Jeoffry

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- sveglia!- la sento urlare dal piano di sotto.

Mi alzo a malavoglia, quel letto è di una comodità unica!
Ho dormito vestita, quindi scendo direttamente giù.

- ma cosa urli?!- le ringhio contro.
- abbiamo scuola sai?! -
- oh ma andiamo! Non possiamo evitare?-
- solo perché momentaneamente vivi qui non vuol dire non andrai a scuola-
- stronza - dico a denti stretti prendendo la tracolla e uscendo.

Quando finalmente entro in classe mi butto a peso morto sulla sedia.
Sono una deficiente!
Ho dovuto farmi tre chilometri a piedi, ma non potevo prendere l'auto?!

Lei arriva tranquilla.

- buongiorno!- dice la prof entrando e tutti si alzano.
- allora, avete fatto i compiti?-

A me non lo chiedono nemmeno, l'ultima volta che quella di italiano l'ha fatto si è trovata capelli fucsia al posto che biondi.

- dunque, oggi passiamo ad un argomento più difficile...- smetto di ascoltarla.

Questa stupida matematica! Ma a che cazzo serve?!

Noto che lei sta girando distrattamente un dito a qualche centimetro dal banco e la penna, sotto l'indice, segue quel movimento.
Le prendo subito la mano facendo in modo che smetta.

Mi guarda confusa e sento Elisabeth ridacchiare.
La guardo.

- allora c'è del tenero tra di voi- dice furbetta -state sempre insieme, non le hai fatto ancora nessun dispetto e in più le tieni anche la mano-

Scatto in piedi e la raggiungo.

- non venire a dirmi queste cose signorina 'so tutto io'! Tutti qui sappiamo che la lesbica della classe sei tu, quindi chiudi il becco!-

Non ho nulla contro gay e lesbiche, ma se mi provocano reagisco.

Si spalanca la porta nell'esatto momento in cui mi siedo.
Entra il preside.
Tutti si alzano.

Ma perché bisogna alzarsi? Se voglio far movimento vado in palestra no?

- mi scusi signora Mcallister, dovrei interromperla un secondo-
- certo preside- fa la gatta morta.
- ragazzi seduti-

Tutti obbediscono.

- allora, da oggi avrete un nuovo compagno, ha avuto gravi problemi di salute quando era neonato, quindi- fa una pausa guardandoci tutti. - il primo che lo prende in giro verrà nel mio studio, chiaro?! -

- si preside- dicono in coro. Caproni!

- entra pure- sorpassa la porta.

È basso, si tiene in piedi con un bastone, magro da far paura, anzi direi che non è mai cresciuto, ed è grinzoso.

- lui è Jeoffry-

Saluta con una mano e io scoppio a ridere.

- ma che mostro è quello?- chiedo ridendo.
- signorina Black! - mi rimprovera il preside.
- non fa niente- dice lo strambo, ha una voce normale.

Si sofferma a guardare Electra che le sorride.

- oho il nuovo arrivato si è preso una cotta!- urlano tutti, ma è come se loro fossero su un altro mondo.

- no ma dico, ti piace quello?- le chiedo sconvolta.
- mai giudicare un libro dalla copertina-
- si ok, ma seriamente?-
- magari è simpatico- dice non staccando gli occhi da lui che intanto si va a sedere in prima fila.

La mattinata passa in fretta tra diversi miei insulti verso il nuovo arrivato e noiose spiegazioni.

Vado al castello, prima fermandomi in un bar visto che non voglio fare tre chilometri di fila.
Prendo una cioccolata calda e rincomincio a camminare supportata dalla bevanda.

- Electra!- urlo per farmi sentire.
- non urlare che abbiamo ospiti!- mi sgrida.
- chi c'è?- salgo le scale e mi ritrovo Jeoffry davanti.

- senti lurido mostriciattolo, evita di starmi intorno che potrei vomitare!- gli urlo in faccia avvicinandomi a lei che è vicino alla finestra centrale.

- ma perché l'hai portato qui?! Così scoprirà tutto!-

Lei si gira verso di lui raggiante.

- Voldemort!- sputo tutta la cioccolata che avevo in bocca.
- che cosa?!- quasi urlo.

Viene avvolto da una nebbia nera e quando questa si dirada lo vedo lì.
È identico a quello di Harry Potter!
Si abbracciano e io mi sento le gambe molli.
Ho insultato Voldemort?
Si che l'ho fatto!
Perché sono una cogliona!
C O G L I O N A!

" mai giudicare un libro dalla copertina" sono un'idiota!
Ecco spiegati tutti quei sorrisi e occhiatine!
Un momento!

- ma voi due state insieme?- do voce ai miei pensieri pentendomene subito.
Ma che cazzo dico?!

- no- dice lei. - ma siamo ottimi amici-
- e tu cosa ci fai qui?- chiede perplesso.
- è scappata di casa, e mi sono fatta scoprire-
- lei e una..-
- si, è la nipote-
- ma si può sapere per quale cazzo di motivo tutti conoscono tutto su mio nonno?! -
- ma cosa sta succ...- entra cocco, appena vede Voldemort si ferma e gli comprare un bel sorriso, per quanto permettano i suoi denti...

- Voldi! Da quanto tempo! Era ora che ti rifacessi vivo!-

Voldi?
Scoppio a ridere e loro mi guardano.

- oh scusate, è solo che... Voldi? Davvero? A uno come lui questo soprannome?-
- tu cosa credi di sapere?- chiede acida lei, ecco la solita.

- ho visto il film- evidentemente ho detto qualcosa di divertente perché sono scoppiati tutti a ridere.

- ana, il film è solo un'idea di Voldemort- ride Tremotino.
- l'ho creato io, ho dato io l'ispirazione allo scrittore di Harry Potter, te l'ho detto, se la gente vede qualcosa, quando scopre che è vera ne ha più paura- dice lei.
- e allora che poteri hai?-
- esattamente come i miei cara, ma lui usa la bacchetta- ride.

- ma che bacc...- non finisco la frase che il bastone diventa una bacchetta.
- guardalo, sembra una fatina con quella bacchettina!- ride di nuovo Tremotino.

Voldi gli punta la bacchetta contro e lui si ritrova per terra dall'altra parte della stanza.
Scoppiano tutti a ridere.
Dopo le parole di ieri di Tremotino non posso fa a meno di guardare Electra, non posso credere che stia fingendo, deve essere veramente brutto non provare più niente di positivo...

Ma senti chi parla, come se io ne fossi un'esperta!
Mi sto arrabbiando con me stessa?
Ok, è ufficiale, loro mi stanno facendo diventar matta.

-Ele puoi venire?- le chiede Voldemort e lei annuisce, insieme si dirigono fuori dalla stanza.

- vedi, lui la ama perdutamente da quasi tutta la vita, ma lei no, per carità, se potesse gli vorrebbe molto bene, ma non in quel senso...- dice cocco.
- ok, Voldemort è innamorato della diavolessa?-
- strano da dire eh?-
- eccome cazzo-

ELECTRA POV

- dimmi- ancora non riesco a credere che dopo sei anni è di nuovo qui!

- non sono riuscito a trovarlo, ma sono sicuro che si trovi in America-

Era partito insieme ad altri amici per cercare di riprendere il mio cuore.

- gli altri?-
- sono morti-
- anche J...-
- no, lui no ma non può ancora tornare- mi interrompe.
- ok, ma ho trovato un modo più efficace-
- quale?- dice guardandomi curioso.

- la ragazzina-
- la ragazzina?-
- si, ha tracce del sangue del nonno-
- oh, allora cosa aspetti?-
- beh, devo prima farmela amica, deve arrivarci da sola-
- e dov'è finita la vampiretta che ho lasciato sei anni fa? Quella che si faceva dire subito quello che voleva e poi ammazzava tutti?- chiede in parte serio e in parte scherzando.

- è più complicato questa volta...comunque appena saprò la ucciderò con le mie stesse mani-
- e ora come stai?-
- bene-

Mi guarda per qualche minuto senza sire nulla, so che non mi ha creduto, ma non insiste.
***
Scusate ma il cell mi ha fatto un casino con i capitoli e quindi questo doveva essere prima di
'Ma quanto parli sta sera?'
Scusate ancora!

L'incontro con il diavoloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora