Diavolo

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- tesoro cosa fai oggi?- che palle mia zia!
- sono cazzi miei, non rompere i coglioni zia!-
Esco sbattendo la porta.
Mi dirigo al castello, oggi è domenica, quindi niente scuola.

- ciao!- urlo per farmi sentire dall'ingresso.
Come sempre nessuna risposta.
Salgo velocemente le scale e la trovo indaffarata a lucidare l'argenteria.

Questa cosa è alquanto strana, potrebbe usare la magia o farlo fare a uno dei suoi servetti.

- che c'è? Non hai mai visto qualcuno pulire?-
- non una come te -
-Non tutto si risolve con i poteri -

La conversazione è stranamente calma.

- si invece, la magia può fare tutto -
- io non sono magica-
- allora come fai a controllare tutto a tuo piacimento?-
- in tutti i miei anni ho imparato a spostare le particelle, tutto qua-
- mi sembra già tanto...-
- pure voi umani potreste riuscirci, ma la vostra vita è troppo corta-
- tu credi in qualche divinità?-
- io credo soltanto nel diavolo, sono io-
- tu non sei il diavolo, non sei poi così tanto crudele-

Lei sorride leggermente.

- e cosa dovrei fare per essere crudele?-
- boh tipo rasare al suolo delle città-
- fatto-
- davvero?-
- Atlantide come pensi che sia affondata?-
- Atlantide esiste?-
- esisteva-
- perché noi non la troviamo?-
- perché è metri e metri sotto la sabbia del mare, mica volevo farvela trovare-
- hai fatto così con altre città?-
- Pompei è opera mia- dice fiera. - mio padre si occupò dei cretesi e dei maia-
- pestilenze?-
- tutte le grandi malattie sono state in parte create da Dracula e me. Compresa la paste nera-
- carestie?-
- quasi sempre opera nostra. -
- possedere la gente?-

Fa un bel sorriso a 32 denti.

- quella è la cosa che preferisco. Con Nerone ho fatto così, e serve anche per seminare paura, soprattutto se si usano bambini. -
- catastrofi naturali?-
- no, quello quasi sempre lo lascio fare alla natura. -

Finisce di fare quello che stava facendo, posa tutti i prodotti al loro posto in un armadio e va a sedersi sul trono.

- ti basta?-
- si, ma pensavo che il diavolo facesse queste cose più sovente, e di sicuro nessuno pensa che sia una ragazza-
- l'apparenza inganna sempre-
- vedi che siamo in grado di fare una conversazione senza urlare?-

No risponde.

- cosa avevano fatto a tuo padre quelle civiltà?-
- nulla, lui non andava sul personale come invece faccio io, eravate semplicemente troppi nel mondo-
- e a te cosa hanno fatto?-
- Atlantide stava per scoprire l'esistenza di tutte le creature sovrumane e un modo per controllarci, mentre gli abitanti di Pompei erano semplicemente antipatici. -
- le malattie le hai create per controllare la nostra crescita?-
- certamente non potete superare gli 8 miliardi, e poi era divertente vedere tutta quella gente soffrire-
- perché possedete le persone?-
- molto spesso per puro divertimento, oppure per avvisare la gente che devono darsi una calmata-
- e da chi siamo controllati?-
- da loro ovviamente- lancia uno sguardo ai pipistrelli che ricoprono la stanza.
- tutti hanno un pipistrello che li segue di notte e uno di giorno, se voglio posso sapere tutto di tutti-
- ma non sono animali notturni?-
- come hai potuto vedere non sono semplici pipistrelli-
- che differenza c'è tra te e loro?-
- non ti riguarda-

Ora inizia a fare la stronza?!

- che altre prove vuoi per credere che io sia il diavolo?-
Non rispondo.
- sai la piramide di vetro nel cortile del Louvre?-
- si-
- ha 666 pannelli, l'architetto mi ha vista passare mentre passeggiavo tranquillamente, originariamente doveva averne di meno. Solo il mio passaggio in forma umana può fare queste cose. Identica scena è successa al santuario della madonna di San Luca, gli archi dovevano essere 600, ma sono passata lì vicino e sono diventati 666-

Ok, la faccenda inizia ad essere inquietante.

- perché non possiamo superare gli otto miliardi?-
- semplice, mi dareste fastidio e pensa solo cosa succederebbe alle altre specie, molte sono già a rischio di estinzione per colpa vostra-
- tutto qui?-
- per ora ti possono bastare queste motivazioni. -
- sarai sempre una stronza?-
- esattamente come tu resterai impicciona scorbutica e insicura-
- puoi dirmi perché non mi hai uccisa?-

Lei ci pensa un attimo per poi tornare a guardarmi.

- perché no...-

L'incontro con il diavoloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora