Festa

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- buongiorno- tutti si alzano.

Ma perché esiste l'inglese? Lo so parlare, e degli scrittori vecchi non me ne frega un cazzo, tanto sono tutti morti.

- prima di iniziare la lezione volevo parlarvi di una cosa. Tutti voi sapete che due giorni fa è scomparso un ragazzo del terzo anno mentre era in infermeria- tutti annuiscono.

- può dire cose che non sappiamo?! - dico
- sono stati trovati alcuni resti a 50 chilometri da qui, non ci sono impronte, non c'è DNA, ma ciò che colpisce maggiormente è la totale mancanza di sangue.-

Si alza un brusio di voci.

- È stato Dracula! È uscito dal castello per ucciderci tutti!- urla Janette.
- Cosette perché non vai a scoparti uno dei tuoi tanti 'amichetti' così ti dai una calmata.-
- senti stronza, perché non te ne stai zitta?-

Con uno scatto mi alzo facendo cadere rumorosamente la sedia a terra. Mi avvicino a lei con grandi falcate e la rabbia che esce da tutti i pori.

Le tiro un pugno in piena faccia e prendendola per i capelli le faccio sbattere la testa sul banco. 

- ecco, così sei più carina-
- Corky, accompagnala in infermeria- dice la prof quando mi sono seduta.
I due escono.

- non si tratta di Dracula, ma di un killer ben organizzato che sa quello che fa, il suo scopo non lo sappiamo, ma per la vostra sicurezza, per una settimana resterete a casa. -

Ci hai proprio azzeccato prof...
Tutti sono contenti della notizia.

- chi è quella?- mi chiede Electra indicando una ragazza mora seduta in prima fila tranquilla.
- Jennifer, è la più timida della classe. Non le ho mai sentita pronunciare una cazzo di parola in cinque anni-
Sembra pensierosa.

- prof, potrei andare ai servizi?-
- ma certamente- esce, e con lei pure un'ombra, velocissima e nera.

Il pipistrello di Jennifer suppongo.
Torna dopo pochi minuti.
Evito di porle domande, tanto non mi risponderebbe.

Le ore passano in fretta e presto siamo fuori.

- Electra!- la chiama Christian, tutti dicono che sia il più bello della scuola e questo non fa che aumentare la mia voglia di spaccargli la faccia.

- si?-
- ci sarebbe una festa sta sera a casa mia, ti andrebbe di venirci?-
- perché no?-
- anche tu se vuoi- dice a me.

Come osa parlarmi?!

- bastardo di un microcefalo tutto muscoli pallone gonfiato, vattene prima che ti strangoli!- esegue il mio 'consiglio'.

- tu- sentiamo, mi giro e vedo il mio pipistrello diurno in forma umana.

- guai a te se mi rifai una cosa del genere!-
- loro bevono sangue?- chiedo a Electra.
- no-
- evapora sorcio alato- dico duramente.
- non sono un sorcio! E non mi fai paura, ti conosco da quando sei nata e ti ho seguita dappertutto, persino sotto la doccia!-
- cosa?!- mi giro verso di lei - cosa cazzo vuol dire  persino sotto la doccia?!-
- devono seguirvi ovunque- risponde tranquilla, il che mi fa solo più imbestialire.

- esiste una cosa chiamata privacy! Porca di quella mignotta bastarda! Siete due fottiti stronzi!-
- dovresti sapere che per me la parola privacy non significa nulla- lui è scomparso e lei sta camminando tranquillamente.

- ti piacerebbe se venissi a spiarti mentre ti lavi?-
- ma io non ho bisogno di lavarmi-
- ti detesto- mi giro ma è sparita.
Vado a casa.

Quando arriva l'ora della festa mi trovo nella sala del trono del castello.

- viene pure Tremotino- dice lei entrando seguita da un ragazzo.

- fa come ti pare-
- infatti la mia non era una domanda-
Alza una mano ma Tremotino la ferma.
- faccio io- ride.

Chiude per qualche secondo gli occhi e mi ritrovo sul pavimento di una casa nel bel mezzo di una festa.

Mi metto in piedi e raggiungo gli altri due.
Io e Tremotino beviamo un bicchiere di Vodka.
Mi fa strano che Electra non possa bere o mangiare niente tranne il sangue.

- ci sono persone che odi qui?-
- tutte direi-
- beh, io odio maggiormente le ragazze che mettono troppo in mostra il loro corpo- indica Janette.

È vestita con dei tacchi neri vertiginosi e un vestito decisamente troppo stretto interamente fatto di perline e strass.

Lei ci guarda e lui le manda un bacio, in quel preciso istante il suo vestito si rompe facendo cadere a terra una cascata di perline e Strass.

- no! Era fatto a mano!- urla per poi scappare a chiudersi in bagno.

Io e Tremotino ridiamo come due pazzi.

- e pure quelle che vengono vestite da suore e fanno le santarelline- sembra che afferri qualcosa con il pollice e l'indice destri, li muove verso di se e poi lascia andare.
Sentiamo un urletto.
Jennifer.

Rifà il gesto e vedo che quello che prende è la parte dietro del suo reggiseno per poi lasciarla andare facendola sussultare. Ricominciamo a ridere.

- oppure quelli che bevono credendo si essere fighi-

Indica la squadra di football.
Hanno tutti un bicchiere in mano e bevono contemporaneamente, schiocca le dita e tutti i loro bicchieri vanno in frantumi. Si guardano allibiti per poi togliersi la maglia e ricominciare a bere con dei nuovi bicchieri mentre io rido come una matta.

- così non è valido- dice lui ridendo.

Schiocca nuovamente le dita e il contenuto alcolico diventa ghiacciato.
Loro da bravi cretini come sono si mettono il bicchiere girato sopra la testa e in quel momento il ghiaccio torna ad essere liquido.
Si guardano allibiti per poi correre verso le loro auto.

- sei troppo forte!- gli dico tra una risata e l'altra. - ma devo trovarti un soprannome, Tremotino è troppo lungo. Che ne dici di cocco?-
- cocco?-
- si, perché quando sei normale assomigli ad un coccodrillo- beviamo un'altro bicchiere di non so cosa e mi sento la testa più leggera.

- va bene- dice.
- ma dov'è finita Electra?-
- non lo so, ma non ti preoccupare, sa badare a se stessa-
- infatti mi preoccupo più per gli altri-

Dopo altri vari bicchieri e molti scherzi siamo entrambi ubriachi.

ELECTRA POV

Torno da Tremotino e Anastasia, non li trovo da nessuna parte.
Poi ad un certo punto vedo lui a bere da una bottiglia ridendo guardando Anastasia in piedi su un tavolo che balla.

Ci mancava questa! Sono uscita con due bambini!

Faccio un cenno al pipistrello notturno di Anastasia che non tarda a raggiungermi senza, ovviamente, farsi vedere nella trasformazione.

- perché fa così, mi avevi detto che quando era ubriaca diventava violenta, non che rideva come una gallina su un tavolo-
- probabilmente è così perché questa volta si sta divertendo, è felice-
- ma perché?-
- perché sta iniziando a provare una sorta di affetto nei vostri confronti-

Perfetto, proprio come doveva andare, se continuiamo così potrò ucciderla prima del previsto.

- lasciala sul tetto di casa sua- gli dico e lui scompare.

Io penso a Tremotino.

L'incontro con il diavoloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora