"Questo che ti rende diverso o strano,
questa è la tua forza."
Meryl Streep
Tre anni prima
Sono con Kai a casa sua.
Stiamo aspettando i risultati del test di specializzazione che abbiamo sostenuto entrambi poche settimane fa.
Non sto più nella pelle.
Kai ha fatto domanda per entrare nel team di ricerca del professor Incanto, l'ex primario di pediatria, che da qualche anno si occupa di ricerca, e che, per questo motivo, ha lasciato il posto al professor Morris.
Io, invece, spero di poter collaborare proprio con lui, ho fatto domanda per il suo reparto.
Sin da quando ero più piccola desideravo lavorare con i bambini.
Ho sempre amato il loro mondo.
Hanno quella forza che noi grandi spesso dimentichiamo.
Una volta cresciuti, la società è come se ci imponesse un'etichetta: devi essere forte.
Guai a farsi vedere piangere o in preda a sentimentalismi.
I grandi non piangono, i grandi non sono sensibili, i grandi non credono alla magia o a tutte quelle cose in cui, invece, credono i bambini.
Sono dell'idea che ognuno di noi debba conservare il suo bambino interiore, debba conservare un po' di quella magia in cui credevamo quando eravamo piccoli e speravamo ancora di incontrare Babbo Natale o vivere la vita come una delle fiabe che ci raccontavano.
So, però, che nel reparto di pediatria non sarà semplice.
Lì i bambini che vengono, arrivano perché stanno male, soffrono, eppure ciò mi spinge a dare ancora di più il meglio di me.
All'improvviso i nostri telefoni vibrano.
È una notifica, un'e-mail.
Kai mi porge il suo telefono e io do il mio a lui.
Inizio io.
<<Carissimo dott. Step, La informiamo che la sua domanda è andata a buon fine. Ci congratuliamo con Lei e Le diamo il benvenuto nel team di ricerca del prof. Incanto>>
Leggo tutto d'un fiato.
<<Hai visto amore? Lo sapevo! Ti amo, sei fantastico>>
E mentre dico così gli salto addosso come un koala avvinghiato a un albero di eucalipto.
<<Bene, adesso tocca a me>> dice Kai.
<<Carissima dott.ssa White, le comunichiamo che>> e si interrompe.
<<Lo sapevo, sono fuori, eppure ho studiato tantissimo per questo esame e anche in tutti questi anni...>>
<<Alma, vuoi aspettare un attimo?>>
<<No! Ti ho sempre detto che le notizie brutte devono essere veloci e indolori, così in un primo momento non hai il tempo per metabolizzare, lo farai solo dopo>>
<<Tu sei tutta strana>> e scoppia a ridere.
<<Scusami? Ti sto dicendo che sono fuori e che il sogno che avevo non potrò realizzarlo, almeno non adesso e non in questo ospedale e tu mi dici che sono strana?>>
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IRIS SOUL
Romance"Passi una vita intera a programmare ogni singolo dettaglio per renderti conto poi che la vera bellezza è proprio in ciò che non programmi." Lo sapeva molto bene Alma White, una giovane ricercatrice abituata a programmare ogni secondo della sua g...