"Un incontro di sguardi è uno scambio di emozioni, una relazione di luce o di ombra che va oltre il visibile e racconta in silenzio qualcosa di noi."
Emanuela Breda
Procedo verso l'aereo e nella mia camminata mi sento come un'importante attrice hollywoodiana intenta a sfilare sull' irraggiungibile red carpet, acclamata da tutti i presenti e con una fila di fotografi pronti a immortalare ogni minimo respiro... con la differenza che da me, invece, le uniche persone presenti ad "acclamare" sono degli stuart che ci spiegano dove svoltare per arrivare alla pista corretta.
Entro così in aereo, con il mio biglietto in mano, alla ricerca del posto da prendere, e...
Avete presente la legge di Murphy?
"Se qualcosa deve andar male, andrà male", da cui segue la sua costante "se ci sono due o più modi per fare qualcosa e uno di questi può condurre a una catastrofe, allora qualcuno sceglierà sicuramente quello".
E perché quel qualcuno sarei proprio io?
Quando chiedevo se potesse andare qualcos'altro storto ero ironica, santi numi del Purgatorio...
12 A, 13 A, 14 A e 15 A, la mia fila, mi volto per prendere posto, ma noto che quello che dovrebbe essere il MIO è già occupato, com'è possibile?
Mi avvicino al signore lì presente:
<<Scusi, credo ci sia stato uno sbaglio, il posto che lei ha occupato è il mio, guardi>> e gli porgo il biglietto.
<<Ah, ma davvero?>> e mentre pone questa domanda si volta verso di me...
No, no, no, non è possibile.
<<Ancora tu? Ma hai deciso di rendermi il viaggio impossibile? È incredibile, alzati e fammi sedere>>
<<Siamo un po' agitati eh? Cenerella, con calma, relax... puoi trovarti un altro posto, oppure se preferisci puoi sederti qui>> indicandomi le sue gambe.
<<Ma neanche per il cazzo, alzati e non farmi perdere la pazienza>>
Solitamente sono molto diplomatica ed educata, ma se c'è una cosa che non sopporto, oltre alle persone che di prima mattina iniziano subito a urlare e sprigionare euforia da tutti i pori, sono gli strafottenti, e il ragazzo dagli occhi verdi che mi ha fatta cadere in stazione e adesso occupa il MIO posto, rientra decisamente in questa categoria.
<<Cenerella, Cenerella che caratterino, che c'è mamma e papà non ti hanno insegnato le buone maniere?>>
Ok, se fino a due secondi fa ero al limite della sopportazione adesso sono come un fiume in piena.
Cerco di fare respiri profondi e mantenere un certo decoro, posso accettare tutto, ma non che vengano nominati a sproposito i miei genitori, soprattutto da un damerino rompipalle che si diverte ad aprire bocca solo per sparare cazzate.
<<Ti sei divertito abbastanza, adesso alzati e fammi sedere>>
<<E perché Cenerella? Questo posto mi piace molto di più e poi, fino a prova contraria, sei tu quella in piedi che sta bloccando il passaggio agli altri passeggeri>>.
Mi giro e vedo che, effettivamente, c'è ancora qualcuno in piedi che aspetta che mi sposti per poter andare a prendere posto.
<<Beh mi sposterei volentieri se te ne andassi e mi lasciassi sedere al posto che mi spetta>>.
Mentre gli parlo continua a tenere gli occhi puntati su di me.
Le sue iridi sono di un verde mozzafiato, non ho mai visto degli occhi così, così...
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IRIS SOUL
Romance"Passi una vita intera a programmare ogni singolo dettaglio per renderti conto poi che la vera bellezza è proprio in ciò che non programmi." Lo sapeva molto bene Alma White, una giovane ricercatrice abituata a programmare ogni secondo della sua g...