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Jimin non accettava ciò che stava iniziando a provare, voleva sradicare dalla radice quei dannati sentimenti, forse era per quel motivo che aveva pensato a quella malsana idea.
Uno scontro fisico nel campo dove eccelleva, una lotta con il problema, voleva mettere ko l'Alfa.
L' unica cosa che avrebbe ottenuto da ciò era scavare dentro di sé, portare a galla qualcosa di sopperito da tutta la vita, capire se ciò che sentiva gli avrebbe impedito di colpirlo o meno. Era questa la sua reale paura, che si fosse innescato un senso di protezione mai desiderato verso di lui.
Quella proposta venne accettata subito da Taehyung, vederlo mezzo nudo, sudato e combattivo, come avrebbe potuto mai rinunciare a quello spettacolo.
Entrambi indossavano pantaloni corti, guantoni ben saldi, si osservavano agli angoli del ring, indecisi su chi avrebbe fatto la prima mossa.

-il mio lupo vorrebbe proteggerlo, ferirlo non è mai stata una sua opzione. Ma ho io il comando ora, non lascerò che lui diventi troppo importante per me-.
Jimin era deciso, almeno era quello che credeva, nella sua testa si ripeteva che lui era più forte dei misteri sentimenti per l'opposto.

L'istinto di protezione lo conosceva solo quando si trattava di salvare gli omega dai suddetti superiori, gli Alfa, ma ciò che percepiva in quel momento era diverso, più personale, non era scaturito dall' odio per la razza, era viscerale, più intimo, più spaventoso.

-Devo colpirti, se non lo faccio perdo me stesso. Ferire è quello che mi riesce meglio-.
Dovevano ancora iniziare a lottare ma il Beta dentro di sé era già invischiato in una lotta che difficilmente lo avrebbe visto vincitore.

"Non riesci a colpirmi lupetto?"
Taehyung vedendolo incerto lo provocò, voleva vederlo in azione, che sfogasse su di lui la rabbia che celava dietro quel falso ghigno.

Jimin aveva capito il suo gioco, la provocazione se ben sfruttata poteva salvarlo dalla sua battaglia interna portando il comando al suo orgoglio Beta, all' odio che provava per la razza definita superiore.
Si avvicinò tenendo i pugni alzati proteggendosi il viso con i guantoni, gli sorrise distraendolo, era stato facile farlo distrarre per qualche secondo, un piccolo istante che gli fu utile per sferrare un gancio ben assestato sulla guancia destra facendolo barcollare, non finì a terra solamente grazie al sostegno delle corde del ring.
Il suo lupo ululò rabbioso al suo interno, aveva ferito il suo Alfa, lo ignorò avvicinandosi a Taehyung.
L' opposto si massaggiò con il guantone dov'era stato colpito, ridacchiò felice di averlo fatto smuovere, anche se era stato doloroso.
Alzò i pugni proteggendosi, cercò di colpirlo di rimando ma nemmeno un pugno finì a segno, o li schivava o si proteggeva, era bravo, era sexy, il suo sguardo duro e concentrato lo portava a inalzare il suo profumo, come se stesse segnando il territorio.
Jimin storse il naso per non lasciarsi sopraffare dal suo aroma, si allontanò, evitò altri suoi colpì, cercò di colpirlo di nuovo, il suo lupo ululò di rimando.

"STAI AL TUO POSTO, LUI NON È NIENTE PER ME".
Urlò al suo lupo, Taehyung lo guardò capendo con chi ce l' aveva, infine stava provando lo stesso, la sua parte animale però era in un angolo della sua mente, sarebbe intervenuto solo se avesse deciso di colpirlo, ma aveva già capito che sarebbe stato difficile sferrare un pugno al suo avversario, anche da distratto era troppo agile.

"NON SEI IN GRADO DI COLPIRMI ALFA? PENSAVO DI AVERE UN VALIDO AVVERSARIO".
Stavolta le parole urlate e dure erano tutte rivolte a Taehyung, voleva che contribuisse a farsi odiare, ma mai si sarebbe fatto colpire per raggiungere il suo scopo.
Fu la mancata risposta che fece scattare la rabbia nel Beta, si avvicinò di nuovo e stavolta il gancio finì nella guancia sinistra, il suo lupo ululò disperato quando vide l'Alfa cadere a terra.
Stavolta aveva perso l' equilibrio ed era troppo distante dalle corde per essere salvato da esse.

"Siamo pari".
Ridacchiò Taehyung disteso a terra, si levò i guantoni dichiarandosi così sconfitto e malconcio.
La parità era riferita allo scontro di scherma dove lui aveva vinto, una vittoria a testa.

Jimin furioso per non essersi liberato di nulla, furioso per i continui ululati del suo lupo gli voltò le spalle, scese dal ring e lo lasciò solo, questo era ciò in cui era bravo il Beta, la fuga.
Per quanto tempo ancora sarebbe fuggito dalla realtà dei fatti?
Taehyung si sedette a terra osservando la porta da dov'era appena uscito il Beta, lo vedeva sempre andarsene, l' unica volta che lo vedeva entrare da una porta di sua spontanea volontà era quando consegnava il suo dannato pollo.

Beta (Vmin) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora