Nel viaggio verso l'ospedale Taehyung raccontò a Jimin che per via della situazione aveva preso gli inibitori per precauzione.
L' Alfa non era mai stato una persona molto loquace, in quel veicolo e per via di ciò che era accaduto sentiva il silenzio più pesante del solito, soffocante, stranamente pensava di dover dare una spiegazione all' opposto, mai gli era accaduto di sentirsi così.
Non tralasciò niente della sua storia, non venne mai interrotto, il Beta lo ascoltò attentamente, aveva sempre cercato tracce, informazioni su di lui e ora le aveva ottenute tutte.
Per merito, per colpa, o chissà come definire ciò qualcosa cambiò in lui, aveva abbandonato il suo profilo e l' interesse verso la giustizia, non che avesse perso valore ma era mutato.
Aveva sempre generalizzato, infondo aveva solo conosciuto Alfa riprovevoli, ma per la prima volta si fermò a pensare che lui era stato generato da uno di loro, e per quanto ne avesse potuto sapere i suoi genitori si erano amati, o almeno era ciò che sperava.
Si sorprese quando gli raccontò che anche lui girava armato di coltello, ecco perché le sue certezze iniziarono a vacillare, soprattutto quando gli disse che lo utilizzava per proteggere, non per attaccare.
L' Alfa dopo aver detto tutto sospirò, come se si fosse liberato di un peso, proprio allora giunsero a destinazione.
Scoprirono che la botta ricevuta aveva creato qualche frattura che necessitava del gesso lungo tutto il braccio, naturalmente Taehyung non disse che era stato il suo accompagnatore a ridurlo così, sarebbe stato abbastanza ironico.
Nell' attesa che venisse applicato il gesso all' Alfa Jimin si fece consegnare il telefono da lui, chiamò Hobi ma rispose Yoongi."Mi dovrai spiegare un po' di cose tu".
Ghignò Jimin riconoscendo la voce."Penso che debba farlo pure tu".
Controbatté l' opposto."Vedremo. Comunque avvisa il tuo amichetto che gli stanno mettendo il gesso".
Cambiò velocemente discorso."Ti prenderai le tue responsabilità giusto?"
Domandò deciso."Che vuoi dire?"
Rispose non capendo la sua domanda."Che avendo il braccio ingessato avrà bisogno di aiuto costante".
Disse lo cosa con ovvietà, non credendo che non avesse pensato a ciò."Ahhahaha e che dovrei fare? Andare a vivere con lui?"
Ridacchiò."Vedo che ci sei arrivato".
Il tono che usò fece smettere di ridere Jimin."Scherzi?"
Domanda stupida ma non era riuscito a non porla."Prepara le valigie se non vuoi che ti denuncia visto la tua mancata responsabilità. Divertiti".
Ridacchiò prima di chiudere la telefonata senza attendere la risposta.Jimin rimase a bocca aperta con il telefono ancora appoggiato all' orecchio.
Quel pensiero non lo aveva mai sfiorato, ma non poteva dare torto a Yoongi, Taehyung era in quelle condizione per colpa sua e doveva almeno prendersene cura, ecco un' altra cosa nuova per lui.
Lo trovò ancora in quello stato pure l' Alfa una volta uscito dalla stanza gessi, il loro sguardo si incrociò."Che succede? Non pensavo che il mio gesso ti scioccasse così tanto".
Ridacchiò."Sei pronto alla convivenza?"
Dopo quella domanda così diretta fu il turno di Taehyung quello di ammutolirsi.Il viaggio di ritorno era stato imbarazzante, dopo ciò che aveva detto Jimin l' Alfa aveva perso le parole, non sapeva se stesse scherzando o se faceva sul serio.
La risposta gli arrivò chiara e decisa quando arrivarono in un parcheggio, gli disse di aspettarlo in macchina che al momento avrebbe preso lo stretto necessario per andare a vivere da lui.
Non poteva crederci, sicuramente non era possibile, era veramente sotto casa sua? Avrebbero veramente vissuto insieme?
Lo vide avvicinarsi alla macchina con un zainetto sulle spalle, si avrebbero vissuto assieme, giocherellò con l'anello che indossava per placare il suo nervosismo.
Mentalmente stava benedicendo quella mazzata.
Non poteva immaginare come si sentisse l' opposto a riguardo, mentre faceva lo zaino non poteva non pensare al suo lupo, a come era taciturno, non lo aveva più sentito dall' incontro di boxe.
La sua preoccupazione svanì quando a pochi passi dalla sua auto vide Taehyung sorridere tenendo lo sguardo verso il basso.
Fu lì che il suo lupo si palesò con un ululato diverso, di vittoria, già, lui ne era a conoscenza da tempo come sarebbero andate a finire le cose, ecco perché era sparito tranquillamente.
Era la sua coscienza, quella pura, il suo istinto, a lui non potevi mentire.
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Beta (Vmin)
Mystery / ThrillerAvvertenze: la storia tratta temi sensibili e scene esplicite, i protagonisti sono tutti maggiorenni ATTENZIONE: QUESTA STORIA È FRUTTO ESCLUSIVAMENTE DI IMMAGINAZIONE, NE FATTI, NE PERSONAGGI SONO REALI Secondo la società lui avrebbe dovuto rientr...