Capitolo 9: Benvenuti a Hogwarts

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- Prima di iniziare bisogna chiarire una cosa - disse Baston buttandosi sul sedile dello scompartimento,dopo aver sistemato i bagagli - che squadra di Quidditch tifate?
- Tornados - disse Teddy sicuro.
- Aia. Tu inizi già male, Lupin. E tu, tizia di cui mi sfugge il nome?
Anne sorrise timidamente e disse in sussurro - Non so di cosa state parlando.
A Teddy fece tenerezza. Saliva su un treno di sconosciuti, diretti in un posto di cui non sapeva niente e si trovava un individuo particolare che si metteva a parlare di cose sconosciute.
- Il Quidditch è uno sport dove due squadre da sette si sfidano su delle scope con regole abbastanza complicate - le spiegò, poi si rivolse a Baton - E' una Nata Babbana, non può saperle queste cose.
- Una nata che?
- Nata Babbana, ovvero figlia di non maghi.
- Ah - commentò lei, piegando la testa imbarazzata - siamo in tanti così?
- Una valanga - rispose Teddy - mio nonno materno era un Nato Babbano, mentre mia nonna paterna era una Babbana senza poteri magici.
- Anche mia madre è una Nata Babbana. Per questo un serpente gigante l'ha quasi ammazzata una volta.
Anne sbiancò.
- Poi si è risolto tutto bene - continuò subito Baston, rendendosi conto che stava facendo più casino che altro - il suo padrino l'ha salvata.
- Il cugino di mio papà?
- Esattamente lui - disse Teddy.
- Calmiamoci un attimo - esclamò Baston - tu sei la figlia del cugino che maltrattava Harry Potter?
Anne sbiancò di nuovo.
Teddy sbuffò e lo guardò torvo. Baston capì e sbiancò anche lui.
- Certo che tu proprio sai come mettere a proprio agio le persone - commentò infine il ragazzo dai capelli blu. Sia Baston che Anne sorrisero imbarazzati.
- Allora - disse Anne - che cosa ha fatto mio cugino di secondo grado per essere così tanto famoso? Mia mamma mi ha raccontato qualcosa, ma non ne so molto.
- Ha sconfitto Voldemort, il più grande Mago Oscuro di tutti i tempi. Lo aveva sconfitto già una volta quando era piccolissimo: la tua prozia ha lanciato su di lui un incantesimo che gli ha permesso di sopravvivere, rimandando l'incantesimo contro il Mago Oscuro. E' cresciuto con tuo padre e poi è venuto qui a Hogwarts e Voldemort, che non so come non era completamente morto, lo ha iniziato a perseguitare, fino a resuscitare durante il suo quarto anno. E' iniziata una guerra e alla fine sono riusciti a vincere con una battaglia proprio a Hogwarts.
- Il 2 maggio - puntualizzò Baston.
Anne guardò entrambi con interesse - E mio papà lo maltrattava?
Teddy restò zitto, mentre Baston annuiva lentamente. Calò un silenzio imbarazzante.
- Le persone cambiano. - aggiunse infine.
Anne sorrise timidamente - Con me si è sempre comportato bene. Però non sapevo che avesse un cugino.
- Se ti può consolare - disse Baston - neanche il mio di cugino è particolarmente simpatico. L'ultima volta che sono andato da lui mi ha dato una Gelatina Tuttigusti+1 al petrolio. Non ho mai vomitato così tanto. Nessuno mi batte in campo di cugini idioti. Neanche a Quidditch, in bellezza e via così, ma questa è un'altra storia.
Teddy scoppiò a ridere, mentre Anne lo guardò preoccupata. Evidentemente i Babbani non avevano caramelle al petrolio.
- Io sì - disse di nuovo Teddy - il mio cugino di secondo grado è un ex-Mangiamorte.
- Chi? - chiese Baston
- Draco Malfoy -
- Quello non vale. Mio papà mi ha raccontato di lui. Mi fanno più paura i Cannoni di Chudley.
Teddy rise, mentre il castello di Hogwarts appariva all'orizzonte.

*

- Teddy! - urlò un vocione, sovrastando i fischi del treno.
Il Metamorfmagus si girò e riconobbe la grossa figura che gli stava venendo incontro con una lanterna in mano.
- Hagrid! - urlò sbracciandosi, mentre Baston e Anne si guardavano preoccupati.
- Perché è così grande? - chiese sottovoce Anne, cercando di non farsi sentire da Teddy.
- E' un mezzogigante, sua madre era una gigantessa e suo padre un umano.
- Teddy, tutto bene? E' stato un buon viaggio?
- Fantastico, Hagrid.
Tutti i bambini della famiglia lo chiamavano zio, a parte Teddy, visto che, essendo nato prima, era stato abituato a chiamarlo come lo chiamavano i grandi.
- Questi sono i tuoi amici?
- Sì, lui è Harry Baston, mentre lei è Anne Dursley.
Al sentire "Dursley" Hagrid si immobilizzò e guardò meglio la bambina. Dopo poco si aprì un sorriso dolce sul suo grosso faccione barbuto - Hai gli stessi occhi di Lily...
- Lily? Chi è Lily? - disse Anne, con una voce strana.
- Non ti hanno detto chi è Lily Evans!? - sbraitò Hagrid - E' la buona volta che lo ammazzo davvero Dursley!
- HAGRID! - urlò Teddy - calmati, per le mutande di Merlino.
- Scusate. Lily era la tua prozia, la mamma di Harry Potter. Tu sai chi è Harry Potter, vero?
Anne annuì intimorita e Hagrid parve contento.
- Primo anno! Primo anno da questa parte!
I ragazzi del primo anno, una volta che ci furono tutti, seguirono Hagrid su un sentiero impervio, che portava a un lago. Teddy ne aveva già sentito parlare in "Storia di Hogwarts", un libro che era stato quasi praticamente obbligato a leggere da Hermione, mentre Harry e Ron si scambiavano occhiate di rassegnazione. Conosceva quello sguardo, Hermione doveva averli tediati non poco con quel libro. Quel lago, oltre a una piovra e altri mostriciattoli carini con cui Teddy non avrebbe mai voluto avere niente a che fare, aveva ospitato anche una prova del Torneo Tremaghi, dove Harry era arrivato secondo.
Delle barchette erano disposte lungo la riva.
- Salite sui vascelli! - tuonò Hagrid - Non più di quattro per vascello!
Teddy, Baston e Anne si diressero verso un vascello e si sedettero. Teddy aveva una certa fifa, ma cercò di non allarmare gli altri. Bastava già Baston per mettere in ansia Anne, poteva evitare di mettersi in mezzo anche lui.
Le barche si riempirono in fretta e, alla fine, solo un ragazzo si trovò fuori dalla barca. Era il ragazzo che aveva incontrato a Diagon Alley, quello che viveva con Malfoy.
Si guardò intorno scoraggiato e poi si fermò su di loro. Era l'unica barca con ancora un posto.
- Posso? - chiese avvicinandosi titubante.
- Certo - disse Teddy facendogli cenno di salire.
Hagrid si guardò intorno e disse - Ci siamo tutti? Bene, partiamo!
Le barchette iniziarono a muoversi da sole, mentre Teddy faceva di tutto per non osservare l'acqua. Gli sarebbe venuto un malore se avesse visto una sirena, un tritone o peggio, la piovra gigante.
Si concentrò verso il nuovo arrivato, che osservava il mare con uno sguardo triste.
- Mi chiamo Edward - disse porgendogli la mano - ma puoi chiamarmi Ted.
Il moro la guardò, la strinse con poca flemma e rispose assente - Bartemius.
Anche Anne e Baston si presentarono e poi lui tornò ad immergersi nei suoi pensieri. Sembrava spaventato da loro, anche se non capiva perché. Certo, Baston era un po' particolare e Teddy girava con dei capelli blu, ma Anne non aveva niente di spaventoso. Era una normalissima undicenne.
Il castello che stava vedendo in lontananza era bellissimo. Nessuna descrizione su un liboi, quadro o fotografia sarebbe mai stato in grado di trasmettere l'emozione che quell'edificio provocava.
L'immensità, la robustezza e la luminosità datagli dalle torce lo facevano sembrare un luogo così sicuro, non un luogo di morte come era stato in realtà. Si immaginò gli eserciti del Signore Oscuro che marciavano contro di esso, mentre all'interno Harry e i suoi genitori si preparavano a combattere fino all'ultimo respiro.
Raggiunsero una specie di porto sotterraneo in mezzo alle scogliere, con una scala ripida che portava in alto, verso una non precisata metà. Teddy sperò di non doversi fare tutti quegli scalini, preoccupazione che, a quanto si poteva vedere dagli sguardi degli altri, era condivisa da tutti.
E invece Hagrid iniziò a salire proprio per quelle strade. Solita sfiga. Gemiti e sbuffi iniziarono a uscire dalle bocche di quasi tutti gli studenti di primo anno.
Arrivarono davanti ad un grosso portone. Hagrid bussò tre volte. La porta si aprì all'istante.
Un signore molto basso, vestito di una tunica verde e cappello a punta, con una folta barba bianca, li aspettava dentro quello che doveva essere l'atrio della scuola.
- Ecco gli studenti del primo anno, Filius - gli disse Hagrid
- Grazie, Rubeus - rispose con una vocina acuta - ora me ne occupo io. Raggiungi il tavolo degli insegnati, Neville è abbastanza in forma oggi.
Hagrid andò avanti mormorando - Quel ragazzo ci deve dare una calmata.
Il piccoletto chiamato Filius portò tutti in una piccola saletta, oltre la Sala d'Ingresso. Quando furono tutti dentro parlo - Salve a tutti, sono Filius Vitious, vicepreside della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Benvenuti! Prima che abbia inizio il banchetto di inizio anno, verrete smistati. Ciò vuol dire che verrete assegnati ad una delle quattro Case di Hogwarts: Corvonero, Tassorosso, Grifondoro e Serpeverde. Vivrete nel dormitorio della vostra Casa, mangerete al suo tavolo, cercherete di entrare nella sua squadra di Quidditch, parteciperete alle lezioni con i vostri compagni di casa del vostro anno. Se vi comporterete bene o eccellerete in qualcosa verranno assegnati punti alla vostra Casa, se vi comporterete male verranno sottratti. Possiamo assegnare punti solo noi professori e la preside, mentre anche i caposcuola e i prefetti possono toglierli. Tutto chiaro?
Tutti i bambini annuirono.
- Perfetto, allora seguitemi in fila per due. Guardate a terra mentre camminate.
I ragazzi ubbidirono e la porta si aprì. Un enorme sala si aprì davanti a loro. Teddy non aveva mai visto un locale così grande. Sicuramente almeno due o tre Tane ci sarebbero state comodamente.
Erano disposte quattro tavolate in verticale, mentre in fondo alla sala ne trovava una in orizzontale. Una per ognuna della quattro Case e una per i professori.
Davanti ai quattro tavoli c'era una scritta in nero.
"Un tempo guardavate il soffitto per vedere i vostri sogni. Fatelo, ma guardate anche il pavimento. Lì c'è la terra grazie alla quale voi potete sognare"
Teddy guardò il corridoio centrale. Sembrava un tappeto argentato. Quando però si avvicinò notò che non era un tappeto, ma tante targhette d'argento. Su ognuna c'era un nome. Ne riconobbe alcuni. I fratelli di Molly, Fabian e Gideon Prewett, il gemello di George, Fred, Lily Evans e James Potter, i genitori di Harry. Sicuramente c'erano anche i suoi genitori. Quelli erano tutti i nomi dei caduti nelle due Guerre Magiche. Si fermarono davanti al Cappello Parlante. Tutti alzarono la testa a guardare il Cappello, ma la vera attrattiva per Teddy erano i nomi per terra. Si fermò su una targhetta con scritto Sirius Black III. Teddy sapeva chi era, sua nonna gliene parlava sempre. Era stato il suo cugino preferito, un Grifondoro in una famiglia di Serpeverde, il padrino di Harry. Era morto per difendere il suo figlioccio. Se andava fiero di avere del sangue Black nelle vene era per lui e sua nonna.
Il Capello si animò all'improvviso:

Ted Lupin e il Figlio dell'Assassino (Wattys2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora