Perchè sono viva?

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- devi permetterci di vedere cosa è successo dopo!- quasi urlo.
- mai!-
- altrimenti non possiamo aiutarti!-
- vai al diavolo!-
- ce l'ho davanti!-
- fottiti!-

- perché non vuoi essere aiutata?!-
- non mi serve aiuto!-
- te ne serve eccome! Guardati! Sei tutto il giorno chiusa in un castello, passi le giornate chiusa nella sala del trono, non vuoi compagnia! Hai bisogno di aiuto!-
- io non ho mai bisogno di aiuto!-
- invece sì! Mamma mia, la potente Electra ha bisogno d'aiuto! Non casca il mondo!-
- se ho bisogno d'aiuto vuol dire che non ce la faccio da sola, quando succederà il mondo casca di sicuro!-

- era un modo di dire!-
- perché ti ostini a fare la parte della dura anche quando...-
- quando?! Su continua! -
Silenzio.
- quando sto morendo?! Beh, per tua informazione non sto morendo! Nessuno riuscirà a distruggermi!-
- non puoi farcela da sola!-

- chi sei tu per dirmi che non posso farcela?!-
- chi sei tu per dirmi che ce la farai?!-
- il diavolo! Se non fosse per quello stupido giuramento ti ammazzerei!-
- allora fallo! Tanto non l'hai mai rispettato! È tutto una cazzata, quindi uccidimi! Dai sono qui a tua disposizione! Sfamati!-

Sorride compiaciuta.

- che cazzo hai da sorridere ora?! Puoi prendere seriamente una litigata?!-
- tu pensavi che non lo sapessi? Avrei dovuto uccidere tua zia anni fa- dice calma.
- come hai fatto a saperlo?! Non avevo il pipistrello quel giorno! -
- e credi che ti avrei permesso di girare senza una spia?!-
- quindi sei stata tu ad ucciderla!-
- ovviamente!-

- sei... Sei... Sei Satana fatto a vampiro!-
- pensavo ci fossi arrivata da un bel po'!-
- l'apparenza inganna!-
- non copiarmi!-
- se no che fai eh?! Siccome non mi hai uccisa ti servirò per qualche tuo malvagio piano! Quindi falla finita e dimmi per quale cazzo di motivo sono ancora viva!-

Silenzio.

- allora?!-
Mi fissa per qualche secondo, poi con un movimento della mano si apre una finestra, lei diventa un pipistrello e vola via.

- brava scappa!- urlo sperando che mi senta.
Esco dalla sala del trono e scendo le scale fino a raggiungere la cucina.

- allora, com'è andata?- chiede cocco.
- se n'è andata-

La sua espressione cambia da tranquilla a preoccupata.

- perché ho l'impressione che non sia una cosa bella?- chiedo.
- lei... Non...LEI NON HA ABBASTANZA FORZE! CHISSÀ DOVE POTREBBE FINIRE!-
- ha 3666 anni cazzo! È in grado di cavarsela-

Mi guarda stranito.

- tu non hai capito che sta morendo?-
- si che l'ho capito! Ma un pullman lo sa prendere spero!-
- non è il come tornerà a casa, ma se ci tornerà! Là fuori tutti gli esseri magici sono più forti di lei e ognuno la vuole morta! Secondo te me ne frega qualcosa di un pullman?!-
- allora raggiungiamola! -
- sei proprio un genio- dice ironico.

- muoviti maghetto-
- chiamami ancora una volta così e ti ritrovi appesa al lampadario- schiocca le dita.

Siamo in una radura, c'è solo erba alta fino al ginocchio da tutte le parti.

- la vedi?- sussurra.
- no, tu?-
- nemmeno-
- perché stiamo sussurrando?-
- non lo so-
- eccola!- dico indicando un punto viola davanti a noi.
- aspetta! - mi afferra per un braccio facendomi fermare.

- cosa le avevi chiesto?-
- il perché non mi avesse uccisa visto che ho scoperto che non ha mai mantenuto il giuramento-

La sua espressione non diventa stupefatta come avevo pensato, ma consapevole.

- tu lo sapevi?! -
Annuisce.

- e non ti è venuto in mente di dirmelo?!-
- ci sono cose che è meglio non sapere-
- mi sto riducendo a pensare che si sia innamorata perdutamente di me la prima volta che mi ha vista! Se sai il perché dimmelo!-
- Anastasia, meno sai di tutta questa storia e meglio è-
- ah, quindi non so ancora nulla?!-
- non ho detto questo...-
- a me pare proprio di sì-
- shhh-
- come ti...- mi mette una mano sulla bocca per farmi star zitta.

Si sente una cantilena.
Sembra quasi un lamento sussurrato che si perde nel vento.
Cocco inizia a correre come un matto verso Electra buttandola a terra.

- che cavolo sta succedendo?- chiedo una volta raggiunti.
- nulla, ma dobbiamo andarcene prima che arrivi qualcuno- cocco schiocca le dita e ci ritroviamo nel castello.

- vedi di non chiedermelo mai più - dice lei velenosa come sempre salendo le scale.

L'incontro con il diavoloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora