"Non esiste separazione definitiva
finché esiste il ricordo."
Isabel Allende
Sto tornando a piedi a casa.
La testa mi sta scoppiando, non ce la faccio più.
Troppe emozioni, troppi ricordi, troppe farfalle e troppi cannoni.
È troppo.
Enea è troppo.
Perché proprio lui?
Ma, soprattutto, perché proprio adesso?
Non posso.
Non nego che il dottorino susciti in me emozioni che non credo di aver mai provato prima.
Quando sto con lui sento come un fuoco, un fuoco che più passa il tempo più diventa forte e impetuoso.
E mentre il mio corpo va alla ricerca di qualcosa di così proibitivo, la mia mente mi riporta a qualche anno fa.
A Kai, ai nostri progetti, alle nostre certezze che sono state spazzate via, lontane, irraggiungibili ormai.
Mi sembra come tradirlo, perché io posso andare avanti e lui no.
E il mio cuore? Cosa ne pensa il mio cuore?
Aaah, magari riuscissi a capirlo.
Mi sento in trappola, è come se non riuscissi più a programmare niente come prima.
Magari sarei dovuta rimanere a Londra...
Continuo a camminare verso casa, svolto l'angolo e sono davanti al portone.
Entro.
Sono così pensierosa che decido di procedere per le scale a piedi al posto di prendere l'ascensore.
Inserisco la chiave nella serratura ed entro in casa.
<<Belle, sono tornata>> grido.
<<Ehi cuore, com'è andata?>> mi dice Nik affacciandosi dalla cucina.
<<Giornata bella tosta, a te?>>
<<Bene dai, tutto nella norma. Domani sarà bella tosta, sarò da sola. Mamma e papà sono partiti questo pomeriggio per un congresso a New York, toccherà a me aprire domani>>
<<Ahia, e Jessie?>>
<<Credo stia ancora riposando, ha il turno di notte>>
<<Cavolo, me ne ero completamente dimenticata. Menomale che ha il sonno pesante altrimenti mi avrebbe già cacciata di casa>>
Ridiamo entrambe a questa mia constatazione.
Ma neanche a farlo apposta, eccola entrare in salotto, con nonchalance.
<<Ehi, quando siete rientrate?>> ci chiede.
<<Io giusto qualche minuto fa>> le rispondo.
<<Io circa venti minuti fa, mi sono affacciata in camera tua, ho visto che riposavi e non volevo disturbarti>>
<<Ah ok, tranquilla... bevo un caffè al volo e mi vado a preparare, stanotte si lavora>>
Credo che potremo diventare, tranquillamente, testimonial di qualche marca di caffè, ne consumiamo davvero troppo.
Sarà il lavoro che ci terrà occupate per gran parte della giornata? Chissà.
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IRIS SOUL
Romantizm"Passi una vita intera a programmare ogni singolo dettaglio per renderti conto poi che la vera bellezza è proprio in ciò che non programmi." Lo sapeva molto bene Alma White, una giovane ricercatrice abituata a programmare ogni secondo della sua g...