Samara

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- ci riuniremo qui tra due mesi!- annuncia il capo di Nessuno.
- saremo qui ad accogliervi- dice tranquilla Electra.
- di cosa avete discusso?- le chiedo una volta che sono usciti dalla stanza.
- cose che non ti riguardano. Piuttosto, vi è piaciuto il viaggetto nei miei ricordi?- ci fissa entrambi severamente.
- non so di cosa tu stia parlando- dico.

All'improvviso tutte le orrende sensazioni che mi venivano le prime volte che la vedevo tornano, ma più forti, tanto da farmi accasciare a terra.

- Electra basta, sono stato io a dirle di venire con me!- mi difende Cocco.

Lei distoglie lo sguardo e piano piano inizio a stare meglio.

- per quale ragione?- le tende si chiudono e cala il buio alle sue parole.
- perché vogliamo capire cosa ti è successo- dico.
- non lo so nemmeno io! Quindi evitate di entrarmi nella mente la prossima volta!- si chiude la porta e si accendono i candelabri.

- siamo tuoi amici! Vogliamo soltanto aiutarti!- dice Cocco.
- avete visto no?!-
- si ma ad un certo punto non ce lo hai più permesso!-
- avevate visto abbastanza!-
- tu ci hai mentito per tutto questo tempo Electra! Devi darci delle spiegazioni!- mi intrometto.

- cosa volete che vi dica eh?! Ho voluto dominare le mie emozioni per poi controllare i poteri! E si, da bambina ero debole e un'incapace! Ho ucciso mia madre e non mi controllavo! Odiavo mio padre perché ha ucciso l'alieno e il mio migliore amico va bene?! Vi basta?!-
- perché non sei venuta a dire a me che si poteva comunicare con i Narii? Avrei potuto far ragionare tuo padre- chiede Cocco.

- per una volta volevo che credesse a me e nessun altro! A sua figlia! La sua unica diretta erede!-
- cosa cazzo vuol dire 'la sua unica diretta erede?!'- chiedo.
- le altre non erano abbastanza forti, io e Dracula sapevamo che nonostante non riuscisse a sbloccare i poteri era la più forte, si vede da alcuni comportamenti. Ma di sicuro non pensavamo che fosse più forte del padre- risponde Cocco.

- perché non ci hai lasciato vedere ancora?- chiedo di nuovo.
- perché non devo farti vedere tutta la mia vita nei singoli dettagli!-
- ma tu la sai la mia! Sai quella di tutti nei minimi dettagli!-

- scusate...- si apre la porta ed entra Ursula.
- vattene via! Tu devi restare giù!-
- ma i pipistrelli...-
- VAI GIÙ!-
- uff poi però non ti incazzare- richiude la porta e va via.

- lasciamo perdere questo argomento- dice Cocco prendendomi per un braccio e portandomi giù.

- deve essere successo qualcosa nella parte che non ci ha mostrato!- dico.
- sei proprio un genio...- ironizza - ma ha ragione, non possiamo perlustrare i suoi ricordi, sono troppi-
- secondo te lo sa e non ce lo vuole dire?-
- non penso che lo sappia, è uno shock non provare più nulla di positivo, nessuno non cercherebbe di riavere quella parte se sapesse chi o cosa gliel'ha tolta-

- e ora che facciamo?-
- troveremo altri modi per sapere cosa le è successo- bussano alla porta e stranamente vado ad aprire io.

In questi giorni sono troppo brava, non mi riconosco più.

- ciao! Cercavo Electra, è in casa?- chiede una ragazza magrolina con lunghi capelli neri e un abito a fiorellini.
Bleach mi fa venire il voltastomaco! 

- si, e tu saresti?-
- una sua vecchia conoscente-
- volevo chiederti il nome stupida!-
- falla entrare- dice Electra in cima alle scale.

Mi faccio da parte sbuffando sonoramente e la nuova arrivata entra.

- ma guarda chi si rivede- dice la vampiretta.
- possiamo parlare in privato?-
- certo-

Entrano e si chiudono dentro la sala del trono.
Mah, mai che arrivi qualcuno normale.
Torno in cucina dove vedo Cocco intento a bere del latte.

- chi era? - chiede.
- una tizia vestita con un abito a fiori, sembrava una di quelle stupide bamboline-

Scoppia a ridere sputandomi addosso tutto il latte.

- ma che cazzo! Stronzo!- prendo un tovagliolo e inizio ad asciugarmi il viso.
- la bambolina è Samara Morgan -
- quella di the ring?-
Annuisce e scoppio a ridere.

- quella... Tutta sorridente...vestita con i fiori...è Samara- dico tra una risata e l'altra incredula.
- strano eh?-
- porca miseria!-
- avete finito?!- dice proprio lei entrando.

- scusala, non è abituata a vederti così- dice Cocco.
- senti, mi vesto e comporto come quella stupida nel film soltanto perché altrimenti non farei paura, quando non devo uccidere qualcuno mi vesto normalmente, ho una vita anch'io sai? E ora scusatemi ma devo andare-
Non faccio in tempo a riprendermi dal ridere che è già andata via.

L'incontro con il diavoloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora