Tutto una cazzata

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- buongiorno!- dico entrando nella sala.
- ma quante volte te lo devo dire che loro dormono?!- sbraita.
- allora troviamoci un'altra stanza!-
- vieni!- ormai sono abbastanza abituata a vedere le porte che si aprono e chiudo con un suo cenno.

La seguo al piano di sotto, attraversiamo un lungo corridoio per poi entrare in una stanza alla nostra destra.
È completamente vuota.

- che stanza è?-
- il vecchio sgabuzzino-

Chiude per un secondo gli occhi per poi indicare la parete di fronte a noi.

- io mi toglierei- dice
- perché?-

Non fa in tempo a rispondermi che un oggetto mi costringe a sedermici sopra a causa della velocità a cui sta andando.
Si ferma di botto esattamente dove lei aveva indicato facendomi cadere oltre il bracciolo fino a terra.
Subito dopo arriva un altro oggetto che si ferma a un metro dal precedente.

Sono poltrone, sembrano molto antiche e probabilmente lo sono, in tessuto ricamato con rose rosse. Hanno uno schienale molto alto, e dei braccioli imponenti.

- siediti-

Faccio come mi ha detto scegliendo quella di destra.
La porta si chiude.

Mi sento piccola seduta qui.
Prende posto pure lei di fianco a me.
Sembra quasi che la poltrona la stia mangiando.

- allora, partiamo dall'inizio-
Ecco, perché non ci ho capito un cazzo.

- il vostro rappresentante si chiamava Efesto. Quando fece il patto dovette dare qualcosa di pari valore alla vostra vita per far sì che lo scambio fosse equo.
E cosa poteva esserci di più giusto se non rendervi fragili?
Una volta riuscivate a stare senza acqua per 30 giorni e 70 senza cibo, eravate immuni a molti dei più letali batteri.
E così siete diventati deboli in questo nuovo mondo.

Ovviamente era già stato predisposto questo pianeta per la vita dei licantropi, Dracula aveva portato acqua e piante, creò l'atmosfera e gli animali. Quando arrivammo in questo nuovo posto Efesto tornò da noi.
Chiese di proteggervi dai licantropi e in cambio accettò che voi umani non superaste mai gli 8 miliardi, che per allora era una cifra enorme.

Dovemmo uccidere molti lupi per salvare sia voi che noi.
Il problema era che loro facevano 4-5 cuccioli ogni volta, mentre noi al massimo due.
E così la lotta durò per tutti i cento anni in cui mio padre vi istruì.
Tutto quello che sapete adesso, in tutti i campi, era una minima percentuale di ciò che sapevate allora.

Poi un bel giorno avete deciso che Dracula era cattivo e di conseguenza tutti noi eravamo malvagi. Faceste irruzione nel castello in transilvania e lo uccideste nell'unico modo possibile. -

- che sarebbe?-
- di certo non sono così scema da dirlo a te. -
Si sistema meglio sulla poltrona.

- ma non vi siete accorti che io ero lì.
Vi lasciai andare e voi continuaste a dare la caccia a tutti quelli come me. Non ve l'avrei mai fatta passare liscia, dovevo trovare un modo per ferirvi e allo stesso tempo proteggere tutti gli esseri 'magici'.

Quale modo migliore se non cancellarvi la memoria?
Tutto quello che sapevate venne rimosso dai vostri...cosiddetti cervelli con uno schiocco delle mie dita.

Poi dovetti ficcarvi in testa nuove tradizioni, lingue eccetera.
Dovetti modificarvi, in modo che non foste già così evoluti.
E in fine creare e posizionare prove che sarebbero servite nel futuro per farvi 'scoprire' la vostra finta storia e quella del pianeta. -

- ma adesso le cose che sappiamo le abbiamo inventate noi?-
Lei ride.
- sei pazza? Ho dovuto aiutare io quelli che voi chiamate inventori ad inventare qualcosa, se no sareste ancora all'età romana-
- ma allora perché ci stai rivalendo le cose che ci hai cancellato dalla mente?-
- intanto vi ci sono voluti più di 3000 anni ad imparare un decimo di quello che sapevate una volta, e poi perché aspetto che voi vi auto distruggiate e di certo non potevate farlo con quella rudimentale mente. -
- quindi non siamo sul pianeta da quanto crediamo?-
- ovvio che no! Solo da 3566 anni -

- perché tu hai tutti questi poteri mentre le altre sorelle e gli altri vampiri puri no?-
- perché sono l'unica a non aver perdonato. La rabbia, tristezza, rimorso e odio sono delle ottime motivazioni a cercare tutti i modi per ampliare i propri poteri ed essere l'essere più potente di tutti i mondi. Tu dovresti saperlo, questi sentimenti ti rendono più forte, ma provare qualcosa significa essere deboli, se hai rabbia puoi scattare, la tristezza ti annebbia la mente insieme all'odio e il rimorso accresce solo l'odio. Per essere i più forti non bisogna avere sentimenti, emozioni. Bisogna essere neutri. -
- e tu lo sei?-
- si-
- beh, non mi sembra proprio-
- e se io avessi fatto tutta la scenetta di essere arrabbiata e odiare l'umanità solo per farti andare via? -

Non rispondo, non so più a cosa credere ora.

- bene, per oggi abbiamo finito, vattene-
- non ti credo-

Finalmente il mio cervello ha ricominciato a funzionare!
Mi guarda.

- come sarebbe?-
- non ti credo quando dici che non provi niente.
Quando mi urlavi contro, quando parlavi di tuo padre, di mio nonno, quando pregavi Nessuno di uccidermi non stavi recitando. -

Ha uno sguardo profondo, che quasi inquieta.

- ho visto cosa passava nei tuoi occhi, ho visto quella scintilla che solo rabbia e odio riescono a dare, quella che poi ti porta alla follia, ho visto anche tutto il rimorso perché non sei riuscita a proteggere Dracula e ho visto la tristezza per la perdita. Queste cose non si possono recitare, non possono essere finte.
Sono le stesse che vedevo nei miei occhi quando mi guardavo allo specchio dopo aver distrutto la mia stanza, quando mi tagliavo, quando pensavo a loro e quando ho provato a farmi fuori. Se ho imparato a fare bene una cosa è vedere questi sentimenti nelle altre persone, e ora pure nei vampiri. -

Sul viso le si forma un sorriso.

- e credi che non lo sappia? Lo sapevo che avevi capito, volevo vedere se avevi la faccia tosta da dirmelo in faccia. È vero, provo ancora quei sentimenti, ma invece di tagliarmi e suicidarmi li uso contro gli altri, per distruggervi.-
-oh dai Electra- mi fulmina con lo sguardo.
- non chiamarmi per nome!-
- se ci volessi veramente distruggere l'avresti già fatto, se sei così forte da radere al suolo una città e cancellarci la memoria con uno schiocco di dita potresti annientarci subito-

Mi fissa con espressione neutra per qualche minuto e potrei quasi pensare che sia morta ( se fosse possibile).

Si alza come se non esistessi e se ne va.

Non so cosa abbia detto di così tremendo, ma quando esco il cielo è nero come la pece, cadono lampi così forti che si sentono gli schianti anche a chilometri di distanza, il vento aumenta fino a che diventa difficile camminare e si è costretti ad accucciarsi per non essere trascinati via e come se non bastasse inizia a piovere.

L'incontro con il diavoloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora