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Una sera qualunque, spinti da quel folle destino, magari solo istinto, un richiamo tra anime collegate tra loro.
Un luogo dove tutto ebbe inizio, dove inalarono per la prima volta la traccia che li univa.
Divenne ancora più speciale quel posto per il pianista, lì la sua certezza divenne realtà, Hoseok era colui che aveva sempre aspettato.
La sua seconda casa gli aveva regalato la scoperta più bella che potesse desiderare, solo con lui poteva condividere quel luogo, con nessun'altro.
Era appena arrivato quando sentì il suo profumo accompagnato da una folata di vento, si voltò e lo vide in tutta la sua bellezza, non poté non sorridere, venne subito ricambiato e il suo cuore esultò felice.
Lentamente si avvicinarono non smettendo di guardarsi, in sincronia si sedettero sul manto soffice dell' erba, a poca distanza.
Portarono lo sguardo davanti a sé, come un riflesso allo specchio si distesero, il volto rivolto verso l' alto, persi a guardare le stelle, non dissero una parola, ma in quel momento era già tutto così perfetto.
I rumori della notte accompagnavano il battito martellante dei loro cuori.
Timidamente avvicinarono le mani, intrecciarono i mignoli tra loro, quel contatto seppur piccolo aveva creato un fremito.
Girarono il viso per guardarsi negli occhi, i loro movimenti si eguagliavano, viaggiavano sulla stessa lunghezza d'onda, si stavano inoltrando in un sentiero per entrambi sconosciuto ma che volevano conoscere.

"Grazie".
Sussurrò Hobi imbarazzato.

"Per cosa?"
Chiese l' opposto non capendo perché lo stesse ringraziando.

"Di esserci stato nei momenti peggiori, di avermi aiutato senza chiedere nulla in cambio".
Gli strinse il mignolo arrossendo.

"Devo confessarti una cosa".
Contraccambiò la sua stretta e pure lo stesso imbarazzo.
Hoseok lo guardò senza dire nulla, all' improvviso aveva il timore di aver mal interpretato il suo comportamento, che magari non lo volesse veramente, fu il suo sguardo perso a dare coraggio all' opposto di continuare a parlare.
"Sapevo di volerti ancora prima di sentire il tuo profumo, eri predestinato a me, lo sapevo, lo sentivo sotto pelle, il battito del cuore accelerato, il mio sorriso solo in tua presenza".
Gli sorrise si mise di lato verso di lui, appoggiò la mano sulla guancia in fiamme dell' opposto.
Era dovuto alle sue parole, così cariche di sincerità, trapelava tutto dal suo sguardo intenso incastrato sui suoi occhi.
"Il tuo aroma ha solo confermato la mia certezza".

Hobi si mise di lato, appoggiò la mano sopra alla sua e sorrise grato di non aver frainteso nulla, felice che fosse entrato nella sua vita.

"Ci si innamora veramente quando non si desiderava lasciarsi avvelenare da quel travolgente sentimento , quando si pensava di aver perso le speranze, quando il cuore sanguinava per un amore unilaterale, ci si innamora quando si pensava di aver chiuso con l'amore".

"Ma ora cosa siamo?"
Era la domanda che rimbalzava con frenesia nella testa dell' Omega.

"Due ragazzi innamorati".
Sorrise l' opposto
"Ma se ciò non ti bastasse potremmo essere compagni per la vita". Il suo sorriso si allargò ulteriormente, non poteva contenere la felicità che provava.
"O compagni per tutte le nostre vite, comprese quelle future".

Avvicinarono i loro volti non smettendo di guardarsi negli occhi, spostarono il loro sguardo sulle labbra dell' opposto e finalmente Yoongi le fece unire, quel contatto fu così dolce, lento e timido, ma così carico di emozione.

"Non riesco a dirti quanto io sia felice".
Yoongi tenne il volto vicino quando sussurrò quelle parole dopo aver sciolto il bacio.
"Non pensavo di riuscire ad amare altro oltre alla musica, poi ho incontrato il tuo sguardo e ho capito quanto mi sbagliavo".
Perché per lui Hoseok era stato importante fin dal primo momento, fin dalla prima lamentela, fin dal primo sfogo che gli rivolgeva sotto la veste di barista.
Lui cambiava forma, prima serviva i clienti rimpizzandoli di alcool e poi li allietava con la musica.
Solitamente era cortesia, con l'omega era un modo per fare parte della sua vita, sapeva che con pazienza e costanza il suo ruolo sarebbe divenuto più importante, era una sensazione che gli era sorta subito, nell' immediato.
Potrebbe sembrare una cosa fuori dal comune ma infondo cos' è la vera normalità?

"Io avevo rinunciato all' amore, poi ho sentito la tua musica e silenziosamente si è insinuata nel mio cuore insieme al suo compositore".
Finalmente Hobi trovò il coraggio di dire quello che nutriva dentro di sé. Voleva aprirsi come stava facendo il suo compagno, faceva ancora strano considerarlo tale ma non poteva che ringraziare il fato o chiunque lo avesse mandato per lui.

"Quindi ti sei innamorato della mia musica?"
Ridacchiò Yoongi accarezzando la sua guancia, tenendo ancora stretto il suo mignolo.

"Assolutamente".
Ridacchiò. A piccoli passi si sentiva a proprio agio con lui che si azzardò a scherzare.

"Non pensavo di poter diventare geloso della mia dote".
Sorrise, lo sentiva più vicino a sé, meno esitante, entrambi si stavano lasciando andare.
"Ma infondo fa parte di me".

"Modesto, continuiamo a guardare le stelle?"

"Sto guardando un panorama di gran lunga migliore, voglio godermelo ancora un po' ".
Il volto di Hobi si infiammò all' istante e si voltò portando lo sguardo verso l'alto facendo ridacchiare Yoongi.

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