⚠️ATTENZIONE⚠️
Questo è il secondo capitolo di un doppio aggiornamento. Prima di procedere con la lettura, assicuratevi di aver letto il capitolo precedente.Volete un consiglio?
Rilassatevi, accendetevi una candela, ed iniziate a leggere sotto la sua fiamma tremolante, accompagnata solo dal rumore del cielo notturno...
🕯️
E se dopotutto le stelle brillassero solo per darci un assaggio dell'eternità del cielo?
«Cosa ne dici di questo?»Sydney era piantata da ormai più di un'ora davanti all'enorme specchio della cabina armadio di Nate, circondata da decine di vestitini già provati e abbandonati per terra dopo che aveva stabilito non fossero adatti ad una festa dell'alta borghesia newyorkese.
«Ti sta bene» risposi dal pavimento su cui ero seduta esausta, «Come gli altri quattordici che hai provato prima» aggiunsi in uno sbuffo.
«Ma è un evento così d'élite!» mi rimbeccò, «Non posso mettermi il primo pezzo di stoffa che mi capita tra le mani!»
Si. Potresti. Ti starebbe comunque bene e non avremmo perso un'ora e quarantacinque minuti delle nostre vite qui dentro.
«Prova questo» le suggerii pescando dal pavimento uno dei pochi abiti che ancora non aveva indossato e lanciandoglielo addosso.
«Dici?» chiese, mordendosi il labbro inferiore per concentrarsi meglio sulle proprie riflessioni.
«Saresti un angioletto super sexy» confermai spronandola con un cenno del capo ad indossare l'abitino bianco in tulle ricoperto di glitter argentati.
Sydney si lasciò cadere ai piedi l'abito precedente, infilandosi in quel tripudio paradisiaco che le sembrava cucito addosso, per poi voltarsi verso lo specchio e rimanere finalmente senza parole.
«Hai la maschera?» le chiesi frugando tra tutto ciò che aveva portato da casa.
«Si!» esclamò eccitata, pescando da un borsone una maschera argentata.
«Perfetto! Ora tocca a te, avevi visto qualcosa che ti piaceva?» mi chiese guardandosi intorno tra il marasma di stoffe colorate.«Non saprei, credo possa andare bene questo» riflettei tirando fuori dal mucchio di vestiti un semplicissimo tubino nero.
«Oro» esordì Sydney strappandomi di mano il tubino e lanciandolo a terra, per poi mettersi a cercare tra il resto dei superstiti stesi sul parquet, «Hai bisogno di qualcosa di dorato, non c'è niente che ti stia meglio dell'oro.»
STAI LEGGENDO
𝚩𝐋𝚨𝐂𝚱𝐎𝐔𝐓
عاطفية«Adesso sei mia, piccola fenice. E non potrai mai dimenticarlo. Hai il mio cuore inciso nella carne, e non puoi più scappare da nessuna parte. Ti ritroverò ovunque seguendo il profumo della tua pelle scottata, e quando ti divorerò tu non potrai fare...