24. Everybody gets burned

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Ricordo a tutti che questa è una storia destinata ad un pubblico adulto e consapevole.

Potete trovare i TW nel Disclaimer.

Buona lettura❤️‍🔥

Dovevo conoscerla per arrivare a comprendere il mio punto debole non fosse dentro di me, ma dentro di lei. Che se lei avesse perso l'equilibrio, io avrei perso tutto.



Quella notte si stava rivelando la peggiore degli ultimi tempi, scorrendo lenta e buia tra le nostre vite, nascosta tra eruzioni di fuoco siderale esplose attorno ad una luna tonda e affilata

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Quella notte si stava rivelando la peggiore degli ultimi tempi, scorrendo lenta e buia tra le nostre vite, nascosta tra eruzioni di fuoco siderale esplose attorno ad una luna tonda e affilata.

L'attesa mi stava divorando, banchettava con il mio cuore scosso da battiti troppo ravvicinati tra loro, cibandosi della mia mente e dei suoi pensieri autodistruttivi.
Nulla avrebbe potuto sedarmi, nemmeno la dose più massiccia e potente di anestetico sparata nel mio flusso sanguigno impazzito.
Continuavo ad aspettare impaziente, perché solo quando la avrei vista arrivare nell'attico sana e salva avrei potuto rilasciare il respiro trattenuto e tornare ad incamerare aria sufficiente a sopravvivere.

Odiavo fosse così, che iniziasse ad importarmi di lei seppur nel modo più inconsistente di cui ero capace.
Era andato tutto contro i piani prestabiliti, ed io mi ero dovuto adattare come in addestramento, con la sola differenza che quello fosse un campo aperto e non tollerasse neanche il più piccolo degli errori.
Mi ero ripromesso non avrei perso di vista l'obiettivo e avrei portato a termine le mie ricerche in modo silenziosamente impeccabile come era sempre stato in tutta la mia carriera decorata, ma a quel punto mi sembrava solo utopia mettere a confronto ciò che stavo cercando di scoprire in quel momento con qualsiasi altro caso avessi mai risolto.

Era dannatamente difficile andare avanti in quella fanghiglia di segreti nascosti e bugie che mi sporcavano ad ogni passo verso una parvenza di verità, facendo sembrare la realtà dei fatti sempre più distante ed irraggiungibile, portandomi a mettere in dubbio ciò che avrei dovuto veramente desiderare.

Perché se qualche settimana prima ottenere giustizia a qualsiasi costo era il mio unico punto fisso, ora temevo non fosse più così.
Ora non potevo permettere la mia indagine nuocesse irreparabilmente a lei, che portava già la cicatrice della sua disumana testardaggine in un punto troppo vicino al suo centro vitale perché potessi non tenerne conto.
Ed era maledettamente stupido da parte mia volerla proteggere dagli altri quando l'unico a ferirla ero io, che non accettavo la sua figura slanciata bagnata da quei capelli color del fuoco gironzolasse per la mia mente nei momenti meno opportuni, privandomi inconsapevolmente del libero arbitrio che sembrava voler rinunciare alla propria possibilità di riscatto in favore di uno sguardo veloce ma sicuramente non indolore a quegli occhi, che potevano brillare più dell'esplosione di una supernova.

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