tentato di bloccare il fenomeno aumentando la presenza dei gendarmi sul territorio, rendendoli però vittime di continue aggressioni. Non riuscendo più a sostenere quella situazione aveva deciso di mandare a chiamare suo genero, il principe in carica, e l’unico capace di porre fine a quel disastro.
Dopo circa un anno di dure lotte, editti, punizioni per gli evasori della legge e premi per coloro che la rispettavano, Adrian era riuscito a placare gli animi e riportare l’ordine lasciato alla sua partenza, sperava soltanto che quell’ordine non fosse apparente, ma non poteva fare a meno di andare, gli obblighi legati al suo rango lo costringevano a ritornare in patria lasciando Eleonora inquieta ma più tranquilla.
Il motivo principale del suo ritorno era stato un aperto invito a corte da parte di Ferdinando che chiamava a sé i suoi generali per organizzare un esercito da inviare nelle Americhe.
Riego apparteneva alla schiera dei numerosi ufficiali che componevano l’esercito spagnolo e fu convocato insieme a tutti gli altri, mentre Adrian raggiungeva la sua residenza a Madrid.
L’anno passato era stato molto impegnativo, la situazione siciliana non era stata semplice da risolvere e per questo era ricorso all’ausilio di Giuseppe Pignatelli, che lo aveva aiutato egregiamente in questo compito.
Tuttavia in tutto quel tempo la confraternita era stata il suo pensiero più frequente.
L’insofferenza per la situazione europea aveva spinto i membri a reclamare a gran voce la rivoluzione rimasta in sospeso l’anno precedente e Adrian, Rafael e Juan avevano fatto molta fatica a calmare gli animi dei rivoltosi che si agitavano inutilmente.
Era stato detto loro di aspettare il momento opportuno e non avevano aspettato invano, quel momento era arrivato.
Nel frattempo Pedro, Alvaro e Carlos erano ritornati dal Sud America, subito dopo l’arrivo del secondo carico promesso da Riego a Bolivàr, dove avevano portato enormi migliorie alle condizioni di vita dei soldati stremati dalla continua guerriglia praticata in quei luoghi. Allarmati dall’assenza del capitano furono immediatamente tranquillizzati dal generale e dal conte Salvatierra che li informò sulla motivazione della sua lontananza.
Era passato dunque un anno.
Un anno terribile per Ortensia, che per tutto quel tempo non era riuscita a prendere pace, era talmente presa dalle sue ansie che non aveva neanche notato l’amore sbocciato tra Ines e Alejandro e che si consumava sotto i suoi occhi ogni singolo giorno.
Solo quando aveva saputo del rientro del duca si era tranquillizzata e l’arroganza che la contraddistingueva aveva nuovamente fatto capolino nel suo animo.
Ora doveva organizzare ogni cosa nei minimi dettagli.
Prima di tutto doveva incontrare Adrian per parlargli della lettera.
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La Confraternita dell'Arma Bianca
Historical FictionQuando il giovane duca Adrian d'Alba e il generale Riego fondarono la Confraternita dell'Arma Bianca per portare l'Europa alla libertà, non avevano considerato la grande avventura che si accingevano a compiere. Intrepidi duelli e scontri spietati ac...