Natale pt. 2

43 3 1
                                    

- Anastasia!- dice l'immagine di mia madre quasi in lacrime.

- cosa...come...ma...siete veri?-
- si tesoro, siamo gli spiriti di ciò che eravamo-
- cosa vuol dire?! Electra se questo è uno scherzo ti ammazzo!-
- no amore, è stata lei ha permetterci di venire da te-
- oh mio dio! Io...cioè voi...oh mio dio!-

Mio padre ride.

- si Anastasia, siamo qui per davvero-
- ma cazzo ti ridi?!- mi copro subito la bocca.
- scusa, non volevo dirlo, è l'abitudine-
- tranquilla-

- sbrigatevi- die Ele.
- mi mancate come la pelliccia ad un coniglio scuoiato! Mi dispiace di aver insistito per quello stupido zoo!- dico quasi con le lacrime agli occhi.
- non ti preoccupare, ti staremo sempre vicini.
Ma ti prego, non chiuderti all'amore, non fare la puttana cazzo!-

Mia madre morta mi ha appena dato della puttana dalla forma di un fantasma?
Ecco da chi ho preso il carattere.

- non dimenticarti di essere forte, ti vogliamo bene- dice papà.
- anch'io!-
- ah e senti, l...- spariscono.

- cosa?! No!- dico e guardo verso Electra.

È stesa a terra.
Mi accovaccio e la scuoto.

- Ele svegliati!-
- smettila!- dice svegliandosi.

- puoi farli tornare?-
- ana, non chiedermi troppo- si alza e se ne va.

- cara, dovresti lasciarla tranquilla, è la prima volta che fa un regalo a qualcuno, purtroppo è debole e il collegamento si è interrotto- ride Cocco uscendo da un angolo buio.

- e tu cosa ci fai qui?-
- mi nascondo da quella vipera bicolore-
- beh, io scendo-

Mi avvicino ad Ursula che vedendomi si allontana da quelli con cui stava parlando.

- ma scusa, se lei è l'equilibrio tra tutto, perché è cattiva? Non dovrebbe essere come Smeagol e lo stronzo?- chiedo.

Mi sorride e scuote la testa.

- ognuno deve imparare da solo- e con questo se ne va.

Quindi devo scoprirlo da sola?
Che cazzo vuol dire 'ognuno deve imparare da solo'?!

- ana, ho appena assscoltato Electra che parlava con un pipissstrello, il tuo diurno non è tornato quesssta mattina- dice Smeagol.

- non me ne frega un cazzo-
- oh dovrebbe, sssi sssi dovrebbe- se ne va.

Ma il giorno di Natale sono tutti così strani?
Devo andare a parlare con mia zia al più presto, potrei farlo domani se quello stupido topo non sarà ancora tornato.

Il giorno dopo

- esco ciao!- dico chiudendo la porta dietro di me.

Da cosa ho capito oggi loro toglieranno tutti gli addobbi.
Salto in macchina e mi dirigo verso quella cavolo di casa di riposo o quello che è.

Arrivo davanti ad un edificio bianco.
Perché bianco?!
Sembra di stare in un ospedale psichiatrico!

Ecco, se c'è qualcosa che veramente non tollero sono i matti, li detesto con tutto il cuore, da quello che parla da solo a quello con una doppia personalità.

Entro dentro trovando corridoi sempre bianchi.
Ma come cazzo fanno a non impazzire?!

- Mary Black- dico ad una che passa di li.
- come?-
- ma che cazzo hai al posto delle orecchie?! HO DETTO MARY BLACK!- urlo.
- terza porta a sinistra- mi indica il corridoio dietro di lei.

Ce l'ha fatta sta stronza!

Raggiungo la stanza ed entro per poi sbattere la porta dietro di me.

- tu sai di Lei?!- chiedo.
- Anastasia? Tesoro cosa ci fai qui alle 7:30 del mattino? Stavo dormendo-
- felice di averti svegliata. Rispondi-
- beh, qui mi trattano bene, ho degli amici e sto magnificamente, grazie per averlo chiesto- ironizza.

- vuoi rispondere porco pulcino bagnato?!- mi guarda stranita.
- chi dovrei conoscere?- si alza dal letto.

- Electra, il santo Graal, il diavolo, la figlia di Dracula, il vampiro, la morte. Ha molti nomi!-
Si incupisce subito.

- come fai a sapere di lei?!-
- non sono una cogliona ok?!-
- sei entrata nel castello?- chiede in un sussurro.

- prima rispondi, poi ti racconto se ne ho voglia-
- si, la conosco. Mio padre Noah, nonché padre di tuo padre la conosceva molto bene.
Ci diceva assai poco, voleva tenerci al sicuro.
Ma è un essere crudele e malvagio, la morte è il suo cibo!
Devi starle lontana Anastasia!-

- cosa sai di lei?-
- quasi nulla, non l'ho mai conosciuta, ma ha fatto impazzire tuo nonno! Tanto che si è rinchiuso in un monastero!-

Allora non sa tutta la storia...

- ti prego dimmi che non l'hai incontrata!-
- vivo da lei- dico guardandola mentre assume un'espressione tra il disgusto e il panico.

- come vivi da lei?!- urla sussurrando.
- si, è simpatica, insieme agli altri amici. -
- no! Non lo è! -
- credo di iniziare a volerle bene-

Aspetta cosa?!
L'ho detto sul serio?!

- no! Non affezionarti! Non sai con chi hai a che fare!-
- perché tu si?! E poi il nonno le ha fatto giurare di non fare niente hai suoi famigliari, e lei mantiene il giuramento-
- intanto solo i suoi discendenti. -

Conosce il giuramento?!

- pochi anni dopo la morte dei tuoi genitori mia sorella è entrata nel castello-
- c'è un'altra sorella?-
- si, eravamo in tre, io, tuo padre e l'altra tua zia. È entrata, dopo una settimana abbiamo trovato nel giardino davanti a casa il suo corpo sorretto da lei! Con quegli ametisti al posto degli occhi.
L'ha uccisa sotto il mio sguardo! -

- cosa...-
- Lei non ha mai mantenuto il giuramento Anastasia!
Dopo che ha ucciso tuo nonno si è resa conto che non avrebbe mai trovato il cuore e quindi ha ucciso tua zia! Il perché abbia lasciato in pace me non lo so-

Mi alzo ed esco sbattendo la porta e buttando a terra una signora.

- BASTARDA!- urlo a squarciagola.

Tiro diversi calci ad una pietra.
Perché mi ha mentito?!
Perché mi ha tenuta in vita?!
Puttana di merda!
La rabbia mi assale e non riesco più nemmeno ad insultarla!

L'incontro con il diavoloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora